VERSO LIEGI. VAN DER POEL: «TADEJ E' IL FAVORITO, MA IO E LA MIA SQUADRA STIAMO BENE. E NON SIAMO SOLI...»

PROFESSIONISTI | 19/04/2024 | 18:54
di Francesca Monzone

Il campione del mondo Mathieu van der Poel domenica sarà al via della Liegi-Bastogne-Liegi per la seconda volta nella sua carriera. L’olandese non si considera un favorito per la vittoria e, dopo aver passato qualche giorno in Spagna per recuperare, pensa solo a far un buon risultato alla Doyenne.


«Ho ricaricato le  batterie in Spagna - ha detto l’iridato -. A causa delle previsioni meteorologiche avverse nel mio Paese, ho scelto di volare in Spagna domenica sera, dove ho potuto fare  alcuni buoni allenamenti in vista dell’ultimo obiettivo di questa primavera. Sono tornato giovedì pomeriggio in Belgio e oggi con i miei compagni di squadra dovevamo esplorare il finale della Doyenne, ma alla fine ho deciso di non farlo. Conosco la maggior parte delle strade e delle salite».


Domenica scorsa Van der Poel ha corso all’Amstel Gold Race, il risultato non è stato dei migliori, ma questo non ha rappresentato una preoccupazione per lui, poiché ha già vinto il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix.

«Per essere chiari, il mancato risultato di domenica scorsa non mi ha fatto dubitare sulla mia buona forma delle ultime settimane. Non avevo gambe super all'Amstel Gold Race, ma non ero nemmeno poi così male. Considerando che la mia primavera è stata già un successo, potevo permettermi di scommettere un po' di più nel finale. Non è andata come speravo, ma i migliori corridori in gara erano davanti e Tom Pidcock è stato il vincitore più che meritato».

Van der Poel sta bene, ma sa anche che la Liegi-Bastogne-Liegi è la gara che meno si addice alle sue caratteristiche e per questo, è certo che ci siano altri corridori più adatti di lui per la vittoria.

«Come ho detto, penso che la condizione sia ancora abbastanza buona per giocare un ruolo significativo nella Liegi-Bastogne-Liegi. E non parlo solo di me, ma anche dei miei compagni di squadra. I risultati non lo dimostrano, ma ho visto un forte Axel Laurance, Quinten Hermans e Soren Kragh Andersen fare molto bene nella Freccia Vallone. Penso che con questa qualità nella squadra dovremmo essere in grado di fare qualcosa di importante a Liegi».

Van der Poel è un corridore straordinario, uno dei migliori sul pavè, ma ha anche dimostrato di saper correre bene nelle Classiche Monumento come la Milano-Sanremo, conquistata lo scorso anno e anche il titolo Mondiale vinto lo scorso agosto lo porta ad essere uno corridori più forti nelle corse da un giorno.

«Ovviamente non si può paragonare questa Liegi alle Classiche sul pavè, dove ero chiaramente il favorito numero uno a causa dell'assenza di Wout van Aert. A Liegi i contendenti non si contano sulle dita di una mano ma sono molto di più. Tadej Pogacar è il grande favorito e lo abbiamo visto a Strade Bianche di cosa sia capace di fare. Tadej non ha bisogno di alcuna gara per essere subito al top della forma. Lui è un corridore di classe pura che domenica correrà sul suo terreno preferito e con intorno una squadra forte. Penso anche a Richard Carapaz, Tiesj Benoot. Mattias Skjelmose, Maxim Van Gils, Dylan Teuns sono tutti ragazzi che andranno forte. Ognuno di loro in questa settimana ha dimostrato di essere in buona forma e che sulla carta sono scalatori migliori di me. Comunque vincere è possibile. Se non ne fossi convinto non parteciperei, ma tutto dovrà andare per il verso giusto. Come ho detto, la nostra primavera è stata già un successo. Tutto ciò che verrà aggiunto domenica sarà da considerare molto più che una semplice ciliegina sulla torta».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Una nuova identità per valorizzare storia, tradizione e competenze tecniche. Con questo spirito URSUS presenta il suo rebranding, nato dal desiderio di comunicare in maniera ancora più profonda l’anima industriale dell’azienda fondata da Sergio Ferronato nel 1966 a Rosà (Vicenza). Il nuovo...


Incidente mortale a Taranto. A perdere la vita Stefano Principale, 20 anni, allievo maresciallo della Marina Militare e ciclista della Pro.Gi.T Team. Era alla guida di una moto che si è scontrata con un'automobile: con lui, un altro allievo della Marina,...


Ferve l’attività del ciclocross che entra nella parte cruciale della stagione e propone un ricco programma di competizioni da quelle internazionali a quelle nazionali e regionali. L’Ale Colnago Team, guidato da Milena Cavani ed Eva Lechner, ha in calendario tutta...


Javier Guillen è stato indubbiamente la persona più richiesta e cercata dai media in occasione della presentazione della Vuelta Espana 2026. Reduce da quella che lui stessa ha definito l’edizione “più difficile di sempre per lui”, il direttore della...


Cento chilometri cronometro a squadre, ovvero una specialità magica, elettrizzante. Esaltava le doti dei passisti e soprattutto nei primi Anni ’90 il medagliere ciclistico azzurro. Ai Campionati del Mondo di Stoccarda 1991 vinsero l’oro Flavio Anastasia, Luca Colombo, Gianfranco Contri...


A un anno dall’entrata in vigore della riforma del Codice della Strada, il bilancio è drammatico: 222 ciclisti hanno perso la vita. Una riforma che, nelle intenzioni del legislatore, avrebbe dovuto garantire maggiore sicurezza a chi pedala e che invece si...


Mutuo rispetto, spirito di collaborazione e valorizzazione del mestiere di raccontare lo sport. Nelle stanze della presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, ieri mattina il Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi è stato ricevuto dalla Sottosegretaria a Sport e Giovani,  Federica Picchi, per festeggiare...


Un conto aperto con la Grande Boucle da regolare a freddo? Diciamo semmai che Eric Boyer proprio non digeriva l’abbandono a cinque tappe dalla conclusione del Tour 1995. Così, l’oggi sessantunenne che allora gareggiava nella nostra Polti, ha chiuso il...


E’ passato un anno da quando Eddy Merckx è caduto durante una passeggiata in bici e in questo 2025, che lo ha visto festeggiare i suoi 80 anni, sono stati molti i momenti di difficoltà. Tra alti e bassi il...


Maggio 2002. Il Giro d’Italia cominciava nei Paesi Bassi, a Groeningen. Avevo chiesto il permesso di tenere un “diario del gregario”, permesso accordato, purché fosse pubblicato non sul quotidiano cartaceo ma sul sito Internet, meglio - pensai – così rimarrà...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024