
Il Museo del Ghisallo celebra il più grande corridore di tutti i tempi con una mostra che ripercorre la sua straordinaria carriera. Dal 1966 al 1976 Merckx conquistò 5 Tour de France, 5 Giri d’Italia, 5 Liegi-Bastogne-Liegi, 7 Milano-Sanremo, 3 Parigi-Roubaix, 3 Mondiali, 2 Fiandre e 2 Lombardia, la Vuelta e un record dell’ora, firmando imprese leggendarie come la doppietta Giro-Tour in tre stagioni.
Attraverso oggetti, immagini, filmati e testimonianze, la mostra racconta le sue gloriose vittorie e l’impatto che ha avuto sul ciclismo e lo sport mondiale. Eddy in 80 anni ci ha fatto 525 regali e più: oltre alle vittorie si aggiungano il suo coraggio e il suo talento, un esempio.
L’iniziativa è patrocinata dalla UEC ed è curata dalla Fondazione Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo, con la collaborazione di Faema, oggi parte del Cimbali Group. Il MUMAC, museo d’impresa del gruppo, da dieci anni sostiene il Museo del Ghisallo, in un racconto condiviso di storia e passione.
La mostra è un regalo collettivo al grande Eddy Merckx a cui partecipano tanti amici capitanati dalla Fondazione Molteni.
È una mostra che vuole celebrare il più grande di tutti. Un tributo necessario da parte della Fondazione Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo, fino a settembre 2025, lassù nel museo, a Magreglio, accanto al Santuario, si rende omaggio a Eddy Merckx, “il Cannibale”, in occasione dei suoi 80 anni.
Non è una semplice retrospettiva, ma un percorso emotivo e iconografico che intreccia storia, memoria e passione. Con immagini, voci, parole: una letteratura sportiva da vivere in tre sale zeppe di maglie, foto, bici, testi e anche un film, il docufilm prodotto da Raisport e curato da Franco Bortuzzo “I tre Sarti del Re”.
La mostra è stata voluta dalla Fondazione Museo del Ghisallo, dal presidente Antonio Molteni, ed è curata da Carola Gentilini, la direttrice. Raccoglie cimeli originali, maglie storiche, biciclette, fotografie, articoli e filmati che raccontano un'epopea leggendaria, dal primo trionfo iridato ai successi nelle grandi corse a tappe. Merckx è molto più di un campione: è il simbolo di un’epoca vincente del ciclismo.
La mostra ne restituisce la grandezza attraverso una narrazione immersiva, che parte dal Belgio e arriva fino al santuario laico di Magreglio, dove la sua fede sportiva ha casa da tempo. Non mancano le testimonianze dei rivali e degli amici di sempre. Una mostra per chi ha amato Merckx e per chi vuole scoprire perché quel nome fa ancora venire i brividi sulla pelle.
Link video sulla mostra: https://youtu.be/tnPP2yP4kUY?si=FneQw6D4qJiNoqPq
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