GATTI & MISFATTI. NON DIRO’ PIÙ CHE È COME MERCKX, È SOLO QUELLO CHE PASSA IL CONVENTO

TUTTOBICI | 27/04/2025 | 18:05
di Cristiano Gatti

Faccio i complimenti entusiasti a Ciccone, Velasco e Bagioli. Quindi, subito mi dimetto dal nuovo giochino del ciclismo moderno: quando vince, Pogacar è Merckx, quando arriva secondo, ma quale Merckx, piano con le parole, non bestemmiamo, siamo su due pianeti diversi.


Sinceramente mi sono rotto, esco dal dibattito che in fondo ho cominciato. Non è più un gioco divertente. Sembra il gioco dell'oca, ogni volta si riparte dalla casella uno. Quando domina, e va bene, concesso, somiglia a Merckx, ma-se-però, quando arriva secondo subito il coro assordante di quelli che ridono al grido ma quale Merckx. Non ho nemmeno più voglia di specificare che il paragone con Merckx non va mai inteso sul numero di vittorie, ma sul modo di queste vittorie, da padroni voraci e insaziabili, su tutti i terreni, in linea e a tappe, salite e discese, correndo ovunque da gennaio a ottobre. Neppure serve vuotare ogni volta il carniere, che dopo questo ennesimo trionfo riversa sul tavolo le 9 Monumento, terza Liegi-Bastogne-Liegi in quattro anni (ormai l'abbiamo capita, dategli una Redoute e si può calare la saracinesca), 95 le vittorie totali, con il Mondiale 2024, due Giri delle Fiandre (2023 e 2025), tre Liegi (2021, 2024, 2025) e quattro Giri di Lombardia consecutivi, dal 2021 al 2024. Più il Giro d’Italia 2024 e tre Tour de France: 2020, 2021 e 2024. Con un dettaglio per niente secondario: quando perde, lo trovi comunque sul podio. E comunque qualsiasi tifoso può rammentare, nemmeno Merckx aveva una percentuale del cento per cento, chiedere agli Ocana o ai Gimondi che saltuariamente lo battevano...


Niente da fare, basta, non ha più senso ogni volta ritirare fuori la tiritera su Pogacar. Non guardare nemmeno più le gare per guardare solo che fine fa lui, se alla Roubaix cade e fora è comunque la dimostrazione che non è perfetto, è battibile, è vulnerabile, ha dei limiti, certo non chiamiamolo Merckx.

Tutto questo ha davvero stufato. Se può servire a chiuderla qui, dirò pubblicamente che Pogacar non è Merckx e che dopo tutto è un mezzo corridore. Farò di più: ammetterò pubblicamente che non siamo di fronte a uno dei fenomeni caduti nel ciclismo ogni cinquant'anni, ma che di questi tempi Pogacar è semplicemente quello che passa il convento. In assenza di meglio, facciamo le nozze coi fichi secchi e ci accontentiamo col poco. Noi non siamo come la gente degli anni Settanta, che quando Merckx vinceva in un certo modo lo chiamava Cannibale e ne faceva un mito immortale. Noi non siamo così ingenui e boccaloni. Prima di mitizzare Pogacar, noi vogliamo almeno che cammini sulle acque.


Copyright © TBW
COMMENTI
Considerazione
27 aprile 2025 20:48 italia
Gatti in tempi non sospetti aveva previsto le eccezionali doti di Pogacar; gli avversari di Teddy non sono remco e company ma fi raffrontarsi con Eddy per il titolo di più grande di tutti I tempi: ripeto visti i fatti che Teddy sta ai campioni come questi stanno ad un buon cicloamatore ( oggi li ha staccati con una accelleratina .....)

Chapeau Pogacar
27 aprile 2025 20:58 vespa
Speriamo sia TUTTO VERO

dategli tempo
27 aprile 2025 21:02 ferruccio61
quando tra qualche anno arriverà a 25 classiche vinte forse incominceremo a dire che potrebbe, e uso il condizionale, potrebbe essere più grande di Merckx.

Considerazione
27 aprile 2025 21:46 italia
C'è tanto tanto da vincere .... ma è sulla buona strada ... ; noi appassionati stiamo vivendo per il ciclismo un momento storico, epocale..

Gatti
27 aprile 2025 22:04 Albertone
"dirò pubblicamente che Pogacar non è Merckx e che dopo tutto è un mezzo corridore". Ma dico io, se uno ha le sue opionioni pro o contro Pogacar, che senso ha fare queste uscite patetiche,mi scusi ?

