GIANNI SAVIO, IL "LUNGO DEGENTE": «MI MANCANO LE CORSE, L'ADRENALINA, LE EMOZIONI. E LA MIA PETROLIKE FORTE SIDERMEC...»

INTERVISTA | 16/04/2024 | 08:20
di Paolo Broggi

Immaginate il ciclismo italiano tutto seduto all’interno di un’aula e di sentire tutte le mattine, al momento dell’appello, una voce che risponde “assente” praticamente dall’inizio dell’anno.


Ed è una delle assenze che in assoluto si notano di più perché il banco vuoto - e destinato a rimanere tale ancora per un po’ - è quello di Gianni Savio. Non gli era mai capitato, in una vita intera dedicata al ciclismo, di restare tanto lontano dal suo mondo.


«Sono bloccato in casa da tre mesi ormai, in una sorta di prigione dorata. Una caduta banale mi ha provocato la frattura di due vertebre e l’incrinatura di una costola: devo portare un bustino, muovermi con cautela, sottopormi a sedute di fisioterapia e... annoiarmi».

A vegliare o sorvegliare la convalescenza di Gianni c’è la moglie Paola, ad allietare le sue giornate c’è il nipotino Edoardo, figlio di Nicoletta e di Fabio Felline, che a fine maggio compirà tre anni.

«Proprio per questo ho parlato di prigione dorata, perché sto bene e non mi manca nulla... a parte il ciclismo. Seguo tutte le corse in tv, la prima cosa che faccio al mattino è leggere tuttobiciweb sullo smartphone, sono in costante contatto con i tecnici della nostra squadra, la Petrolike Forte Sidermec, ma mi mancano le corse, gli incontri al villaggio di partenza, le riunioni con i corridori, l’adrenalina dell’ammiraglia... Dopo più di quarant’anni in giro per il mondo, questa è una sosta che pesa. E non è finita, perché dovrò restare in bacino di carenaggio fino a fine maggio, poi spero di avere finalmente il via libera».

Gianni, veniamo alla stagione in corso: come stanno andando le cose?
«Siamo stati protagonisti di un buon inizio stagione perché vi assicuro che, pur essendo una corsa di secondo piano, vincere la Vuelta a Tachira non è mai semplice. Noi invece abbiamo conquistato due vittorie di tappe e il successo finale con Caicedo. Poi è arrivata dal Messico la vittoria di Nelson Soto nel Gp Queretero, ma quello è stato l’ultimo acuto. Da quando la squadra è sbarcata in Europa, abbiamo esordito nel Trofeo Laigueglia, non siamo più riusciti a metterci in evidenza. Le cose migliori le stanno mettendo in mostra i più giovani, che stanno affrontando in questo mese di aprile il calendario delle corse internazionali in Italia e non solo. Sono i giovani che stanno preparando al meglio il Giro Next Gen. Lo scorso anno, con una squadra che aveva sicuramente più qualità, siamo stati protagonisti con due uomini nella top ten finale - Gomez quarto e Umba nono - e quest’anno vogliamo provare a far nuovamente bene. Faremo un collegiale di preparazione, metteremo a disposizione dei ragazzi ogni risorsa e tutta l’esperienza della struttura che guidiamo Marco Bellini ed io. Un nome da seguire? Il messicano José Ramon Muñiz, ha 21 anni ed è stato il miglior giovane al Tour Colombia».

Sbagliamo nel dire che vi hanno un po’ tradito i corridori più esperti?
«Purtroppo è così. Il proprietario del team, Don Hector Guajardo, che è anche il signor Petrolike, ha voluto fortemente ingaggiare Camargo e Caicedo in uscita dalla EF Education Easypost, ma i due non hanno saputo prepararsi come avrebbero dovuto e, una volta sbarcati in Europa, hanno cominciato ad inseguire la condizione ma è un gioco che nel ciclismo di oggi non si può più fare».

Ultima domanda: cosa bolle in pentola per il 2025?
«È una domanda che al momento non ha risposta, per due motivi. Il primo riguarda il passato, ovvero quel che è accaduto al nostro team: Marco Bellini ed io siamo rimasti tramortiti dalla mazzata ricevuta dalla Drone Hopper che non è stata in grado di onorare il contratto, costringendoci ad un mezzo miracolo per salvare il salvabile e per questo continuamo a ripetere il nostro grande grazie a Pino Buda. Il secondo motivo sta a cavallo tra presente e futuro: il mio primo obiettivo ora è la salute e solo una volta che sarò riuscito a risolvere questo problema potrò pensare al futuro. Ma una cosa è certa: ho una grande voglia di tornare in gruppo e continuare a divertirmi con questa maledetta passione che è il ciclismo».

Copyright © TBW
COMMENTI
BRAVO!
16 aprile 2024 08:36 LarryT
Forza Savio!!!!

Strano però......
17 aprile 2024 22:53 Pappaleo
Strano che sul sito dell UCI non compaia nei quadri dirigenziali!!!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Lidl-Trek ha stretto una partnership pluriennale con Gatorade e il Gatorade Sports Science Institute (GSSI), portando innovazioni di idratazione di livello mondiale a uno dei team più ambiziosi del gruppo. Grazie a questa collaborazione, gli atleti Lidl-Trek riceveranno strategie di...


Appena ventunenne, Paul Magnier è già uno dei volti più attesi del ciclismo francese: velocista e specialista delle classiche, corridore in erba con la Soudal Quick-Step, ha parlato dei suoi progetti futuri e la voglia di fare bene non gli...


La INEOS Grenadiers annuncia che Jack Haig si unirà alla squadra nel 2026 dopo aver firmato un contratto biennale. Il 32enne australiano porta con sé con una notevole esperienza nei Grandi Giri e oltre un decennio di gare ai massimi...


Il Tour of Norway scompare momentaneamente dal calendario UCI. La gara a tappe scandinava, in programma originariamente tra il 28 e il 31 maggio per gli uomini e tra il 30 maggio e il 1º giugno per le donne, non verrà disputata...


Il Team Jayco AlUla ha completato la sua formazione per la stagione 2026 con l'ingaggio del belga Dries De Pooter e dell'australiano Rudy Porter. De Pooter ha firmato un contratto con la squadra: il 23enne vanta più di tre anni di...


L'uruguaiano Thomas Silva gareggerà nel World Tour con il team XDS Astana a partire dalla prossima stagione: ha firmato unl contratto biennale. Il 23enne sudamericano si è messo in luce come un forte corridore di un giorno, che si comporta...


Festeggiamenti al top, nei giorni scorsi presso il ristorante Il Guercio sulla via per Camaiore, riservati a Edoardo Cipollini da parte dei suoi tifosi ed estimatori, in occasione del passaggio nella categoria Professional con il team MBH Bank Ballan CSB...


Solo tre anni fa era un biker come tanti giovani della sua età. Ora tanti parlano di Giacomo Dalla Pria che nel 2025 è stato tra i migliori allievi in campo nazionale. Fino a esordiente di secondo anno gareggiava esclusivamanete...


Grande spettacolo e conclusione a sorpresa per la 42a edizione della Sei Giorni di Rotterdam: la vittoria è andata alla coppia olandese composta da Vincent Hoppezak e Yanne Dorenbos, entrambi al loro primo successo al Rotterdam Ahoy.  La battaglia per il...


L’understatement sabaudo, per questa volta, può attendere, quando cioè si elencano numeri del genere poco ci manca e siamo nel rullo di tamburi: 14 medaglie internazionali, 20 maglie tricolori e 56 medaglie nazionali. Applausi ed orgoglio tangibile in occasione della...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024