BIANCHI. PARLA IL CEO GENTILI: «ABBIAMO UNA STORIA UNICA, ORA DOBBIAMO DIVENTARE INDUSTRIA». GALLERY
INTERVISTA | 11/12/2024 | 08:23 di Pier Augusto Stagi Centoquarant’anni da compiere tra pochi mesi, un compleanno che pesa, quanto la storia di Bianchi. Dici Bianchi… e cominci il racconto, di un brand planetario e conosciuto, riconosciuto e amato. Chi lavora alla Bianchi conosce il peso della storia, ma anche delle responsabilità. Lo sa bene Marco Gentili, amministratore delegato dell’azienda di Treviglio dal 20 dicembre di un anno fa, che ha raccolto la sfida lanciatagli da Salvatore Grimaldi, proprietario del prestigioso marchio dal 1997: il prossimo anno saranno 28 anni anche per il tycoon italo-svedese (è pugliese, di Taranto, ndr). Un anno dopo eccoci qui, a fare il punto, sia sulla Bianchi che sul mercato della bicicletta, in un momento storico molto particolare.
Dottor Gentili, che tipo di amministratore è lei? «Io ho la sfortuna di essere uno che viene chiamato sempre quando ci sono emergenze: o ricostruisco nel caos o accelero rapidamente». Qui a Treviglio c’è da ricostruire o da accelerare? «Forse entrambe le cose. Bianchi ha delle potenzialità pazzesche, ma è anche vero che devi avere una struttura e delle professionalità che siano in grado di reggere il cambio di passo. Per questo ci stiamo riqualificando tutti assieme, in un lavoro collettivo molto bello e stimolante, dove la parte del padrone la fa il dialogo. Solo in un ambiente sereno e propositivo si può crescere e pensare al futuro. Noi abbiamo una fabbrica modello che a pieno regime potrebbe arrivare a produrre 1.500 biciclette al giorno, per il momento siamo a 250». Cosa è stato fatto quest’anno? «Oltre a riqualificarci, abbiamo semplificato e riordinato, ma anche ripensato la nostra produzione, cercando di ottimizzare i tempi. Noi dobbiamo produrre biciclette, ma anche fatturare». Voi avevate anche una gamma di e-bike molto ampia e importante… «Fin troppo. Per l’elettrico avevamo 21 modelli, quest’anno siamo scesi a quattro. Mentre nel mondo muscolare road era già stato attivato un processo di razionalizzazione e gerarchia di modelli: in ogni caso abbiamo nove modelli, tra aero, allrounder, cross, gravel e crono. Abbiamo fatto una semplificazione e stiamo lavorando sulla standardizzazione per avere dei tempi di assemblaggio più rapidi possibili. Oggi produciamo alto di gamma sposando logiche industriali e di efficientamento d’avanguardia. Fino a poco tempo fa qui vigeva un concetto: più la bicicletta è complessa e più è da considerare una bicicletta di alto di gamma. Non è così». Cosa è oggi Bianchi? «Una realtà con enormi potenzialità, ma ha ancora un dna da azienda artigiana. La mentalità con la quale ci siamo trasferiti dalla vecchia linea produttiva a quella nuova è rimasta la stessa: dobbiamo diventare industria e abbiamo tutto per diventarlo. I nostri dipendenti sono ormai prontissimi per fare il salto di qualità». Quanto tempo ci vorrà? «Spero pochissimo, ma due/tre anni sono chiaramente necessari». Come è stato il 2024? «Buono, perché c’è stato un grande cambio di passo e di mentalità». Quante biciclette avete venduto? «Fino alla fine di novembre circa 49.000, nello stesso periodo di un anno fa eravamo a 41.000». Fatturato? «Eravamo a 121 milioni, quest’anno dovremmo chiudere con un consolidato di 134 milioni di euro: siamo sul + 9%». Il prossimo anno come sarà? «Difficile. Per l’elettrico non sarà assolutamente facile, ma anche per il muscolare non ci sono prospettive lievi: sarà come il 2024. C’è ancora troppo materiale nei magazzini del mondo, parlo chiaramente in senso generale e non solo di elettrico. Poi mettiamoci la volatilità del mercato giapponese, gli Stati Uniti dei quali non sappiamo ancora se ci saranno i dazi o meno. E poi l’Europa: la Francia e la Germania arrancano, noi dietro loro. Il mercato globale è lì da vedere: agricoltura ferma, tessile fermo, costruzioni ferme, automotive fermo, lusso fermo. Gli indicatori non sono incoraggianti. In ogni caso noi come Bianchi stiamo lavorando bene e vogliamo finire il magazzino delle biciclette elettriche tra quest’anno e il primo quadriennio del prossimo anno, per poi uscire con i nuovi modelli. Nessun sconto, ma stiamo lavorando per dare al pubblico biciclette di livello a prezzi accessibili. Mercedes è un brand riconosciuto? È in F1? Bene, quel sentiment di ricerca, tecnologia, affidabilità e design che la casa automobilistica tedesca riesce a dare dalla F1 al Vito, dobbiamo riuscire a declinarlo anche noi. Noi siamo “il corsa”, siamo il massimo delle biciclette da competizione e questo spirito di ricerca, fascinazione ed eleganza dobbiamo declinarlo in tutto: dal muscolare all’elettrico. Una bicicletta Bianchi ha il peso di 140 anni di storia Bianchi, lo si deve vedere, lo si deve respirare, lo si deve desiderare».
