PAROLE DAL PIVA: IL CONDOR VILLA, IL FIERO NICOLETTI E L'OTTIMISMO DEGLI SCONFITTI

DILETTANTI | 02/04/2023 | 16:31
di Nicolò Vallone

Brandisce il bel premio del Trofeo Piva, Giacomo Villa da Monticello Brianza. La scultura del maestro Valentino Moro, insieme ovviamente a una magnum di prosecco (senza volerci addentrare in diatribe enologiche su Conegliano-Valdobbiadene e dintorni) e i bouquet d'ordinanza sono il trittico simbolico del trionfo a Col San Martino.


Subito dopo la stappata di rito sul podio, ecco le dichiarazioni dei tre atleti agli organi ufficiali della manifestazione:


Davide De Pretto (Zalf Euromobil Fior): «Gara molto controllata, negli ultimi giri ci siamo dati scatti sui denti. Sull'ultimo muro di San Vigilio mi son girato e ho visto solo Martinelli e Meris, poi sono rientrati Zamperini (compagno di De Pretto, ndr) e Villa, e quest'ultimo ci ha bruciati in volata. Peccato, sapevo di avere la velocità per battere Martinelli e volevo vincere sia per me che per i nostri sponsor trevigiani. Comunque dai, la gamba gira sempre meglio, è un bel segnale in vista del Recioto e gli altri importanti appuntamenti.»

Alessio Martinelli (Green Project Bardiani Csf Faizanè): «Oggi mi sentivo in forma, sulla scia di questo bell'inizio di stagione tra Maiorca e Istria. La Coppi&Bartali poi è stata un ottimo allenamento per oggi. Siamo un gruppo bellissimo, affiatato, e l'abbiamo dimostrato nel modo di correre: sempre in tre davanti. Anche per questo dispiace non aver concluso il lavoro della squadra. Il ritorno di Villa sul finale mi ha colto di sorpresa, in ogni caso sono contento del secondo posto in un appuntamento così importante.»

Giacomo Villa (Biesse Carrera): «Dopo il quarto posto di Montecassiano, questa è la prima vittoria stagionale, bellissimo! Questa gara è di gran livello e ha un percorso durissimo: dopo essere rientrato in picchiata grazie sia a Zamperini che alla fase di studio tra i tre davanti, ai 150 metri dal traguardo ho pensato solo alla mia volata senza guardare gli altri. Con Foldager siamo una bella coppia, magari una prossima volta lavorerò io per lui. Ora non mi devo montare la testa per il fatto di aver vinto una internazionale, i prossimi appuntamenti li affronteremo sapendo comunque che ci sono tanti avversari di livello.»

Prossimi appuntamenti che sono le classiche venete e il GP Liberazione di Roma. Oggi intanto, nello stesso giorno del Fiandre, Villa ha sfoggiato sul traguardo del Piva l'esultanza del Condor di un grande fiammingo come Wout Van Aert: «Ieri ho visto un video in cui la faceva - ha rivelato Villa - e l'ho replicata... anche se a una certa ho dovuto rimettere le mani sul manubrio perché Martinelli era vicino!»

Dopo il cerimoniale, noi di tuttobiciweb abbiamo approfondito questo successo col direttore sportivo della Biesse Carrera, Dario Nicoletti: «Siamo felicissimi, avevamo due punte ossia Villa e Foldager: Anders ha avuto la febbre in settimana e non era al meglio, a metà gara abbiamo deciso insieme di puntare su Giacomo sapendo che era un percorso adatto a lui, e che su un arrivo veloce ha il killer instinct. E pensate che la sua condizione non è ancora al top! A questa corsa tenevo tantissimo, l'ho disputata pure da corridore e da diesse ho raccolto diversi piazzamenti: i ragazzi oggi, dal primo all'ultimo (gli altri tre oltre Villa e Foldager erano Nicolò Arrighetti e i gemelli Francesco e Lorenzo Galimberti) si sono mossi perfettamente e mi hanno dato una grande soddisfazione. La tattica nel finale? Dall'ammiraglia gli ho detto di "puntare su Martinelli" perché, da come stava correndo la Bardiani, si capiva che era lui la ruota giusta da seguire.»

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