LIBERAZIONE DONNE. DOMINIO UAE ADQ: CONSONNI, PERSICO E GASPARRINI IN PARATA, 4^ VENTURELLI. VIDEO E GALLERY

DONNE | 25/04/2024 | 11:40
di Comunicato GP Liberazione

Il Gran Premio della Liberazione, organizzato per il quarto anno dal team di Claudio Terenzi, si è aperto stamattina con la corsa femminile, sponsorizzata da Salumi Coati e assurta quest'anno al rango di categoria 1.1: è stata una festa per l'atteso squadrone UAE, che ha occupato interamente il podio con (in rigoroso ordine prima-seconda-terza) Chiara Consonni, Silvia Persico ed Eleonora Camilla Gasparrini, con Federica Venturelli quarta. Quinta alias "prima delle altre" Giada Borghesi della BTC Lubiana Zhiraf.

Sotto un'avvisaglia di pioggia che fortunatamente ha lasciato poi spazio allo splendido sole capitolino, 113 atlete hanno preso il via per affrontare i 16 giri dello storico circuito di Caracalla da sei chilometri. Desiderosa di rispettare i pronostici ed evitare sorprese, la corazzata diretta da Davide Arzeni si è messa subito in testa e ha bloccato ogni tentativo di attacco. Finché l'attacco, esattamente a metà gara, l'hanno portato loro con le quattro atlete sopracitate insieme alla Borghesi e ad Elisa Valtulini della Bepink (formazione che l'anno scorso qui trionfò con Silvia Zanardi).

Alle loro calcagna si sono gettate l'argentina Anabel Yapura (Komugi Grand Est) Gemma Sernissi della K2 e l'afgana Yulduz Hashimi, una delle ragazze della formazione WCC sotto l'egida della Federazione internazionale. Tenute a debita distanza dal sestetto di testa, le inseguitrici sono diventate cinque a 30 km dall'arrivo, quando Yapura è stata riassorbita mentre al drappello si sono aggiunte la veterana Rasa Leleivyte (Aromitalia Vaiano) Beatrice Rossato (Isolmant Premac Vittoria) e la bielorussa Hanna Tserakh a fare da stopper in favore della compagna Borghesi.
Davanti però non c'è stata storia. Nella terzultima tornata si è lanciata in solitaria Eleonora Gasparrini, che nell'ultimo giro si è fatta raggiungere da Persico e Consonni dando vita a uno splendido arrivo in triplice parata, mentre alle loro spalle Venturelli precedeva Borghesi. Due minuti più tardi tagliava sesta il traguardo Valtulini e Tserakh vinceva la volata del gruppo.

Dopo che due anni fa, quando correvano in Valcar, si piazzarono nelle prime due posizioni, le grandi amiche Persico e Consonni quest'anno hanno invertito i ruoli: "È proprio una... Liberazione per me - ammette raggiante la classe '99 orobica - perché finalmente è arrivato un gran risultato dopo una serie di piazzamenti. Che emozione vincere a Roma al fianco di familiari e persone che mi vogliono bene! Ci tengo a ringraziare tutta la squadra per il gran lavoro che ha reso possibile tutto questo, comprese le aggregate della Development. Siamo riuscite a fare la selezione che volevamo e abbiamo fatto il vuoto rispettando i pronostici. Mi sento davvero bene e spero che questa vittoria sia un passo importante in un anno speciale (è l'anno olimpico e a Parigi Chiara sarà impegnata nella pista azzurra, ndr)".

Per Gasparrini il meritato premio combattività intitolato alla memoria di Mario Carbutti, storico proprietario del negozio Cicli Lazzaretti che fu tra i principali promotori della gara femminile. A premiare il podio femminile, il vicepresidente onorario dell’UCI Renato Di Rocco, la madrina dell’evento Marta Bastianelli e il presidente della FCI regionale Lazio Maurizio Brilli.

Proprio Bastianelli ha sottolineato dopo il cerimoniale "la bellezza di una gara tirata fin dall'inizio nella quale la squadra più attesa ha saputo rispettare le attese tenendo in mano la situazione. Non era semplice portare a compimento la missione in questa maniera, quindi complimenti alla UAE. Ed essere sul palco a premiare atlete che seguo da sempre e non vedevo da tempo è un momento di vera gioia."

Infine, il c.t. del ciclismo su strada femminile Paolo Sangalli: "Un Liberazione femminile che ha messo in evidenza il divario tecnico una formazione World Tour e le Continental, ma al contempo l'impegno fondamentale di queste ultime che hanno fatto il massimo per mettere in difficoltà le più quotate avversarie e lanciano tante Under di qualità che anche oggi si sono viste."

In giornata saranno disponibili highlights della gara e l'intervista ufficiale a Chiara Consonni sui canali social del Gran Premio Liberazione.



QUI l'ordine d'arrivo completo


 
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COMMENTI
Sangalli ha ragione ma…
25 aprile 2024 14:44 cervo2
Divario si imbarazzante tra una WT e le continental… ma cosa ci fa gente come Persico e Consonni ad una gara del genere? Non vedo la SD Works Trek etc in questa corsa, forse dopo la disastrosa campagna del nord in Uae hanno capito la dimensione giusta della loro squadra… in mezzo a continental che forse avranno 1/50 del loro budget

Condivdo, Vittoria senza valore
25 aprile 2024 15:48 torchemada
Una squadra WT con le migliori in questa gara, contro lo sport , che rende ancora piu disastrosa l'annata di questo team, che ora cerca queste gare perchè in quelle che contano vedono l'arrivo solo con il binocolo. Che tristezza

A pieno diritto
25 aprile 2024 16:19 Cyclo289
Corsa classificata 1.1; la UAE ha partecipato a pieno diritto.
O doveva chiedere agli organizzatori se c'erano altre squadre WT iscritte prima di mandare l'iscrizione?

Speriamo che nelle prossime edizioni il livello cresca (anche se la collocazione subito dopo la fine dopo le Classiche del Nord forse non è il massimo).

LA UAE
25 aprile 2024 17:15 JeanRobic
Vorrei vederla davanti nelle gare che contano del WT. Non in queste corse di secondo piano. Prima delle "continental" visto che corre per il team di sviluppo Federica Venturelli, seconda Giada Borghesi, ecco queste ultime due potrebbero stare a un livello superiore.

IO non ho parole
25 aprile 2024 19:57 venetacyclismo
Non è colpa della UAE , certamente , ma dei regolamenti, oltre la sportività, la UAE sapeva di essere l'unica squadra WT , almeno mandate la giovanile , ma servono punti visto che nelle gare importanti non li fanno

Vergogna
26 aprile 2024 09:06 FraDiMartino
Dobbiamo parlare del fatto che Gasparini all'ultimo giro aveva un minuto di vantaggio sulle compagne, fatta fermare palesemente da Arzeni in ammiraglia per far vincere la Consonni? Questa non è una vergogna nella vergogna?

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