Il problema e' che attualmente il mercato e' bloccato. Dopo i bonus post Covid, il mercato si e' comportato come una bolla finanziaria. I prezzi ulteriormente rigonfiati, non hanno dato una mano. Aziende come Bmc sono in crisi e in generale, tante altre rallentano. Bici top gamma da 10.000 € e oltre, sono difficilmente giustificabili.
In generale
11 dicembre 2024 20:40CarloBike
In generale, i prezzi sono aumentati a dismisura, e anche una bici per iniziare a pedalare costa molto,troppo. E questo,indipendentemente dal suo settore che sia strada,gravel,mtb ect etc. Fino a 5/6 anni fa, con 8.000/10.000 € si aveva un top di gamma. Ora si arriva a 15.000/17.000 € in un amen. E francamente, sono cifre totalmente ingiustificate.
Non facile sistemare
12 dicembre 2024 01:06ghisallo34
Come chi ga commentato prima di me,se i prezzi non calano,la vedo dura. Si è arrivati a cifre poco sostenibili, per uno sport che era di matrice povera e accessibile a molti, tanti anni fa.
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
Anni ’20, Anni ’30: con sei Giri d’Italia vinti in quel lasso di tempo (Brunero 3, Camusso, Valetti 2) il ciclismo torinese attraversò un’autentica Golden Era. Quel filone aureo, sviscerato nel tempo da amarcord giornalistici e libri, è rivissuto anche durante...
Giulia è bionda, ha gli occhi grigi, uno sguardo che si direbbe da sognatrice, almeno per quello che si ricava da antiche fotografie, alcune sfumate, altre sgranate, altre ancora appannate, tutte in bianco e nero. Giulia ama il salto in...
Sveglia all’orario deciso da qualcun altro. Colazione a base di qualcosa decisa da qualcun altro. Allenamento con tempi e chilometraggi decisi da qualcun altro. Pranzo con menu deciso da qualcun altro. Massaggi e terapie stabiliti da qualcun altro. Tempo libero...
È il casco più aerodinamico di casa Van Rysel ed è il modello più sfruttato dalla formazione Decathlon CMA CMG, team supportato anche con le bici e gli occhiali. Il casco RCR-F MIPS sfrutta una aerodinamica ottimizzata, forme aero per eccellenza testate da SWISS...
Nella due giorni festiva di Natale e Santo Stefano, abbiamo avuto il piacere non solo di trascorrere tempo di qualità coi nostri cari al riparo dalle incombenze e dai pensieri degli altri 364 giorni dell'anno, ma anche di gustarci lo...
Si chiude con un bilancio ampiamente positivo la stagione del team MBH Bank Ballan CSB Colpack, che dal punto di vista numerico registra 21 vittorie, 11 secondi posti e 14 terzi posti. Numeri che raccontano in modo chiaro la solidità...
Novità in vista per la stagione 2026 del Team Biesse Carrera Zambelli, che si candida nuovamente a un ruolo da protagonista nell'attività femminile delle due ruote. Nel nuovo anno, infatti, verrà allestita anche una formazione Elite-Under 23 femminile, che si...
L’inverno del ciclocross è denso di appuntamenti di prestigio anche in questi ultimi giorni dell’anno solare 2025, in vista dei Campionati Italiani di San Fior in Veneto e Brugherio in Lombardia nella prima decade di gennaio 2026. In questo contesto,...
Nella stagione 2026 i Campionati Italiani Esordienti e Allievi di ciclismo su strada, maschili e femminili, andranno in scena sulle strade dell'Alto Adige, a Laives. La Federciclismo nazionale ha ufficializzato infatti l’assegnazione dell’importante evento alla Libertas Laives del presidente Paolo...
Domani, nella prova di Coppa del Mondo di Dendermonde, in Belgio, torneranno in scena gli azzurri della categoria juniores, attesi protagonisti su un percorso che tradizionalmente esalta potenza e tecnica. Riflettori puntati sul campione europeo Grigolini, su Elisa Bianchi, su...