
È una ppuntamento speciale quello che ci propone RaiSport questa sera: alle 22.30 infatti andrà in onda ‘I tre sarti del Re’ , il docufilm che Franco Bortuzzo e Raisport hanno dedicato a Eddy Merckx e agli artigiani italiani che hanno firmato le sue straordinarie bicicilette. Potremo vederlo, come detto, questa sera alle 22.30 su RaiSport e in replica su RAI 2 alle 02.30.
Faliero Masi, Ernesto Colnago ed Ugo De Rosa sono ‘I tre sarti del Re’, e cioè i tre artigiani italiani che hanno fatto quasi tutte le bici vincenti di Eddy Merckx. Tre personaggi del mondo del ciclismo, che hanno avuto destini diversi nelle loro rispettive carriere, ma anche tre artisti del telaio che, come ha detto lo stesso Eddy Merckx nel docufilm scritto e diretto da Franco Bortuzzo e prodotto da Raisport, “… hanno il ciclismo nel sangue”. 525 vittorie su 1800 gare disputate: questo il bilancio, impressionante, del corridore belga, non per niente detto ‘il cannibale’ (anche se a Merckx questo termine non è mai piaciuto troppo).
Le prime vittorie ottenute con le bici in acciaio realizzate del mitico toscano Masi, naturalizzato milanese, che aveva la ‘bottega’ al velodromo Vigorelli, un’officina dove sono passati tutti i grandi ciclisti degli anni Cinquanta e Sessanta, da Coppi ed Anquetil in giù.
Poi i successi a raffica, in soli tre anni, grazie alle bici dell’Ernesto di Cambiago, il ‘padrun’ che, in seguito, ha rivoluzionato il mondo del ciclismo, grazie all’introduzione del carbonio, sua intuizione. E ancora, i trionfi di tutta la seconda parte di carriera del belga, con le bici ‘con il cuore’ di Ugo, l’artigiano che ha fatto conoscere al mondo ciclistico la duttilità, la rigidezza e la ‘classe’ del titanio.
Nelle parole di Alberto Masi, il figlio di Faliero, di Ernesto Colnago e di Cristiano De Rosa, il figlio di Ugo, ma anche attraverso quelle dello stesso Eddy Merckx, andiamo a riscoprire un’epoca d’oro per il ciclismo, quella compresa fra il 1966 e il 1976. Ma poi, attraverso i progressi tecnici espressi in ambito Record dell’Ora, a partire proprio da quello ottenuto da Eddy Merckx con la Mexico Oro di Colnago, passando attraverso quello di Francesco Moser, fino ad arrivare all’ultimo di Filippo Ganna, andiamo a scoprire come si è modificato l’artigianato nella bicicletta fino a giorni nostri, giorni in cui la galleria del vento, il computer, il CAD, le stampanti a 3D sono diventate realtà quotidiana.
‘I tre sarti del Re’ scritto e diretto da Franco Bortuzzo, montato da Luca Zanoli, voce narrante Francesco Pancani, durata 60 minuti, produzione Raisport, 2025.
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