SEI GIORNI DI GAND. ROBBE GHYS E LA RINASCITA DOPO I GIORNI PIU' BUI

PISTA | 14/11/2024 | 08:26
di Francesca Monzone

Come da pronostico la coppia belga Lindsay De Vylder-Robbe Ghys è al comando al termine della seconda serata di gare al Kuipke di Gand. La Sei Giorni continua ad entusiasmare e intorno alla pista il pubblico, sempre numeroso e chiassoso, applaude le coppie che stanno lottando per vincere l’edizione numero 83 della Zesdaagse van Gent.


I due belgi Lindsay De Vylder-Robbe Ghys sono al commando con 128 punti e sono seguiti dalla coppia olandese  Yoeri Havik - Vincent Hoppezak con  117punti, il duo belga-neozelandese  Jules Hesters - Aaron Gate con 113punti, quarto posto per la coppia franco-belga  Benjamin Thomas- Fabio Van Den Bossche a 105 punti e la formazione tedesca Roger Kluge - Theo Reinhardt con  27 punti. Sono queste le coppie a pieni giri con il veronese Michele Scartezzini che pedala in 10a poszione, a sette giri dalla testa, con il francese Clement Petit.


Per Robbe Ghys la Sei Giorni di Gand è la gara della resurrezione, per cancellare una volta per tutte la delusione dei Giochi di Parigi, quando venne escluso ancora prima di gareggiare. «Ho passato un periodo difficile. Tutto sembrava una punizione – ha raccontato Ghys a Gand dopo la corsa- La squadra aveva  deciso di escludermi dalla nazionale prima della partenza della gara». Era il 5 agosto e Ghys comunicò al mondo intero il suo dramma attraverso un post su Instagram, alla vigilia di una gara dove sarebbe andato quasi certamente a medaglia.

«Fu solo nei giorni successivi che mi resi conto veramente di quello che era successo. Tutto quello sforzo e quel lavoro fatto con tanto anticipo e che poi non era servito a niente. La combinazione strada-pista, la corsa verso Parigi, tutto era andato perso. I Giochi  sono stati, in definitiva, la goccia che ha fatto traboccare il vaso e in quel momento  me è esploso tutto. Solo di recente mi sono ripreso».

Ghys è uno straordinario pistard che vanta due titoli europei nell’americana conquistati nel 2017 e 2018, più altre 5 medaglie tra argento e bronzo e nel Mondiale ha conquistato due medaglie di bronzo nel 2019 e 2021. Il ventisettenne fiammingo è cresciuto nella squadra giovanile della Lotto e, dopo un periodo nella Sport Vlaanderen, dal 2023 corre con l’Alpecin – Deceuninck di Van der Poel e Philipsen.

«Avevo fatto il Tour due settimane prima dei Giochi ed era andato tutto abbastanza bene. Dal punto di vista puramente fisico ero assolutamente al top della forma, ma al Tour avevo avuto un infortunio da sovraccarico al quadricipite e a Parigi è esploso di nuovo».

Nonostante i tentativi di rimettersi in forma, per Ghys le Olimpiadi si sono trasformate nel suo incubo peggiore e solo adesso, con la Sei Giorni di Gand, ha ritrovato la forza per tornare a gareggiare in pista.

«Non dimenticherò mai le parole del nostro tecnico della pista Kenny De Ketele, quando mi venne ad abbracciare dicendomi: "perdonami, scusami amico mio e ora ho l’impressione di uccidere un fratello". In quel momento avevo capito che per me tutto era finito e che non avrei avuto la possibilità di scendere in pista. Cerchi di elaborarlo ma non funziona e sono dovuto ricorrere ad uno psicologo perché avevo perso il piacere di andare in bici».

Ghys ora è tornato alla sua grande passione, quella per la pista e solo la scorsa settimana ha avuto il coraggio di riprendere la bici ed entrare nell’anello. «Avevo dei dubbi sulla mia partecipazione, solo domenica scorsa ho pedalato di nuovo in pista, è stata la prima volta da Parigi. Non avevo più voglia di farlo, ma alla fine, la Sei Giorni è sempre una settimana divertente e si adattava alla mia preparazione. E poi penso di avere ancora qualcosa da difendere qui: posso vincere  per la quinta volta consecutiva».

Il sorriso è tornato sul volto di Robbe Ghys, che adesso riesce a guardare ad un futuro diverso, dove le cose possono finalmente andare bene. «Adesso sono molto felice. Corro in coppia con Lindsay De Vylder, siamo amici e posso dire che siamo una coppia eccezionale. Insieme possiamo sempre fare la differenza perché tra noi c’è un rapporto unico. Quando Lindsay è diventato campione del mondo dell'omnium in Danimarca il mese scorso, ero seduto a casa a guardarlo. Piangevo mentre lo guardavo, per lui ho versato veramente tantissime lacrime e quando ha vinto per me forse è stato il momento più bello di quest’anno. Se c'era qualcuno che meritava di vincere, quello era Lindsay e la sua vittoria contava più della mia».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La prima giornata dei Campionati Africani di ciclismo su strada assegna i titoli, nell’ordine, ad una etiope (la stella nascente Tsige Kiros) e ad un mauriziano (Tristhan Hardy) tra gli juniores, ad un’algerina (Nersine Houili) e ad una sudafricana (Lucy...


Il Teatro di Rivanazzano Terme ospita venerdì 21 novembre alle ore 21 “Strade nere – L’Africa che pedala”, serata di narrazione e musica ispirata al libro Strade Nere di Marco Pastonesi, pubblicato da Ediciclo Edizioni. Un racconto dal vivo che attraversa il ciclismo...


Beh, per un ciclista che ha corso per 25 anni in bici, di cui 12 anni da professionista, rimanere senza bici è come una beffa. Ad essere preso di mira dai ladri è Sacha Modolo, 38 anni, come Monica De Gennaro,...


Sono state presentate questa mattina al Ristorante Rino Fior di Castelfranco Veneto (Tv) le novità de "Il Fiore d'inverno" il tradizionale premio castellano che sarà consegnato il prossimo 1° dicembre al Teatro Accademico. La 26a edizione del Premio ideato e...


Elemento SE è un casco che non ha davvero bisogno di presentazioni e l’edizione speciale realizzata con MAAP riesce ad offrire un design grafico sorprendente e caratteristico. Ventilazione e comfort all’avanguardia si uniscono ad una aerodinamica sofisticata per un prodotto che è già...


Stephane Heulot sarà il nuovo team manager della TotalEnergies ed è destinato a prendere le redini del comando da Jean René Bernaudeau. Quest'ultimo nel 2026 compirà 70 anni e più volte ha manifestato l'intenzione di fare un passo indietro dopo...


Cristian Scaroni è stato l'unico italiano quest’anno a vincere una tappa al Giro d'Italia: si è imposto a San Valentino (Trento), tagliando il traguardo mano nella mano con il compagno di squadra Lorenzo Fortunato. Quarto al campionato europeo e vincitore...


Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


A casa di Michele Gazzoli ci sono tantissimi motivi per essere felici. In primis perché tra qualche mese diventerà papà di una bambina insieme alla compagna Cristina Andriotto, che lavora nel settore marketing di RCS Sport ed è figlia del...


Quella che per anni è stata "la Colpack" adesso è la MBH Bank Ballan CSB, batte bandiera ungherese (benché sia affiliata anche alla Lega Ciclismo dell'On. Pella) e sta per intraprendere la prima stagione come Professional. Nei giorni scorsi abbiamo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024