
Richard Carapaz ha un sogno: aggiungere un'altra maglia rosa al suo palmarès. L'olimpionico vincitore della maglia a pois del Tour de France darà l'assalto al Giro d'Italia insieme a una formazione di grande valore, composta da Kasper Asgreen, Georg Steinhauser, Alexander Cepeda, Owain Doull, Mikkel Honoré, Darren Rafferty e James Shaw. La Education First è pronta a partire all'attacco su qualsiasi terreno, dalla grande partenza in Albania al gran finale a Roma. Il percorso di quest'anno si presta particolarmente alle caratteristiche di Carapaz, con un elevato dislivello distribuito tra le colline albanesi, le strade bianche toscane, gli Appennini e le Alpi italiane. La passione per il ciclismo in Italia è spettacolare e i corridori del team non vedono l'ora di esserlo altrettanto per tutte le tre settimane!
CARAPAZ
«Nel 2019 il Giro d'Italia mi ha "consacrato" come corridore da grandi giri, quindi ha un posto speciale nel mio cuore. Per questa edizione numero 108, la quarta a cui partecipo, ci siamo tutti preparati a dovere e siamo seriamente intenzionati a vincerlo. Da mesi ormai prepariamo questo appuntamento con tale obiettivo in testa, io mi sono allenato pure nel mio Ecuador, atleti e staff sanno cosa devono fare e ce la metteremo tutta.»
ASGREEN
«I malanni che ho avuto in primavera mi hanno costretto a cambiare la mia solita calendarizzazione e ora mi ritrovo a intraprendere il primo Giro d'Italia della mia vita in un ottimo stato di forma. Correremo una delle corse più importanti al mondo in un Paese dove la gente, come in Belgio, capisce tanto di ciclismo e ama celebrare gli eroi del pedale. Il mio compito principale sarà quello di proteggere Richie in gruppo nelle prime fasi di gara e in generale fare da "capitano sulla strada" per i miei compagni: un incarico che non avevo mai svolto prima e per il quale sono carichissimo.»
STEINHAUSER
«Il Giro è un evento davvero speciale, che mescola tradizione e passione. Sarò a piena disposizione del nostro leader, ma spero anche di riuscire a cogliere qualche opportunità di vittoria personale come l'anno scorso. Quest'anno ho dovuto saltare qualche gara rispetto ai piani stilati in inverno, ma sarà un piacere fare da gregario a uno come Richie, che sa sempre come farti capire di cosa ha bisogno e sa perfettamente come muoversi e posizionarsi. Rende tutto più semplice. Sono inoltre incuriosito dalla partenza in Albania, uno degli aspetti interessanti di questo mestiere è la continua scoperta di nuovi Paesi, anche quelli dove magari ti sarebbe difficilmente capitato di visitare altrimenti.»
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.