
Rispetto alla conferenza stampa di una settimana fa in casa UAE Emirates XRG, due grandi novità quest'oggi nel terzo e ultimo giorno di riposo: l'assenza di Juan Ayuso e le parole inequivocabili del responsabile tecnico Matxin. «Isaac è il più forte in gara, è in testa grazie ai suoi meriti, noi lo difenderemo e lo aiuteremo a mantenere questa posizione» ha detto.
Sarà il giovane messicano quindi il leader della squadra e sara lui che avrà il compito di difendere la maglia rosa fino a Roma in questa terza e ultima settimana che presenta quattro tappe di montagna molto dure, con salite ripide e difficili, che metteranno in difficoltà molti corridori.
«Penso di sentirmi abbastanza bene. Penso di essere in una delle migliori condizioni di forma della mia vita – Ha spiegato Del Toro - Prima non avevo la stessa fiducia che invece ho questa settimana e sono molto fiducioso per le salite che dovremo affrontare. Sarà difficile per tutti, ma devo credere di potercela fare e voglio essere intelligente e cercare di fare del mio meglio con la squadra per gestire nel migliore dei modi la classifica generale».
Domani si tornerà a correre e sarà prevista pioggia, con il meteo che potrebbe giocare un ruolo fondamentale nell'ultima settimana di gara. «Penso che il meteo sarà lo stesso per tutti, di sicuro se farà male a me, farà male a tutti gli altri. A essere onesti, credo che se dovesse fare troppo freddo, per me la sensazione sarebbe peggiore, ma a ben pensarci sarà lo stesso per tutto il gruppo».
Isaac Del Toro è un ciclista a cui piace correre d’istinto e certe volte, ha preferito seguire la propria indole piuttosto che seguire le indicazioni dell’ammiraglia.
«Qualche volta quando corro penso di non essere così intelligente e che dovrei pensare di più prima di agire. Sono nuovo in questo tipo di posizioni e di sicuro sapevo che tutti ci avrebbero provato, ma voglio anche essere sempre attento e trovarmi nella posizione migliore, non voglio essere ne’ troppo offensivo e neanche essere troppo in difesa. Sicuramente la cosa migliore è quella di essere sempre davanti, perché in questo modo sai anche cosa succede. Non si può solo ascoltare la radiolina, perché se sei davanti, in realtà ti rendi conto di tante cose: puoi vedere chi è bravo e chi sta cercando di mantenere il ritmo o chi tenta di risparmiare energie, oppure chi sta cercando di attaccare. E’ bello essere sempre davanti, ma forse non è la cosa più intelligente, a volte seguo il mio istinto, ma forse dovrei riflettere di più».
Del Toro è molto giovane e deve sicuramente imparare molti meccanismi della corsa. Ma sarà lui domani a iniziare la terza settimana del Giro in maglia rosa e non è spaventato per questo ed ha la consapevolezza di essere molto forte.
«Per certi aspetti sono una persona piuttosto logica, quindi mi piace pensare che dopo ieri, avere queste gambe mi abbia dato un po' più di tranquillità, così da poter reagire dopo che alcune squadre hanno provato ad attaccarci. So di essere nella posizione di dover supportare la mia squadra, essere un po' più calmo e fare le cose a mente fredda, dato che gli altri ovviamente proveranno ad attaccarci e fortunatamente io sono nella posizione di dovermi difendere e non di inseguire. Non credo che nessuno ti dica quando sarai pronto o quando potrai provarci, e ovviamente ho delle persone intorno a me che cercano di guidarmi, ma penso davvero di essere giovane, ma abbiamo anche la squadra che ci consente di essere davanti. Indossare la maglia rosa vuol dire avere più impegni degli altri, come arrivare in hotel per ultimi e fare servizi fotografici invece che riposare».
Del Toro accetta con buon umore tutto, perché è certo, che in questo momento sta vivendo uno dei periodi più belli della sua vita. «Tutti dicono che indossare la maglia rosa sia molto stressante, ma a me piace pensare di no. Forse mi piace vivere nell'ignoranza. Penso che siamo in grado di difenderci un po' e ovviamente, a seconda della situazione, di essere molto attenti, ma fortunatamente siamo in un'ottima posizione che ci consente di mettere un po' di pressione alle altre squadre».