
Per Juan Ayuso è arrivata ieri la prima vittoria in un grande giro e, grazie al successo ottenuto a Marsia, adesso è secondo in classifica generale con un ritardo di 4” da Primoz Roglic. «E’ stata una vittoria molto importante perché non è solamente una vittoria, ma è la prima in un grande giro. Ricordo ancora la mia prima vittoria da professionista ed era stata una sensazione incredibile e conservo ancora grandi ricordi. Anche questa sarà una vittoria che porterò sempre nel cuore».
Oggi la corsa arriverà a Castelraimondo e ci saranno diversi saliscendi, ma l’attesa è per domenica, quando a Siena i corridori dovranno superare i settori di sterrato di Strade Bianche. «Sappiamo che la tappa di domenica sarà molto dura, una delle più importanti e più attese del Giro. Per correre bene non basterà avere buone gambe e sarà importante avere una buona dose di fortuna. Ci potranno essere forature e potrebbe diventare facile rovinare tutto il lavoro fatto in un solo momento. Speriamo di avere una giornata tranquilla».
Ayuso è considerato uno dei grandi favoriti per la vittoria finale, ma lo spagnolo è convinto che Roglic rispetto a lui sia in leggero vantaggio. «Il favorito del Giro per me rimane Roglic, la responsabilità secondo me sarà sempre loro. So però che anche noi siamo qua con grandi ambizioni e cercheremo di fare del nostro meglio ogni giorno».
Il giovane della UAE Emirates ha fatto un’ottima corsa e nel finale ha staccato tutti gli avversari, arrivando da dolo sul traguardo di Marzia.
«La salita l'ho fatta tutta alla ruota di Roglic perché in questo tipo di finali lui è più forte. So che bisogna essere tranquilli in queste situazioni e mantenere la calma e quando ho visto che sono iniziati gli attacchi, lui si è sfilato un po', non so se stesse partecipando di meno. Poi è arrivato il mio momento e sapevo che dovevo andare a tutta e lo dovevo fare fino alla fine».
Questo tipo di finale si adattava perfettamente ad Ayuso, che ha potuto dimostrare la sua ottima condizione. «Avevo pianificato un attacco di 30-40 secondi e le gambe stavano bene ed era importante per me attaccare e vincere».
E’ la prima volta che lo spagnolo riceve i gradi di capitano in un grande giro, perché la sua UAE Emirates XRG ha sempre puntato su Tadej Pogacar. Lo sloveno conosce bene Ayuso e in squadra c’è un ottimo clima di collaborazione senza rivalità. In questo Giro c’è anche Isaac Del Toro e anche con lui i rapporti sono ottimi. «Ogni volta che corri con Pogacar c'è sempre qualcosa in più che puoi imparare. Non lo vedo da un po' di tempo. L'ho visto a Granada prima di partire per il Giro ma è stata una questione di 30 secondi, non abbiamo neanche avuto il tempo di parlare. Isaac Del Toro non è un rivale, per me è un compagno di squadra, mi ha aiutato tanto alla Tirreno e ha dimostrato anche alla Milano-Torino di saper sfruttare bene le sue chance. Credo che siamo una gran bella coppia e che potremo fare grandi cose insieme nella tappa di Siena».