
Tadej Pogacar ha inflitto una dura lezione ai suoi avversari e sull’arrivo in salita di Combloux si è preso tappa e maglia gialla di leader del Criterium del Delfinato.
«Avevamo il nostro piano, ma poi la Visma ha iniziato ad andare a tutto gas in salita - ha spiegato l’iridato dopo il traguardo - In realtà prima della partenza non lo sapevo, ma questa salita l'avevo già fatta, e mi ha riportato indietro ad alcuni ricordi belli”.
Pogacar non ha dato il tempo ai suoi avversari di rispondere al suo attacco e all’arrivo Vingegaard ha fatto registrare un ritardo di 1’01” ed Evenepoel è arrivato staccato di 1’50”.
«La squadra è stata veramente forte. Pavel e Johnny sono stati davvero incredibili oggi, tutta la squadra in realtà lo è stata e alla fine sì mi sentivo bene e ho attaccato».
La strategia di Pogacar e della sua squadra ha ben funzionato e il cambio di velocità da parte dello sloveno è arrivato all’inizio della salita finale. «Ci siamo detti che saremmo partiti dall’inizio della salita, nella parte più ripida e ci saremmo impegnati perché non avevamo nulla da perdere e che avremmo solo potuto guadagnare e alla fine è stato così».
Tadej Pogacar ha voluto anche scherzare all’arrivo, spiegando che si era voluto sbrigare per andare a vedere l’arrivo di tappa del Giro di Svizzera, dove sta correndo la sua compagna Urska. «È stata una giornata calda e dura e mi sono voluto sbrigare per vedere l'arrivo di Urska al Giro di Svizzera e per fortuna sono arrivato giusto in tempo per farcela».
Ancora una volta abbiamo visto Pogacar correre con estrema facilità in salita e lasciarsi alle spalle tutti gli avversari. «Mi sentivo davvero bene. E quando ho attaccato, è stato uno sforzo totale e poi sapevo che c'erano ancora circa 15 minuti dopo la Côte d'Amancy fino alla cima quindi ho dovuto gestirmi dopo l'attacco e la sensazione era buona e le gambe giravano bene. Oggi ho trovato sicuramente una risposta positiva alla cronometro di mercoledì scorso».