DOMANI SCATTA L'UAE TOUR 2025: C'È POGAČAR E CI SONO I MIGLIORI SPRINTER DEL MONDO

PROFESSIONISTI | 16/02/2025 | 08:31
di Carlo Malvestio

Il periodo delle corse del deserto entra nel vivo col suo appuntamento clou, l’UAE Tour 2025, appartenente al circuito WorldTour e in programma dal 17 al 23 febbraio. La corsa è nata nel 2019 dalla fusione di Dubai Tour e Abu Dhabi Tour e ha sempre potuto vantare una startlist molto interessante, dal momento che le temperature calde a inizio stagione fanno gola a molti. 


L’albo d’oro annovera nomi d’eccezione, da Primoz Roglič a Tadej Pogačar (due volte vincitore), passando per Adam Yates, Remco Evenepoel e Lennert Van Eetvelt, vincitore un po’ a sorpresa l’anno passato. Mai un italiano, invece, è riuscito a salire sul podio finale, con due sole vittorie di tappa complessive, Elia Viviani nel 2019 e Filippo Ganna nel 2021. A differenza degli altri anni quest’anno la corsa non sarà visibile su RaiSport, ma solamente sui canali di Discovery+


PERCORSO

Sabbia, pianura, vento e… anche due salite interessanti sono nel menù dei 7 giorni di gara dell’UAE Tour. Si parte con la Madinat Zayed Shams Solar Park - Liwa Palace di 138 km, totalmente pianeggiante, ma con un rettilineo finale leggermente in salita che costringerà i velocisti a scegliere bene il tempo per lanciare la propria progressione. 

Il primo spartiacque in ottica classifica generale arriverà già il secondo giorno, quando andrà in scena una cronometro individuale di 12,2 km su un percorso ad anello all’interno di Al Hudayriyat Island, ovviamente pianeggiante ed estremamente veloce. Il primo arrivo in salita è già previsto per la terza giornata di gara, che porterà il gruppo da Ras al Khaimah a Jebel Jais per 181 km, con una salita finale di 19 km al 5,6%. È una scalata in cui a ruota si sta bene e negli anni passati la selezione è stata abbastanza modesta, tanto da decidersi spesso con uno sprint in salita tra gli scalatori più forti. 

La corsa proseguirà quindi con la Fujairah Qidfa Beach - Umm al Quwain di 181 km, che strizzerà l’occhio ai velocisti nonostante la lunga, ma pedalabile, salita in avvio verso Masafi. Lo stesso epilogo è atteso nella American University Dubai - Hamdan Bin Mohammed Smart University di 160 km, coi velocisti che si troveranno di fronte alla terza chance della settimana. L’ultima chance dovrebbero averla il giorno seguente, con la piattissima Abu Dhabi Cycling Club - Abu Dhabi Breakwater di 165 km.

La resa dei conti arriverà, come di consueto, con la tappa regina, la Al Ain Hazza Bin Zayed Stadium - Jebel Hafeet di 176 km. La salita finale, che pochi giorni fa ha sorriso ad Elisa Longo Borghini, misura 10,9 km con pendenza media al 6,7%. Considerato che siamo a inizio stagione, è lecito attendersi una discreta selezioni in gruppo.

(Altimetrie in copertina)

FAVORITI

Tadej Pogačar torna all’UAE Tour dopo 2 anni di assenza e lo fa, ovviamente, con l’obiettivo di centrare il suo terzo successo nella corsa “di casa”. Tolto il primo anno da professionista, il campione del mondo ha sempre vinto la prima gara dell’anno, che fosse una corsa a tappe o una classica non importa. L’anno scorso la UAE Team Emirates bucò completamente l’obiettivo con tutti i suoi capitani (uno dei pochi flop del suo anno), il che lascia intendere che quest’anno sia ulteriormente motivata a tornare sul gradino più alto del podio.