Come Binda
27 aprile 2025 22:11 marcodlda
Presto pagheranno Pogacar perchè non corra, come Binda un secolo fa.... ma il ciclismo vive di rivalità, se non ci sarà qualcuno che lo metta in difficoltà temo che presto le corse perderanno interesse e pubblico... è troppo forte!

Difficile
27 aprile 2025 23:04 Cappellaiomatto
Difficile poter fare paragoni tra poche diverse, sicuramente si può dire che dopo Merckxx e Hinault,Pogacar è il primo corridore capace di essere protagonista e spesso vincente sia nelle corse a tappe che nelle classiche ed è già il più forte dell' epoca moderna del ciclismo....e cmq anche lui ha dei bei rivali,come Van der Poel nelle prime 3 monumento o Vingegaard al Tour e possibilmente Evenepoel che sembra il secondo più completo,dopo lo sloveno...

Memoria corta
27 aprile 2025 23:31 Cleomede
Merckx era lo scalatore più forte, il velocista più forte, il passista più forte. Pogacar? Un ottimo scalatore che va forte in pianura e ha uno sprint decente. Che tuttavia sta due anni senza vincere un grande giro, nel pieno della sua carriera. Sì, siamo su due planeti diversi perché la Milano Sanremo e credo anche la Roubaix non le vincerà mai.

X Cleomede
28 aprile 2025 00:59 TonyBurighel
Stai tranquillo, che anche Merckx non ha vinto tutti i grandi giri tutti gli anni, da quando ha iniziato a parteciparvi all'ultimo che ha corso

Credo
28 aprile 2025 07:11 lele
Che i paragoni interessino di più ai media e tifosi che non a lui.
E questo io lo adoro.
Non corre per gli altri, per divertirsi e far divertire.

Il solito
28 aprile 2025 07:36 Cicorececconi
Il solito articolo copia di tutti i suoi altri articoli. Niente di nuovo

Cleomede
28 aprile 2025 09:00 maurop
Diciamo che Merckx era meno scalatore di Pogi e più passista veloce, diciamo che Eddy è stato il più forte della sua generazione nei giri, nelle classiche di ogni tipo, a cronometro, nel record dell'ora, diciamo anche che Eddy non è mai stato sconfitto due volte di fila al Tour nel pieno della carriera. Pogi non è il migliore della sua generazione a cronometro, né in tutti i tipi di classiche, dubito possa fare il record dell'ora, però nelle corse che gli si addicono fa la differenza con più facilità di quanto non facesse Merckx. Comunque, dopo 50 anni, direi che Merckx ha trovato uno della sua stessa categoria, già superiore a Hinault per come corre e come vince.

@Italia
28 aprile 2025 10:30 Frank46
Si ma quanti anni sono che il signore Gatti in ogni articolo dice la stessa cosa? Ti sembra modo di fare giornalismo?

Il paragone lo puoi fare una volta, non ad ogni articolo.

Potrebbe anche parlare di ciclismo ogni tanto.

Nessuno ha visto
28 aprile 2025 10:43 Bullet
Incredibile come nessuno si sia accorto che non hanno neanche provato ad andargli dietro ed è partito da seduto, dico da seduto per cui senza scattare. Ai tempi di Eddy, tanto per fare paragoni, una roba simile non sarebbe mai capitata ma quello che mi stupisce di più è che ormai hanno tutti le fette di salame sugli occhi e basta che vedano lo sloveno da solo ed è tutto stupendo...incredibile.

cos'è importante
28 aprile 2025 10:58 carloprimavera
Mi domando se sia più importante continuare ossessivamente a fare paragoni o semplicemente godersi le gare, assistere alle battaglie tra campioni e tifare per tutti. La vita è ora, non si può sempre avanzare guardando al passato. La sta vivendo molto male la vecchiaia caro Gatti, barbottone per scelta, come gli anziani che salgono sugli autobus all'orario dell'entrate delle scuole per divertirsi a lamentarsi degli studenti con gli zaini. Ribadisco, sono molto più vecchio di lei, quindi accetti queste critiche senza inalberarsi, però sarebbe il caso di pensare agli articoli che produce, le garbano davvero? C'è tanto di bello da scrivere sul ciclismo, perché dedicarsi sempre e solo alle polemiche ormai noiose? Cordialità

Xfrank46
28 aprile 2025 10:59 italia
Ma chi poteva prevedere in tempi dove pog era sullo stesso piano di vinge che poi sarebbe esploso in questa maniera ed è ha come obiettivo Eddy?

Il Cecchino
28 aprile 2025 11:19 Leonk80
è il soprannome che più gli si addice. Colpisce sempre (minimo) il podio.

