LA SCELTA DI GAUDU: «HO CAMBIATO PREPARAZIONE E PROGRAMMA, DALL'OMAN PARTE LA CACCIA AL PODIO DEL GIRO»

INTERVISTA | 08/02/2025 | 08:20
di Giorgia Monguzzi

Oggi inizia ufficialmente il Tour of Oman e nell’aria c’è già sensazione di prove di Giro d’Italia. Ieri vi abbiamo raccontato l’all in di Adam Yates sulla corsa rosa per il 2025, ma in carovana c’è qualcun altro che punta a far bene nella gare a tappe italiane sperando di raggiungere finalmente il podio di un grande giro. David Gaudu ha 28 anni e nel corso della sua carriera ha cercato più volte di fare bene a Tour e Vuelta ottenendo anche dei buoni risultati, ma quest’anno ha deciso di cambiare tutto dalla preparazione alle gare e tentare così un approccio alle corse molto diverso.


«Ho finito il 2024 con una top ten al Lombardia che mi ha dato una bella spinta per provare ad osare e a cambiare sostanzialmente ogni cosa. Solitamente durante l’inverno facevo tre settimane di altura a Tenerife, ma questa volta ho ridotto a 12 giorni e mi sono concentrato su dei lavori specifici. Ho fatto meno montagna, mi sono allenato molto in pianura e su percorsi ondulati, non so se stravolgere tutto mi aiuterà oppure no, ma mi sono chiesto perché non provarci? Ho curato particolarmente le cronometro, non sono mai state il mio forte, ma ora più che mai sono fondamentali se si vuole vincere un grande giro. Anche con le corse ho provato a fare qualcosa di nuovo, ho chiesto alla squadra di provare gare a cui non sono mai stato come l’Oman e sono contento che abbiano accettato la mia richiesta. Sono molto motivato e sono curioso di vedere se tutti questi cambiamenti hanno dato dei buoni frutti.» ci spiega Gaudu che sembra veramente entusiasta dei nuovi cambiamenti e non vede l’ora di capire come reagirà il suo fisico. Dopo il Tour dell’Oman sarà al via di Strade Bianche, Sanremo e al Tour de Romandie prima di buttarsi nella corsa rosa.


Sulla carta il Tour of Oman è il banco di prova perfetto per aprire la stagione anche perché con due arrivi in salita ci sarà la possibilità di mettersi veramente alla prova. «Negli anni scorsi ho sentito parlare molto bene di questa corsa e mi ha molto incuriosito, in particolare quello che ha fatto Adam Yates nel 2024: è partito alla grande in Oman e poi ha avuto una stagione fantastica. - prosegue Gaudu - a differenza dell’uae Tour che per il momento è più famoso, qui ci sono salite molto più dure e con pendenze anche di una certa difficoltà su cui ci si può veramente mettere alla prova. Qui poi c’è un’incognita molto importante che è il vento, potrebbe arrivare a stravolgere l’intera gara.  »

Per l’atleta francese tutte le scelte da qui a maggio saranno in funzione del Giro, una corsa che ha sempre visto da lontano, ma che l’ha sempre incuriosito. «Per me ha un fascino particolare, è una specie di corsa mistica da cui ho sentito ogni tipo di racconto. Alcuni dicono che fa sempre freddo, c’è la pioggia e addirittura la neve, ma soprattutto ci sono salite diverse ogni anno e molto complicate. Sono proprio curioso di vedere cosa ci sia dall’altra parte, guardandolo in televisione mi è sempre sembrato bellissimo, ci sono tanti tifosi a bordo strada che fanno il tifo per tutti e poi ricordiamoci che ci sono pizza e pasta, dopo tutto siamo pur sempre in Italia… » ci dice scherzando Gaudu che intanto ha già iniziato a studiare il percorso. Sulla carta il tracciato non è durissimo, ma senza Pogacar e Vingegaard tra i partenti la sfida si prospetta essere apertissima e addirittura ancora più interessante. «Una delle tappe che mi preoccupa di più è quella in stile gravel nelle strade bianche, ma credo che sarà veramente spettacolare. L’assenza di Tadej e Jonas secondo molti rende tutto più facile, ma in realtà non è vero. Ci sono tanti atleti che puntano a vincere la corsa rosa come Roglic, Carapaz che troppo spesso vengono sottovalutati e i due fratelli Yates; con Adam avrò un primo confronto qui in Oman, vedremo già dai prossimi giorni come sta.»

Domani al Tour of Oman è previsto l’arrivo in salita di Yitti Hills, un primo grande test per la stagione e visto l’obiettivo comune di Adam Yates e David Gaudu ci sarà proprio da aspettarsi una grande sfida.


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