L'ORA DEL PASTO. I CICLISTI ROSSI E LA RESISTENZA

STORIA | 24/04/2025 | 08:19
di Marco Pastonesi

Bici da città, da passeggio, da corsa. Maglie, magliette, maglioni. E una fascia rossa al braccio. O un berretto rosso in testa. Erano i Ciclisti Rossi. Pionieri della Resistenza.


Da strumento inaccessibile a mezzo di trasporto, la bicicletta era diventata ribelle, rivoluzionaria, perfino sospetta. Nell’estate 1894 l’Associazione milanese di ciclisti socialisti partecipava alle corse ciclistiche per fare propaganda elettorale. Nel 1898, sempre a Milano, in occasione dei moti popolari contro la fame, il generale Bava Beccaris aveva proibito la circolazione di “biciclette, tricicli e tandem” per evitare che diventassero un mezzo di comunicazione prezioso tra gli insorti. Altri gruppi attivi erano la sezione ciclistica Forza e Costanza delle cooperative di Brescia e il Club Ciclistico Avanti a Roma. Solo grazie ai Ciclisti Rossi il quarto congresso nazionale socialista, tenutosi a Firenze dall'11 al 13 luglio 1896, mise all'ordine del giorno il problema dello sport. Il 26 luglio 1903 a Cervia si tenne il primo convegno ciclistico regionale, con delegati delle Marche, per sottolineare l’importanza della bicicletta per la diffusione delle idee rivoluzionarie di Giuseppe Mazzini. Un altro convegno di repubblicani marchigiani e romagnoli si tenne nella Repubblica di San Marino nell’agosto 1904.


Il 12 giugno 1905, per iniziativa dei socialisti di Reggio Emilia, fu fondato il primo gruppo di Ciclisti Rossi: davanti alla Cooperativa di Prato di Correggio si diedero appuntamento le squadre ciclistiche di Reggio, Bagnolo, Correggio, Rubiera e San Martino in Rio. L’incontro era promosso dalla locale Camera del Lavoro per mettere a disposizione “un rapido mezzo di conversazione per le grandi battaglie dei lavoratori”. Il 10 aprile 1906 a Carpi, in provincia di Modena, sorse l’Unione Sportiva Socialista, aperta agli iscritti al Partito Socialista in possesso di una bicicletta, con lo scopo di “giovare al Partito Socialista nelle lotte elettorali, di organizzare gite di propaganda e piacere, cortei socialisti”. Nel maggio 1906 i componenti dell’Unione organizzarono un convegno contro la tassazione eccessiva sulle biciclette, e il 3 giugno 1907 si tenne a Carpi un raduno di quasi 500 ciclisti venuti da Reggio Emilia e Correggio. A Reggio Emilia i Ciclisti Rossi contavano quattromila associati, divisi in squadre per ogni frazione di comune, e contraddistinti da un berretto rosso, e duemila di loro parteciparono in corteo alla festa del 1° maggio 1906. Il ruolo dei ciclisti era anche fornire un servizio d’ordine con rapidità di movimento per manifestazioni e cortei. I Ciclisti Rossi davano vita anche a concorsi ciclistici floreali e gite turistiche. In testa al gruppo la fanfara del Veloce Club.

La Resistenza in bicicletta era nata così. Poi le staffette soprattutto di donne per rifornire i partigiani, Gino Bartali che nascondeva e consegnava carte d’identità contraffatte per dare una nuova identità agli ebrei perseguitati, Alfredo Martini e Renzo Zanazzi che trasportavano armi da consegnare ai partigiani, Alfredo Pasotti che andò in fuga – era la sua specialità – ma stavolta da un gabinetto e poi da un cornicione della prigione di Pavia, cento metri di corsa e c’era suo cugino che lo caricò sul manubrio di una bici, i due evitarono le fucilate dei fascisti e attraversarono il ponte sul Po, poi Pasotti andò ancora un fuga, stavolta in montagna.

Le vicende dei Ciclisti Rossi sono raccontate – tra l’altro - su “La bicicletta nella Resistenza” di Franco Giannantoni e Ibio Paolucci (Edizioni arterigere, 2008, 256 pagine, 12 euro), “Storia sociale della bicicletta” di Stefano Pivato (il Mulino, 2019, 280 pagine, 22 euro), e “Biciclette partigiane. Venti storie di ciclismo e Resistenza” di Sergio Giuntini (Bolis, 2022, 142 pagine, 16 euro) e sul sito http://www.andreagaddini.it/ciclisti_rossi.html


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tanta Olanda e nel mezzo una bravissima Sara Casasola che nella sfida europea di Ciclocross per donne elite porta a casa un quarto posto che sta stretto alla friulana. Titolo a Inge Van Der Heijden, classe 1999 olandese di Schaijk...


Per il secondo anno di fila Mattia Agostinacchio è campione europeo di Ciclocross. Nella sua prima stagione con gli under 23 il valdostano della EF Education EasyPost, che nel 2024 aveva conquistato il titolo tra gli juniores a Pontevedra poi...


Non veloce, ma puntuale. Non ha sprintato e nemmeno sgommato, ci mancherebbe, ma la sua Marta Adriano l’ha condotta sul soglio della chiesa San Pietro e Paolo Apostoli di Vailate in provincia di Cremona - dove la famiglia Baffi vive...


Barbora Bukovska, 17 anni compiuti domenica scorsa originaria di Ostrava nella regione di Moravia-Slesia in Repubblica Ceca, è la nuova campionessa Europea donne juniores di Ciclocross. Ha comquistato il titolo a Middelkerke, in Belgio, dove stamane si è aperta la...


Ultimi scampoli di vacanza per Wout Van Aert che è in California con i compagni di squadra della Visma Lease a Bike e sta andando alla scoperta di altri sport. Certo, la bicicletta è sempre al centro dei suoi pensieri...


Sono state 15 le corse a tappe World Tour disputate nel 2025, dal Tour Down Under di gennaio al Tour of Guangxi terminato lo scorso 19 ottobre. Tadej Pogacar e Joao Almeida sono stati i migliori con tre successi a...


Dopo il successo della prima edizione del De Rosa Day 2024, torna un evento che celebra la passione, la famiglia e quel cuore che batte da settantadue anni. Il 21 e 22 novembre, le porte del HeartQuarter di Cusano Milanino si riapriranno per...


«Gaza è come il ciclismo: c’è sempre necessità di una squadra che ti circondi nei momenti difficili, è questo elemento che ho incontrato fin dal primo contatto con la realtà dei territori che non conoscevo. Le due ruote confermano la...


Il ciclismo è uno sport che continua ad affascinare e a richiamare gente, che scende numerosa sulle strade per veder passare i corridori. Considerando il gran numero di persone che si accalca sulle salite simbolo di questo sport, c’è chi...


Chamois Butt’r,  marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, ha una linea di creme per fondello per migliorare il comfort in sella. Tra le varie proposte troviamo anche ULTRA, un prodotto ideato per chi pratica endurance ed in generale per tutti quei ciclisti...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024