
Tre brillanti e indiscussi protagonisti nel 71° Trofeo Matteotti che si è disputato a Marcialla sulle colline della Val di Pesa a metà strada tra Firenze e Siena. Con lo splendido vincitore per distacco Matteo Ambrosini della MBHBank Ballan Colpack, il valdarnese Regnanti giunto secondo e Bracalente compagno di squadra del vincitore. La loro fuga è iniziata a 90 km dal traguardo, quando si sono sganciati da un gruppo di 16 fuggitivi promotori della fuga dopo 45 km. Coloro che sono rimasti ad inseguire hanno perso sempre più terreno ed ancora peggio ha fatto il gruppo più folto tanto da finire ad oltre 5 minuti. Il terzetto ha viaggiato di comune accordo fino a 10 km dall’arrivo quando forti del vantaggio di essere in due e con un perfetto gioco di squadra, Ambrosini ha allungato. Regnanti, valdarnese del Team Hopplà e campione toscano élite, ha provato a replicare ma Ambrosini è volato verso il traguardo accolto dagli applausi del pubblico, mentre per il toscano c’era la seconda piazza sul traguardo di Piazza Brandi. Tutta qui la storia del “Matteotti 2025” organizzato da 39 anni a Marcialla dalla Pol. Aics di Firenze rappresentata dalla presidentessa Enrica Ignesti e dal presidente della sezione ciclismo Gianni Cantini, con la solita appassionata collaborazione del Comitato Sportivi di Marcialla capitanato da Armando Nesi.
Quest’anno al via 174 atleti di 31 società con israeliani, russi e messicani alla partenza data dal sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli, presenti Elisabetta Nencini figlia del grande campione mugellano primo vincitore del Trofeo Matteotti nel 1952, e il presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo Luca Menichetti. Il cambio di percorso ha dato buoni risultati ed è stato sicuramente più impegnativo anche se troppi atleti (quelli del gruppo) sono apparsi rinunciatari accusando un distacco pesantissimo. Il vincitore Ambrosini è nato ad Asiago e risiede a Canove di Roana in provincia di Vicenza, è diplomato in meccanica e prima di arrivare nel ciclismo è stato un pattinatore in pista lunga vincendo vari titoli italiani. In questa stagione si era imposto nella a fine febbraio nella classica Coppa San Geo, quindi altre buone prove disputando anche il Tour de Bretagne.
Lo ha guidato in ammiraglia Gianluca Valoti ed alla fine è stata festa grande, mentre è da ricordare la splendida organizzazione della corsa con un occhio di riguardo per la sicurezza durante la stessa.
AMBROSINI: Una 2^ vittoria che viene al termine di un periodo di grande lavoro e che lo ha visto protagonista pure in Francia al Tour de Bretagne dove, solo una caduta gli ha negato la soddisfazione di un piazzamento di prestigio nella classifica generale quando era 5°.
“Oggi è stata una giornata che ha cancellato tante amarezze. Un successo che conferma la bontà di questa stagione, partita subito con il piede giusto e in cui non ho mai smesso di impegnarmi – racconta l’atleta di Asiago al 1° anno nella categoria Elite – Abbiamo vissuto una corsa all’attacco sin da subito in cui si è andati molto forte, con il gruppo presto in frantumi. Bracalente è stato promotore dell’azione decisiva. Sono rientrato su lui e Regnanti con cui si è collaborato con profitto. Valoti ci spronava ad attaccare per evitare lo sprint. Sapevamo di dover fare più scatti per rimanere soli e il momento decisivo è avvenuto in pianura. Sono partito dalla 3^ posizione, guadagnando 20 metri e spingendo al massimo, e a quel punto era difficile chiudere con un uomo sulle ruote”.
Ambrosini riassume la sua stagione in cui ha dovuto risolvere anche delle problematiche di salute. “Sono mancato alle gare del Polese per un piccolo problema, che mi ha portato a cambiare totalmente l’alimentazione. Ora tutto va bene e vedo che i valori si sono stabilizzati e sento di essere più regolare, mentre prima avevo dei picchi in alto e poi anche verso il basso”.
Prossimi impegni ed una dedica: “Ora spero di fare un grande Giro di Ungheria. Voglio ringraziare tutti del team, in particolare Bracalente, che è stato un leale compagno, gli sponsor e un mio amico, Nicola Bovo, che ieri aveva pronosticato il successo chiedendomi una dedica”.
BRACALENTE: "Per me un bel segnale - racconta Bracalente - dopo la gare di Biella sono stato malato, ora sto crescendo e con l'arrivo del caldo arriveranno i miei momenti. Oggi eravamo i più forti e abbiamo fatto tesoro degli sbagli della settimana scorsa. Complimenti ad Ambro".
TECNICO: In ammiraglia Gianluca Valoti che ha così raccontato la corsa dal suo punto di vista: “Dovevamo affrontare una gara impegnativa con 2.300 metri di dislivello, 175 partenti e molto caldo. Subito in avanscoperta 16 corridori con i nostri Bagatin, Vesco, Ambro e Bracalente. A meno 60 km l’azione decisiva con il terzetto Ambro, Bracalente e Regnanti che ha preso il largo. A meno 13 l’allungo di Ambrosini. Abbiamo vinto attaccando, confermando il buono stato di forma che stiamo attraversando. Bene anche Vesco e Cretti nella top 10 che sono rinvenuti da dietro. È stato bravo anche Masciarelli a coprire”.
ORDINE D'ARRIVO
km 159 in 3h 50'08 media/h 41,454
1 AMBROSINI Matteo MBHBank Ballan CSB Colpack
2 REGNANTI Matteo Team Hopplà 57"
3 BRACALENTE Diego MBHBank Ballan CSB Colpack 59"
4 SAVEKIN Ilya Rus - Technosylvia Maglia Rower Bembi 1'02"
5 PARRAVANO Francesco MG Kvis Costruzioni e Ambiente
6 BRUNO Andrea Alfio Team Hopplà
7 QUAGLIA Tommaso Goodshop Yo Yogurt
8 LOCK Dennis Den - General Store Essegibi F.lli Curia
9 VESCO Leonardo MBH Bank Ballan CSB Colpack
10 CRETTI Luca MBHBank Ballan CSB Colpack
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.