
Al Giro del Delfinato i migliori corridori sono stati gli stessi dell’ultimo Tour de France, Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, ma per quanto riguarda il terzo posto, questa volta non c’era Remco Evenepoel, ma il corridore della Red Bull – Bora Hansgrohe Florian Lipowitz.
Nella corsa francese il tedesco ha conquistato la medaglia di bronzo dimostrando che quella buona forma fisica che aveva fatto vedere a inizio stagione, con il secondo posto alla Parigi-Nizza e il quarto al Giro dei Paesi Baschi, può far ben sperare per un posto tra i top rider al Tour de France
«Con la squadra abbiamo deciso di correre in modo conservativo all'inizio – ha detto Lipowitz – cercando di essere sempre davanti ma senza attaccare, preferendo aspettare fino all'ultima salita. Quando Pogacar attaccava, provavo ad andare con Vingegaard, ma se il ritmo era troppo forte dovevo cambiare strategia. Ho cercato di trovare il mio ritmo e alla fine posso dire che ero felice quando arrivavo al traguardo».
Il tedesco è arrivato terzo a 2’38” da Pogacar e a1’39” da Vingegaard, ma allo stesso tempo ha chiuso con quasi 2 minuti di vantaggio su Evenepoel e 4 su Jorgenson.
«Sono molto contento della mia gara e di essere arrivato terzo nella classifica generale. Questo conferma il buon lavoro che ho fatto».
Al Tour de France però, Lipowitz non avrà i gradi di capitano e sarà al servizio di Primoz Roglic.
«Il piano sarà quello di aiutare Primoz. Sarà lui il leader, è super forte e ha dimostrato di poter correre molto veloce per tre settimane. Il mio obiettivo sarà quello di aiutarlo nelle salite. Penso di aver dimostrato di essere in forma e anche di poter fare la differenza».
Più volte è capitato che nei grandi giri gli uomini designati ad essere i leader della squadra siano stati costretti al ritiro a causa di cadute e proprio Primoz Roglic, spesso è stato costretto ad abbandonare un grande giro. Lo abbiamo visto sia al Tour che anche al Giro d’Italia e se questo dovesse accadere, la Red Bull – Bora Hasgrohe, sa di poter contare su un giovane di talento come Florian Lipowitz.
Il 24enne tedesco, non va dimenticato, è arrivato da poco al ciclismo: a differenza dei suoi avversari che hanno iniziato a correre nelle categorie giovanili, lui fisicamente si è formato nel biathlon. Lipowitz era abituato a correre con gli sci stretti e la carabina e tante cose del ciclismo le sta ancora imparando.
Sicuramente tra i giovani è uno di quelli con maggior margine di crescita e il Giro del Delfinato ha messo in evidenza tante sue qualità che molti non conoscevano.
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