Cinque spanne sotto lo sloveno ci sono tanti bei corridori, a partire dal campione in carica Lennert Van Eetvelt (Lotto), che scatterà col n°1, e poi Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), Pello Bilbao (Bahrain Victorious), due volte terzo finale in passato e già pimpante alla Valenciana, Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale), Matthew Riccitello (Israel-PremierTech), Einer Rubio (Movistar), vincitore a Jebel Jais nel 2023, Chris Harper (Jayco AlUla), Oscar Onley (Team Picnic PostNL), Michael Storer (Tudor), Sergio Higuita (XDS Astana), William Junior Lecerf (Soudal QuickStep) e Tom Gloag (Visma | Lease a Bike). Per l'Italia buone chances di ben figurare con Giulio Ciccone (Lidl Trek), all’esordio stagionale. 

Più incerta e scoppiettante si prospetta la battaglia tra sprinter, visto che negli Emirati arrivano praticamente tutti i migliori del mondo, per un vero e proprio festival dei velocisti. Jonathan Milan (Lidl Trek) potrà testare il suo treno contro i grandi rivali Tim Merlier (Soudal QuickStep), già andato a segno quest’anno come Jonny, e Jasper Philipsen (Alpecin Deceuninck), che invece è all’esordio. Non solo loro, però, perché ci saranno anche Olav Kooij (Visma | Lease a Bike), Dylan Groenewegen (Jayco AlUla), Phil Bauhaus (Bahrain Victorious), Arvid De Kleijn (Tudor), Fernando Gaviria (Movistar), Sam Welsford (Red Bull-Bora-hansgrohe), tre volte a segno al Tour Down Under, Fabio Jakobsen (Team Picnic PostNL), e ancora Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates-XRG), Gerben Thijssen (Intermarché-Wanty), Matteo Malucelli (XDS Astana), Enrico Zanoncello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Lionel Taminiaux (Lotto) e Dušan Rajović (Team Solution Tech-Vini Fantini).


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COMMENTI
Tv
16 febbraio 2025 11:34 Bullet
Non si era mica ancora capito che c'era Pogacar al via. Piuttosto di dare 5 spanne sotto a corridori che non sarebbero di certo contenti a leggerlo e che in Italia ci sognamo, perché non fate un approfondimento sul fatto che la Rai non sta facendo più vedere un tubo di ciclismo, ma vi sembra normale?

interessante
16 febbraio 2025 11:53 fransoli
soprattutto per lo scontro fra la ruote veloci, ci sono proprio tutti i più forti o quasi, bel banco di prova per Milan... Bullet è evidente che Pogacar è cinque spanne superiore agli altri (almeno sulla carta) e che se non vince questa corsa sarebbe un fatto clamoroso, che altro si doveva scrivere? D'altro canto in caso di agevole trionfo scommetto quello che voi che tu saresti stato il primo a scrivere che non c'era concorrenza e che i peana non hanno senso, forse ti indispettisce il fatto che ti hanno anticipato.

@fransoli
16 febbraio 2025 12:40 Bullet
Trovami un commento dove ho scritto che la concorrenza era nettamente inferiore per capacità quando ha vinto Pogacar o un altro dei top, forse solo in una tappa al Giro che però non si sono neanche impegnati per stargli dietro ma non ho mai dato dello scarso a nessuno, ho invece quello sì criticato il modo in cui ha vinto che svilisce gli avversari. Comunque che è 5 spanne sopra ancor prima di partire non è corretto se lo scrive chi dovrebbe essere imparziale come un giornalista, possiamo pensarlo io e te ma da leggere lo trovo fuoriluogo. Specifico inoltre che sulla Rai mi riferisco alle corse strada che per ora si è visto poco nulla, risultati di gara compresi.

TV-Bullet
16 febbraio 2025 19:07 marco1970
Non solo la Rai non fa vedere nulla in diretta,ma non diffonde alcuna notizia di ciclismo come se questo sport si fosse estinto.Ci sono state alcune vittorie italiane su strada con Milan e la Longo Borghini,diverse medaglie d'oro agli europei della pista ma non ci sono notizie purtroppo nè in Rai ,nè in altre emittenti e purtroppo neppure sulla carta stampata.Riuscirà qualcuno a riportare in vita il ciclismo?

Considerazione
16 febbraio 2025 19:45 italia
Quando vincevano i nuotatori e gli azzurri dell'atletica gli europei strombazzamenti sui TG; quando vincono ciclisti silenzio totale; evidentemente c' e vittoria di chi è contiguo al potere e chi .... e lontano

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