Appunto
28 aprile 2025 12:11 Commenti
Quando ci sono quelli bravi gli altri spariscono ed i confronti sono inutili. Anche nel giornalismo ci sono i Brera ... E ci sono i gatti. Tutto qua

Bravo
28 aprile 2025 14:37 libero pensatore
Cristiano Gatti bell'articolo anche se Frank46 farebbe meglio.

@ carloprimavera
28 aprile 2025 17:27 Àaaaaaa
Condivido ogni singola virgola. Bravo

Niente di nuovo,sotto il sole di Aprile
28 aprile 2025 20:45 Arrivo1991
Il solito monologo con paragone, riproposto ogni tot tempo. Amen

@carloprimavera
28 aprile 2025 20:49 alfiobluesman
Probabilmente per stuzzicare i commenti dei tanti tifosi che abbondano in questo sito ....

comunque
29 aprile 2025 01:10 fransoli
Merckx ha corso da professionista per 13 anni, di tour ne ha vinti 5 non 13, meno della metà, i paragoni fra epoche diverse sono impossibili, però se proprio si vogliono fare aspettiamo che Pogacar abbia appeso la bicicletta al chiodo, in fin dei conti ancora non ha compiuto 27 anni, Indurain ha cominciato la sua striscia vincente soltanto a ques'età, quindi in teoria gli anni della maturità dovrebbe essere cominciati da poco, seppure molto spesso i fenomeni precoci abbiano avuto una vita agonistica a livelli elevati più breve. Fermo restando che i numeri di Merckx saranno inavvicinabili, perchè come ha scritto maurop aveva caratteristiche da passisita veloce che gli consentivano di vincere anche in volata contro i velocisti, un Van Art al quadrato. Però penso che una corsa come il Lombardia se Pogacar non si stanca di farla possa vincerla anche per 8 volte andando a superare il cannbile come numero di vittorie in una singola monumento.

Uhmm...
2 maggio 2025 18:12 Maldigambe
Io francamente sono già stanca del Pogacar vincente( credo non avrei sopportato di vedere tutte le vittorie di Eddy....per fortuna non c ero...) sono stanca anche di aspettarlo all'arrivo e vederlo sempre fresco....

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
In senso figurato, il ciclismo... è andato forte come il più forte del velocisti. E di fatto ci regala un poiccolo miracolo italiano: non capita certo tutti i giorni - diciamo... mai - che arrivi la circolare esplicativa prima ancora...


Ve ne avevamo parlato già nello scorso mese di marzo in un articolo firmato da Guido La Marca, oggi torniamo a parlarne dopo le rivelazioni del quotidiano inglese The Times. E la notizia è molto semplice: questo mese di maggio...


Mads PEDERSEN. 10 e lode. Nella terra degli schipetari un danese è re. È lui a vincere il Giro di Albania, con due frecce finite a bersaglio e due maglie rosa che sono una primizia per il ciclismo danese: mai...


Applicare quotidianamente la protezione solare per il viso è uno dei gesti più intelligenti e responsabili che possiamo compiere per la salute della nostra pelle. Secondo i dermatologi, l’uso costante della protezione solare aiuta a bloccare gli effetti nocivi dei...


Dopo tre tappe soltanto, subito la prima sclerata: «Non capisco perché nessuno abbia provato nulla». Accusa diretta e pesante alle tante squadre che senza interessi di classifica si girano dall'altra parte nelle tappe mosse da fuga, da tentativo, da attacco....


Problemi di pronuncia per Mads Pedersen: dopo aver vinto due delle prime tre tappe e aver indossato la maglia rosa, l’ex iridato non dice più Albania, ma Albamia.   La direzione del Giro E che scatta domani comunica che gli...


L’uomo copertina del Giro d’Italia 2025 dopo le tre tappe disputate in Albania è certamente Mads Pedersen. Per i 2 successi di tappa, per l’attuale leadership in classifica, per essere diventato il primo corridore danese di sempre a indossare la...


Il Tour de Hongrie è di nuovo nel calendario dell'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) come evento ProSeries. Questa volta, l'occasione è speciale: il primo Tour ungherese si è tenuto 100 anni fa. La 46esima edizione si svolgerà dal 14 al 18...


Cesano Maderno da sballo: Vivienne Cassata e Aurora Cerame firmano la doppietta per il team femminile brianzolo a Corridonia, in provincia di Macerata, dove si è disputato il Trofeo Nazionale Rosa-Trofeo OTM per donne esordienti e allieve.Primo centro in stagione...


Con l’attesa che cresce per l’edizione 2025 dell’ORLEN Nations Grand Prix, la parola va ai corridori che si sono distinti con le loro imprese nell’edizione dello scorso anno. Al di là dei numeri, emergono storie, motivazioni e strategie attuate...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024