
Come accade ormai da tre anni, il Giro d'Italia si comclude con la Roma-Roma, passerella di 143 chilometri che oggi assume significati davvero speciali.
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Tappa finale divisa in due parti: avvicinamento, dalla partenza a Roma-EUR, fino al primo passaggio sulla linea di arrivo si raggiunge il litorale e poi Ostia, quindi si ritorna in zona partenza e in seguito circuito finale (8 giri) all’interno della Capitale. Il circuito di 9.5 km si sviluppa interamente lungo le vie cittadine (ampie e talvolta con alcuni spartitraffico). Si alternano brevi ondulazioni e lunghi rettilinei raccordati da curve a volte impegnative. Il fondo stradale è prevalentemente asfaltato con alcuni brevi tratti in pavé (“sanpietrini”)
IL TERRITORIO. Per il terzo anno consecutivo è Roma ad accogliere il gran finale del Giro d’Italia. Un riconoscimento ulteriore alla bellezza della Città Eterna che in questo 2025 è al centro dell’attenzione planetaria anche a causa del Giubileo che richiama verso la città centinaia di migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo.
Impossibile, quindi, mancare la visita della Basilica di San Pietro, il cuore religioso della città, e agli adiacenti Musei Vaticani con la loro inestimabile collezione di tesori artistici e, soprattutto, la Cappella Sistina, anch’essa appena tornata sotto i riflettori per avere ospitato il conclave che ha eletto papa Leone XIV. Per arrivare a San Pietro, tra l’altro, da poche settimane c’è una nuova strada: si tratta della ciclopedonale Monte Ciocci-San Pietro, che consente di attraversare in assoluto relax e sicurezza una zona della città particolarmente trafficata.
E Papa Leone XIV saluterà la corsa!
Prima di correre sotto il palco per applaudire i vincitori, ci si lascia piacevolmente travolgere dalle bellezze della Capitale. Che sono tante, tantissime. Difficile scegliere da dove iniziare.
Il Colosseo è la superstar della Roma archeologica, non si può fare a meno di conoscerlo prima di recarsi ai Fori Imperiali un complesso architettonico unico al mondo composto da una serie di edifici e piazze monumentali, centro dell’attività politica di Roma antica, edificato in un periodo di circa 150 anni, tra il 46 a.C. e il 113 d.C.
Appena successive sono poi le Terme di Caracalla, uno dei più grandi e meglio conservati complessi termali dell’antichità, edificate sul Piccolo Aventino tra il 212 ed il 216 d.C., in un’area adiacente al tratto iniziale della Via Appia. Per l’importanza dei suoi monumenti quest’ultima fu definita già nell’antichità Regina Viarum. La si percorre a piedi o in bici, ammirando alcuni dei più notevoli monumenti dell’Antica Roma tra cui il Mausoleo di Cecilia Metella, le catacombe di San Callisto, San Sebastiano e Domitilla, la Villa dei Quintili e la Tomba circolare di Casal Rotondo.
E come dimenticare Castel Sant’Angelo, uno dei monumenti più famosi e visitati di Roma, anch’esso sfiorato dai corridori? Dalle sue terrazze o dalle aperture situate lungo i camminamenti esterni si gode uno dei panorami più suggestivi della città.
Roma non è solo monumenti, ma anche spazi verdi di grande bellezza. Villa Borghese, il parco più famoso della città, è il luogo ideale per una passeggiata tra giardini, fontane e sculture. Al suo interno si trova la Galleria Borghese, uno dei musei più prestigiosi al mondo, che ospita opere di Caravaggio, Raffaello, Bernini e Tiziano.
Meno noto, ma di grandissimo rilievo, è il Parco Archeologico di Ostia Antica, il secondo in Italia per estensione (dopo Pompei), che sorge nei pressi del circuito che percorreranno i corridori. Potrebbe essere questa la meta ideale per chi vuole scoprire una perla artistica e allo stesso tempo assistere al passaggio della gara senza immergersi nel tourbillon cittadino. Ma nella Città Eterna qualunque sia la strada imboccata è sempre quella giusta.