SARA PIFFER, LA BICICLETTA E LA SHOAH: MAI DIMENTICARE

TUTTOBICI | 28/02/2025 | 08:16
di Gian Paolo Porreca

Pensavamo l’altro po­meriggio, nella quotidiana peripezia del nostro lavoro di medico, in auto sulla strada che dall’Ap­pia porta in salita a Roc­ca­monfina, sulla provinciale di Valogno, alta provincia di Caserta, quanto troppo Sin­ner e quanto poca Piffer - incolpevole l’uno tanto me­no colpevole l’altra - fosse saliente nella vita che risalta in questi giorni.


Pensavamo, tornante dopo tornante, un percorso celato fra i boschi di castagne ai lati deserto di auto in genere, alla felicità di quel ciclista sconosciuto in discesa, muta scura, il casco regolare, in­crociato che ci aveva sfiorato veloce e sereno. Strada stretta, rettilineo al 4° chilometro della SP che tiene sulla sinistra un minuscolo agglomerato di case antiche e tanta intimità fra le viuzze e i la­strici. E pensavamo subito do­po però - il cuore rivolto a Sara Piffer morta con l’orizzonte davanti in Trentino, non in una svolta critica del percorso -, a quella curva a gomito non segnalata a fianco della chiesa parrocchiale del piccolo borgo, già quella curva cieca a destra dove la strada si restringe, e dove un’auto che sale e un ciclista che scende potrebbero assolutamente  scontrarsi: se non ambedue massimamente prudenti, E non sorridersi l’un l’altro cordiali.


La strada non è mai amica fedele di un ci­clista, anche se il sole è di tutti, non solo per Stevie Wonder, e la via la vita ap­partiene anche a lui....

Pensavamo l’altro giorno, alla fatalità che serpeggia co­sì su un rettilineo di Mez­zacorona a Palù di Giovo, o in una strettoia muta in salita fra Valogno e Roccamonfina, Campania per fortuna almeno distante dalla città: e pur tuttavia con un pericolo sottile, il diaframma esile dei centimetri, conditio sine qua non.

Pensavamo, ricorreva il giorno stesso del Giorno della Me­moria, troppo tanto Sinner troppo poca Piffer, e fra loro due in fondo solo un pa­io di valli trentine di di­stanza c’erano un tempo, e ci inerpicavamo così chilometro dopo chilometro sulla Shoah e su quella frase mo­nito di Li­liana Segre, «La Shoah verrà presto dimenticata», nel dubbio che l’assenza un domani dei suoi testimoni possa diluire l’impegno e la passione del mondo nel ri­spetto alla lezione del passato.

E ci tornava in mente strada facendo quanto Roccamon­fi­na, questa cittadina collinare alle pendici di un Vulcano e del Santuario della Madonna dei Lattani, abbia sofferto per la violenza disumana dei nazisti in ritirata da quei territori, dopo l’armistizio del settembre ’43. Con il sacrificio dei suoi mille civili uomini abili al lavoro, arrestati dai tedeschi allo sbando e de­portati sui carri bestiame in Ger­mania. Con il destino se­gnato per la gran parte di loro, verso i campi di concentramento di Birchenau e Da­chau...

E ci illuminava il tardo po­meriggio l’immagine di uno di loro, uno dei pochi superstiti che per tutti parlò sempre di quella storia, al rientro in Italia e a casa, a guerra finita. Si chiamava Andrea Mac­carone, quel reduce so­pravvissuto, e sarebbe diventato il medico condotto del paese, e il “suo” medico pri­mo ed assoluto sarebbe re­stato anche dopo il pensionamento, nei primi anni 2000. «Medico si rimane a vita», ci diceva. E sorrideva ammiccando così alla sua compagna fedele, quella “Legnano” in sella alla quale per decenni andava a visitare i suoi pazienti, anche nelle masserie sperdute di Gallo e Garofoli.

«La bicicletta non mi lascia mai solo, vedi, mi sento sicuro e forte con lei, altro che automobile», diceva sempre, e ci sembra di sentirlo anche da quando non c’è più,a raccontarci con emozione della Shoah e della bicicletta, ri­pensiamo a Sara Piffer, non più a Sinner, narrazione di umanità a vita, anche oltre la modestia della vita nostra. «E attento ai ciclisti, dottore caro, se fate al ritorno la strada di Valogno». Allora, come ora.


Copyright © TBW
COMMENTI
Troppo Sinner
28 febbraio 2025 13:17 Alverman
Bellissimo racconto,poesia come quelli di Ormezzano,condivido in pieno quello che ha scritto.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Rémi Lelandais è il primo leader del Tour Alsace. Il 22enne transalpino della Arkéa - B&B Hôtels Continentale, assieme ai compagni Emmanuel Houcou e Lucas Janssen ha  fatto registrare il miglior tempo nella cronometro a squadre che ha aperto l’edizione...


La seconda giornata dei Campionati Italiani Giovanili su pista di Firenze regala il tricolore a Pietro Foffano e Martina Pianta. Il primo, veneto del GS Mosole, conquista il titolo dell'Omnium esordienti dove superare il lombardo Lorenzo Iazzi e il trentino...


Il 23enne francese Clément Izquierdo, alla prima stagione tra le file della Cofidis, ha ottenuto il successo nella quarta e ultima tappa del Tour de Wallonie che si è disputata con partenza e arrivo a Bertrix sulla distanza di 183...


Il brivido c'è stato fino alla fine ma Kimberley Le Court Pienaar è riuscita ancora una volta a scrivere la storia. L'atleta della AG Insurance è la prima originaria della Mauritius a conquistare una tappa del Tour de France Femmes;...


La quinta tappa del Tour de France Femmes sta risultando fatale per tantissime atlete, già nei primi chilometri dopo la partenza da Chasseneuil du Poitou abbiamo assistito a diverse cadute. Tra le più sfortunate Elisa Balsamo (Lidl Trek) e Maria...


Dopo il ritorno nel calendario internazionale nel 2024, a 13 anni dall’ultima edizione ufficiale, il Giro della Romagna PRO si conferma anche per il 2025. L’appuntamento con la storica gara per ciclisti professionisti è fissato per domenica 21 settembre, con...


Dodicesima vittoria per il Team Hopplà e sesta personale di Marco Manenti  nella tradizionale gara semi-notturna per élite e under 23 sulle strade del Valdarno con partenza e arrivo a Levane nel comune di Bucine. La partenza nel tardo pomeriggio,...


Il Tour de France è da sempre un crocevia importante per il ciclomercato: è la corsa più importante del mondo, alla quale nessuno vuol mancare e poi precede di pochi giorni la fatidica data del 1° agosto, quando i cambi...


Nel gruppo si riconosce benissimo, merito della sua eleganza e di un design che ne esalta le forme aerodinamiche. Vi sto parlando della Merida Reacto, un modello che può vantare un numero elevato di vittorie nel professionismo, risultati che la rendono...


Per un commissario tecnico a tutto campo, una telefonata a tutto campo. Dopo aver interpellato la scorsa settimana i suoi colleghi Bragato e Quaranta in seguito agli Europei giovanili nel velodromo portoghese di Anadia, questa settimana con Dino Salvoldi abbiamo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024