TOTA. STORER: «QUANDO STO BENE POSSO BATTERE I PIÙ FORTI»

PROFESSIONISTI | 22/04/2025 | 17:16
di Carlo Malvestio

Quando indovina la giornata giusta Michael Storer è un corridore davvero capace di fare grandi cose. Oggi al Tour of the Alps 2025 si è tolto di ruota atleti di spessore come Felix Gall, Giulio Ciccone, Romain Bardet e Jai Hindley, per citarne alcuni, e si è messo in una posizione assolutamente privilegiata in vista della lotta finale per la maglia verde.


«È una vittoria che dedico a mia moglie Greta, alla mia famiglia in Australia, che spero sia rimasta sveglia per guardare la tappa, alla squadra e al mio coach Sebastian Deckert - ha detto Storer -. Me la sono giocata bene, sono partito al momento giusto, mi son preso qualche rischio e alla fine, pur su un terreno che non amo particolarmente, sono riuscito a tenere e perfino a guadagnare. Ho un buon feeling con questa corsa, spero quest’anno di fare il migliori risultato di sempre, ma ci sono ancora tre tappe. Mi aspetto diversi attacchi da un po’ tutti i corridori che occupano la Top 10, sarà difficile controllare tutto, ma meglio essere 41 secondi avanti piuttosto che indietro».


Storer è praticamente un italiano acquisito, visto che si è trasferito a Varese quando aveva 19 anni per inseguire il suo sogno di diventare professionista, parla perfettamente italiano e ha moglie italiana. Ora vive a San Marino e da lì continua a crescere gara dopo gara. Il suo palmares comincia a farsi interessante: oltre al successo di oggi in carriera ha vinto anche due tappe e una classifica scalatori alla Vuelta a España, una tappa alla Parigi-Nizza poco più di un mese fa, e due volte il Tour de l’Ain.

«Tolti Pogačar e Vingegaard credo di poter essere inserito nel gruppo di corridori che stanno subito dietro, quando sto molto bene posso addirittura batterli - ammette convinto l’australiano -. Credo che la chiave per il mio costante miglioramento sia il buon feeling con il mio allenatore Deckert, lavoriamo insieme da quasi 4 anni, ci conosciamo bene e questo fa la differenza. Con gli anni sono passato da fare soprattutto il gregario a un ruolo più centrale, già con la Groupama-FDJ anche se non sempre è andata bene, ma con la Tudor credo di aver fatto un ulteriore step in avanti come corridore da uomo di classifica».

L’anno scorso chiuse al 10° posto il Giro d’Italia, quest’anno proverà a fare meglio trascinato, magari, dal risultato di questo Tour of the Alps. «Il grande obiettivo è quello. Il Giro d’Italia, però, sarà una corsa diversa da questa, ma non mi dispiacerebbe vivere una bella giornata come quella di oggi».

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