DAGNONI: «SI, MI RICANDIDERO'»

POLITICA | 16/11/2023 | 09:15
di Guido La Marca

L’ultima domanda che Marco Bonarrigo, firma ciclistica del Corriere della Sera, pone al presidente della Federazione Ciclistica Italiana è: si ricandiderà per un secondo mandato? La risposta non si fa attendere ed è netta: «Si».


Benvenuti nell’anno olimpico, ma anche elettivo, quello del rinnovo delle cariche: Cordiano Dagnoni ci riproverà. Nel frattempo ingaggia un botta e risposta con Bonarrigo sul momento del ciclismo italiano, non propriamente felice, nonostante le 120 medaglie conquistate nell’arco di questa stagione. Scrive Bonarrigo: «Il 2023 andrà in archivio come l’anno più nero della storia del nobilissimo ciclismo italiano. Alle zero vittorie nelle 35 corse World Tour (come nel 2022) e al Mondiale su strada che ci manca da 15 anni si aggiungono il declassamento nella squadra olimpica e la flessione di risultati delle ragazze. Cordiano Dagnoni guida la Federciclismo da due anni. Che succede, presidente? «Senza una squadra italiana nel World Tour i nostri migliori atleti militano in team stranieri e spesso in ruoli di gregariato…».


Il perché, basta leggere il Corriere di oggi e lo scoprirete da soli, in sintesi: mancano benefici fiscali per chi investe nel ciclismo. E la sicurezza? È un problema, sempre in sintesi: ci vogliono spazi protetti. E gli impianti al chiuso? «Ci siamo quasi. La pista di Montichiari (struttura formalmente inagibile, ndr) dovrebbe essere aperta prima di Natale. E intanto si è sbloccato con un finanziamento pubblico di 8 milioni il progetto di Spresiano, a Treviso».

L’ultimo pensiero è sul Nibali studente, che sta studiando da direttore sportivo e che potrebbe essere in futuro una risorsa in più per la Federciclismo. «Ne sono felice. Da imprenditore credo che ogni grande ex vada valorizzato per le sue qualità. Mi hanno accusato di aver cacciato il commissario tecnico Davide Cassani. In realtà gli avevo proposto un ruolo di ambasciatore». Tutto in sintesi.

 

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COMMENTI
Manca un passaggio in questa sintesi
16 novembre 2023 10:26 lupin3
Sorprendentemente Dagnoni risponde in modo corretto alla seguente affermazione:
"In Italia tanti bambini che si avvicinano al ciclismo smettono a 16-17 anni". Risposta:
"In Belgio un fenomeno come Evenepoel invece ha lasciato il calcio a 16 anni per pedalare: da noi nessuno avrebbe preso in considerazione uno così “vecchio” perdendo un’occasione enorme. Puntiamo troppo sui risultati a breve termine stancando presto i talenti, dobbiamo cambiare".
Bisognerebbe ora chiedergli come, visto che in tre anni non mi pare si sia intervenuti al riguardo. É tutta qui la chiave.

Si ricandida?
16 novembre 2023 12:14 Plinio di Lato
Che fortuna inenarrabile!!!

Avanti Tutta
16 novembre 2023 13:38 thered
Lasciamolo lavorare, si e’ ritrovato in mezzo ad un bel casino, e poi non penso che sia da attribuire a lui la mancanza di giovani che si avvicinano al ciclismo. Cominciamo a guardare dentro di noi cosa facciamo per i giovani, e poi avremo sicuramente tante risposte.

in questi anni, focus sbagliato
16 novembre 2023 13:44 vecchiobrocco
il focus della FCI non dovrebbe nemmeno essere il settore Pro, visto che è un libero mercato regolato dalle "naturali" leggi del lavoro (se fai il gregario, è perchè c'è qualcuno che va più forte...). Il focus dovrebbe essere di recuperare quella base di praticanti che c'era 30 anni fa, con migliaia di ragazzi tesserati che comunque andavano avanti fino agli Juniores. Serve lavorare sul promozionale e rendere più accessibile e sicuro il ciclismo per i ragazzini e favorire le società che organizzano gare giovanili (già è difficile organizzare , poi è diventato un salasso economico) . La piramide si costruisce dalla base.

Esame non superato. Cambiare
16 novembre 2023 14:01 Readnow
Di solito le riconferme sono basate sui buoni risultati ottenuti. Sia per il mondo professionistico che amatoriale non mi risulta ce ne siano stati, legate a questa gestione. Troppe situazioni poco chiare sia nella forma che nella sostanza. La bulimia di potere non serve mai. Allora ..... meglio cambiare, cambiare e cambiare, fintanto che non di troveranno persone adeguate ai ruoli.

fortuna
16 novembre 2023 16:50 Darkprince
come siamo fortunelli, ci mancherebbe con tutto quello che di bello ha fatto e portato non lo facesse e gia, e lo rivoteranno pure

Dagnoni
16 novembre 2023 17:14 Anbronte
Questo personaggio è come le tasse, siamo sempre in attesa di sapere a chi andavano quei famosi 106000€ scoperti in un bilancio farlocco dalla Signora Gimondi. Magari si ricandida anche il personaggio che la fatta dimettere

Il rivale ?
16 novembre 2023 21:51 Aleimpe
Sarà Martinello o Norma ?

Ci vuole coraggio.
16 novembre 2023 23:24 Bastiano
Qui si critica un tempo troppo breve di azione ed un programma che non si conosce.
I problemi di oggi riguardo alla carenza di talenti, sono figli di un passato gestito male.
Sarebbe eticamente più corretto leggere due o più programmi e solo dopo, esprimere giudizi ma, sembra che leggere ed analizzare programmi sia un impegno troppo grande per i nostri esperti da tastiera.

niente se o ma
17 novembre 2023 13:20 Pino1943
Il personaggio è da cestinare,spero che le società ciclistiche sappiano come votare anche in Regione.E' ORA DI FINIRLA DARE INCARICHI A CHI PORTA PIU' VOTI.

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