"EL PIPA" BERNARDO RUIZ: I 100 ANNI DEL CAMPIONE CHE HA FATTO LA STORIA E CHE AVEVA COPPI NEL CUORE

EVENTI | 10/01/2025 | 08:10
di Francesca Monzone
Bernardo Ruiz, da tutti conosciuto con il nome di El Pipa, è considerato il primo ciclista professionista spagnolo della storia e martedì scorso ha compiuto 100 anni. Classe 1925, El Pipa è stato il primo spagnolo a salire sul podio del Tour de France nel 1952 e ha vinto la Vuelta nel 1948. La Spagna lo ha festeggiato come si fa con i grandi eroi e lui, con tanta commozione e umiltà, ha accettato di incontrare sia i giornalisti, che il consiglio comunale, ma anche tanti tifosi e personaggi del mondo dello sport che sono arrivati a Orihuela.
Bernardo Ruiz ha fatto la storia dello sport spagnolo e in 100 anni, l'ex ciclista della provincia di Alicante ha visto accadere di tutto nella sua vita, ma sarà sempre ricordato per essere stato il primo spagnolo a salire sul podio del Tour de France nel 1952, alle spalle Fausto Coppi e il belga Stan Ockers. Anche in Italia ha avuto un buon successo e, seppure non è mai salito sul podio della corsa rosa, ha vinto una tappa a Roma nel 1955. In patria per tanto tempo è stato il miglior ciclista, dopo aver vinto La Vuelta nel 1948 e aver avuto tre Campionati Nazionali al suo attivo.
Per Bernardo Ruiz, come la maggior parte delle persone nate prima della Grande Guerra, lo sport è stato una necessità per la sopravvivenza e lui, in bici, ha iniziato ad andare per quello dopo la Guerra Civile. All'età di 11 anni andava al mercato nero e percorreva regolarmente la distanza tra Orihuela, la sua città d’origine, e Cartagena, per più di 80 chilometri, trasportando 50 chili di cibo, bevande e ogni genere di beni. Oltretutto lo faceva su strade in pessime condizioni. Ciò che faceva per sopravvivere, per lui si trasformò in esperienza e lo aiutò a vincere una gara amatoriale e a capire che avrebbe potuto avere un futuro nel ciclismo.
El Pipa, che nella sua Spagna è stato uno dei grandi del ciclismo, aveva un suo idolo, che però non era della sua terra, ma era italiano. Si trattava di Fausto Coppi, l’Airone per tutti, con il quale amava correre. «Il miglior corridore che abbia mai visto è stato Fausto Coppi – ha raccordato Ruiz durante la festa per i suoi 100 anni - Lo apprezzavo sia su strada che fuori. Era un gentiluomo, un tipo umile. Ma quando  iniziava a sparare con la sua bici, non c'era nessuno che poteva seguirlo».
Il merito di Bernardo, secondo tutti coloro che gli sono stati vicino e che hanno potuto raccontare la sua storia, fu quello di aver mantenuto quell'umiltà che lo ha sempre caratterizzato. Ogni volta che andava in Francia per correre il Tour tornava a casa carico di tubolari, pignoni e altri pezzi di ricambio. Anche i farmacisti del suo paese gli chiedevano di portare la penicillina perché a quei tempi non ce n'era. Tutto era per i suoi amici, per la sua famiglia. Era sempre disposto ad aiutare, perchè sapeva che in Spagna c'erano pochi soldi per andare in bicicletta. Il governo negli anni in cui ha corso, non è stato molto disponibile con lui, ma El Pipa non si è fermato mai, dimostrando di poter competere con italiani, francesi e belgi.
Nella sua città natale, a Orihuela, Bernardo Ruiz con la sua sedia a rotelle ha attraversato l’ingresso del teatro municipale e ad attenderlo c’erano veramente tante persone. Nei momenti difficili, quando le strade erano aspre, Bernardo Ruiz ha aperto la strada alle generazioni successive. Ma il vero successo che la Spagna ha riconosciuto a questo campione d’altri tempi, non è stata la moltitudine di trofei vinti, ma la capacità di essere riuscito a realizzare il suo sogno di diventare ciclista in quegli anni in cui la Spagna stava attraversando la povertà vera e lui, con la sua bici, ha avuto la forza di correre per se stesso e per tutti quei ciclisti spagnoli che sarebbero arrivati negli anni successivi e che oggi a cento anni dalla sua nascita sono arrivati per dirgli grazie.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Arriva la montagna ed ecco gli scalatori di Colombia alla ribalta. Edison Alejandro Callejas ha vinto per distacco la terza tappa del Giro d'Abruzzo, la San Demetrio ne' Vestini - Roccaraso di 160 km. Il 24enne corridore del Team Petrolike ha...


Torna a parlare Jan Ullrich e lo fa con Cosimo Cito di Repubblica, che ieri ha pubblicato una bellissima intervista al campione tedesco. Come scrive Cito  “a 51 anni, dopo aver toccato tutti i fondi possibili, Jan Ullrich ha ritrovato...


Il Giro d'Abruzzo si prepara a vivere la sua tappa regina: oggi si va da San Demetrio né Vestini a Roccaraso, 160 i km da percorrere in una frazione caratterizzata da salite in rapida successiome, alcune delle quali anche piuttosto...


Mancano poche ore alla Freccia del Brabante e al rientro in gara di Remco Evenepoel. Il belga tornerà nel gruppo dopo l’incidente avuto lo scorso dicembre mentre si allenava in Belgio. A prendere la parola sui mesi senza luce della...


“Non bastavano i ciclisti, i pedoni, i camion contromano: sulla SS36 gli automobilisti devono fare i conti anche con i lupi (o presunti tali).” Quando ci si imbatte in articoli di questo tenore, per chi – come noi – da...


Con Mauro Gianetti, team principal UAE, per valutare la prestazione di Tadej Pogacar alla sua prima Parigi-Roubaix. Con Luca Guercilena, general manager Lidl Trek, presente in studio, per raccontare l’inizio di stagione prorompente della sua formazione. Ma anche con Elian...


Per il quarto anno consecutivo e fino al 2027 le maglie di classifica del Tour of the Alps, la gara Euroregionale UCI Pro Series, che si svolgerà dal 21 al 25 aprile 2025, sono firmate da Alé. Familiarmente abbreviato in TOTA...


Lo chiamavano Cencio. Nessun riferimento a panni o stracci, ma solo il diminutivo, familiare e affettuoso, di Vincenzo. Vincenzo Mantovani detto Cencio: un argento olimpico e due argenti mondiali nell’inseguimento a squadre da azzurro, la Milano-Tortona e la Milano-Bologna da...


C'è un che di esotico in testa alla classifica dell'Oscar tuttoBICI Gran Premio Jayco AlUla riservato agli Élite: al comando è balzato infatti Giacomo Ballabio che da anni corre all'estero e questa stagione difende i colori della austriaca Hrinkow Advarics....


La terza Parigi - Roubaix consecutiva di Mathieu van der Poel ma non solo. Anche il doppio successo della UAE Emirates con Covi e Oliveira nelle prime due tappe del Giro d’Abruzzo prima dell’arrivo dell’Aremogna di oggi che sarà decisivo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024