
Noi italiani siamo quelli che abbiamo vissuto più intensamente l'epoca del Rinascimento. Ai greci, nella storia meno antica e gloriosa per loro, è mancato probabilmente questo passaggio. Noi siamo quelli che abbiamo scritto la storia delle grandi classiche e dei grandi giri di ciclismo e i greci purtroppo no. Noi siamo quelli che cerchiamo di mantenere a galla alcune classiche così dette "monumento" e qualcuna un po' meno in un momento difficoltoso come questo, e i greci no.
Noi siamo quelli che abbiamo fatto scuola in passato sul tema dell'educazione e la formazione verso il ciclismo del futuro ed ora arranchiamo: ma i greci, questa volta, ci superano.
Il Larissa Cycling Forum è nato proprio su questa filosofia "post rinascimentale" oserei dire: bisogna partire dalla base per cercare di formare, informare, educare, far appassionare, forgiare piccoli talenti per poi farli elevare e da qui organizzare, magari anche un grande evento come il Tour of Hellas. I greci, in questo, superano alla grande l'Italia: merito di appassionati, della Federazione Ciclistica Ellenica, del Governo, di una triangolazione di Comuni con a capo #Larissa , con amministratori locali preparati, oltre che appassionati, come l'ex calciatore ed attuale Assessore Vangelis Moras.
LE DIFFERENZE SPORTIVE
Ma se in Grecia, come ammette lo stesso Vangelis Moras (conosciuto in Italia come per aver giocato come calciatore nel Bologna, nel Verona e nel Bari), c'è tanta voglia e passione per far cultura nello sport in generale proprio a livello di base, a livello professionistico il discorso cambia. E qui gli occhi lacrimano: parliamo di calcio.
Gli ellenici Campioni d'Europa nel 2004 sono stati solo un fuoco di paglia. I grandi club come il Panathinaikos, l'Olimpiakos, l'Aek hanno fatto la storia, certo, ma sia a livello di nazionale che di club le cose non vanno tanto bene. Addirittura manca un "centro di formazione nazionale" adeguato, un po' come Coverciano in Italia. Hanno investito soldi negli anni ma hanno creato anche qualche piccola cattedrale nel deserto come nel caso di Larissa: grande club ellenico del passato, un presidente lungimirante che costruisce il "suo stadio", poi il declino e l'abbandono. In questo caso è il greco che guarda all'Italia e ai suoi club, al fatto che alcuni di essi hanno già le proprie arene, o altri che hanno intenzione di costruirle per il coinvolgimento della propria comunità, come nel caso di Iervolino a Salerno per la U.S. Salernitana 1919! Moras, solo per questo caso, rimpiange la sua gloriosa carriera vissuta in Italia.
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