
Come da pronostico, la cronometro di Saint-Péray è andata a Remco Evenepoel che, con la maglia di campione del mondo e casco oro per ricordare il titolo olimpico, è stato il più veloce sulla distanza di 17,4 chilometri.
Jonas Vingegaard è arrivato secondo, con un ritardo di 20” dal campione belga, ma anche con un vantaggio di 28” su Tadej Pogacar e per questo si ritiene molto soddisfatto del risultato ottenuto. «Sono molto contento di come è andata la prova, non posso lamentarmi – ha detto il danese – Ma aspettiamo le tappe di montagna del fine settimana che saranno decisive per l'esito della corsa».
La cronometro ha dato uno scossone alla classifica generale e, ancora una volta, c’è stato un cambio della maglia gialla. «Posso essere abbastanza soddisfatto di come è andata questa tappa. Remco è il miglior cronoman del mondo, quindi aver perso solo 20 secondi è un risultato più che soddisfacente».
Il danese è sicuramente contento per il distacco dal belga, ma è ancora più soddisfatto per aver fatto segnare un tempo migliore rispetto a quello di Pogacar. «Sicuramente è molto importante guadagnare tempo su Tadej, quindi sono pienamente soddisfatto della mia prestazione. Non ho avuto problemi in questa cronometro, mi mancavano solo le marce. Ma non credo che sia cambiato nulla. Forse avrei avuto bisogno di più velocità nei tratti più rettilinei, ma non credo che mi avrebbe fatto guadagnare molto tempo, forse nemmeno 5 secondi».
In classifica generale Vingegaard è al quinto posto, con un ritardo di 16” da Evenepoel, mentre Pogacar è ottavo con 38” di ritardo dal belga. «È sempre meglio essere davanti a Tadej, ma sono anche dietro a Remco, e sappiamo che le tappe di montagna saranno decisive questo fine settimana. Il più forte in montagna vincerà la corsa».
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