EVENEPOEL. «AL DELFINATO NON CERCO RISULTATI MA RISPOSTE»

PROFESSIONISTI | 02/06/2024 | 08:20
di Francesca Monzone

Remco Evenepoel è pronto per rientrare nel gruppo e oggi lo rivedremo al Giro del Delfinato. Sarà un appuntamento importante per il belga della Soudal-Quick Step perché in questa settimana di corsa potrà capire molte cose in vista del Tour de France.


«Non ho obiettivi o aspettative specifiche – ha detto Evenepole nella conferenza di ieri -, in questo Delfinato sono più interessato a capire qual è il mio feeling con le  gambe piuttosto che il risultato finale».


Evenepoel correrà questo Delfinato in vista di un appuntamento più importante, il Tour de France, dove sarà al via per la prima volta quest’anno. I suoi avversari saranno Roglic e Pogacar e poi c’è ancora l’incognita su Vingegaard.

«Durante il ritiro in quota ho faticato molto, per tanto adesso spero di finire meglio rispetto a come sono arrivato. Se ci riuscirò, allora questa sarà stata una settimana di successo. Con me ci saranno Ilan Van Wilder e Mikel Landa, sono due ragazzi  in buona forma e cercherò di supportarli il più possibile».

Evenepoel non ha guardato troppo il percorso, ma sa che martedì prossimo ci sarà una prova a cronometro e per lui questo sarà un test importante.

«Sarà un verifica importante per vedere se riuscirò sopportare bene la pressione sulla clavicola che ho fratturato al Giro dei Paesi Baschi. Sono curioso di sapere come reagirà la spalla quando i muscoli saranno tutti tesi per essere il più aerodinamico possibile. Questo sarà il passo successivo nella crescita della forma verso il Tour. La sensibilità delle gambe e della spalla saranno più importanti del risultato di questa corsa».

Questo Giro del Delfinato non avrà la stessa importanza del Tour de France e non sarà possibile fare un confronto con i corridori più forti, perché Pogacar e Vingegaard il fiammingo potrà vederli solo al via della corsa gialla.

«Tutta la pressione sarà sulla UAE Team Emirates. Tadej è stato molto impressionante al Giro e al Tour sarà affiancato da compagni molto più forti rispetto all’Italia. La UAE sarà la squadra da battere, Pogacar è l'uomo da battere. Inoltre ci sarà Jonas Vingegaard che ha vinto il Tour due volte di seguito. Non c’è molta pressione ne’ per me e neanche per la mia squadra. Dovremo cercare di seguire gli altri e se riesci a seguire Tadej per un giorno, allora sarà come aver vinto».

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COMMENTI
Ottimo
2 giugno 2024 16:49 Arrivo1991
Alla fine si e' parlato di Pogacar. Non c'e' una intervista, dove si chieda dalla a alla z al corridore, su di se.

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