JONATHAN MILAN: «HO FATTO UNO STEP IN AVANTI. MA CHE GRANDE SQUADRA!»

INTERVISTA | 31/01/2023 | 16:35
di Carlo Malvestio

Dopo quanto visto ieri era facile prevedere tutte le volate del Saudi Tour 2023 dominate da Dylan Groenewegen, invece boooom, come una saetta è spuntato Jonathan Milan nel bel mezzo del deserto saudita. Che il friulano avesse un talento enorme era chiaro da sempre, ma che arrivasse a battere un mostro sacro degli sprint come l’olandese era sinceramente difficile da prevedere.


«Wow! Che vittoria e che tappa! – racconta Milan raggiante, che nella prima tappa era invece rimasto tagliato fuori dalla rottura del cambio -. Sapevo che se avessi aspettato gli ultimi 100 metri avrei perso il testa a testa con Dylan, d'altronde avete visto come è rinvenuto negli ultimi metri. