
E’ stata una serata speciale per Drali Milano che ha voluto celebrare in un modo unico ed esclusivo i 100 anni dalla fondazione della prima bottega. Sabato sera, archiviata la lotta al Giro d’Italia per la maglia rosa, Drali ha riunito ha riunito tutti i collaboratori per festeggiare l’importante traguardo del secolo di vita. Tantissime persone presenti, immancabili Gianluca Pozzi, Angelo Mantovani, Andrea Camerana e Robert Carrara che hanno fatto rinascere il marchio, ma anche clienti, fornitori, amici, tutti coloro che hanno creduto nel progetto sin dall’inizio e continuano a sostenerlo.
Nel lontano 1925 Carlo Drali ha dato l’inizio alla produzione di telai che ha segnato la storia italiana trasmettendo il lavoro al figlio Beppe, tutto è nato da una piccola bottega e passo dopo passo è diventato un punto di riferimento per grandi campioni e sinonimo di qualità ed efficienza. Drali ha trovato una nuova vita grazie alla scommessa di Angelo Mantovani, Gianluca Pozzi, Andrea Camerana e Robert Carrara che hanno dato un tocco di modernità. L’obiettivo costante rimane quello di migliorarsi, di investire sulla ricerca dei materiali, per fornire dei prodotti innovativi senza dimenticare l’insegnamento del Drali e della tradizione ormai centenaria.
«Tutto è nato un po’ per caso 8 anni fa, abbiamo scommesso su un progetto, non sapevamo come sarebbe andata e invece eccoci qui a festeggiare tutti insieme. E’ progetto a cui ci siamo legati immediatamente e ci siamo appassionati, è stato un vero e proprio incontro tra persone che in modo spontaneo hanno iniziato a divertirsi insieme a Beppe Drali. Il senso di comunità è sempre stata molto fondamentale, abbiamo condiviso molto con il Drali, ma anche con i nostri clienti che a fine giornata venivano con noi a parlare di ciclismo e da questo contorno importante è nato il nostro progetto che ora conta più di 10 persone – hanno detto Angelo Mantovani, Gianluca Pozzi, Andrea Camerana e Robert Carrara – Drali è un marchio storico che portiamo avanti cercando sempre di migliorarci e proponendo prodotti all’avanguardia che possano ben inserirsi nel mercato. D’altro canto però non dimentichiamo da dove veniamo e in tutto quello che facciamo cerchiamo di mantenere sempre fede agli insegnamenti di Beppe Drali e alla sua passione »
Durante la bella serata condotta dalla voce del ciclismo di Eurosport Luca Gregorio, gli invitati hanno potuto fare un vero e proprio viaggio nel tempo tra i modelli di telai Drali che hanno segnato la storia. Dalla Drali Settebello del 1937 passando per la Pokerissima Bianco Battaglia 1968, tante bici che sono state usate da fuoriclasse del passato come il Campionissimo Fausto Coppi. Non sono mancati i modelli degli anni Novanta e quelli della rinascita di Drali come Ametista, Miraggio e Opale, ma soprattutto la neonata Iridio. Si tratta dell’ultima creazione del marchio Milanese, progettata per avere un controllo assoluto e massima leggerezza presenta anche il nuovo gruppo di cambio Campagnolo.
Tra aneddoti, ricordi speciali e soprattutto tanti amici, Drali Milano ha celebrato i suoi primi 100 anni con l’augurio di raggiungere nuovi importanti traguardi. «Nel marchio Drali cerchiamo sempre di mantenere viva la sua origine italiana, un tratto che piace molto e soprattutto attira tantissimi clienti dall’estero. Tutti sono affascinati dalla storia che c’è dietro ad ogni bici, la sua parte artigianale e locale, è proprio questo che rende un brand piccolo forte in un mercato gigantesco. Ogni anno cerchiamo di migliorarci e di trovare nuove sfide e se dovessimo pensare in grande perché non puntare ad un grande ritorno al Giro? » hanno detto Mantovani, Pozzi, Camerana e Carrara prima di svelare la grande sorpresa della serata la Trinity 100, una versione celebrativa di una bici amatissima e che sarà disponibile solo in 10 esemplari.
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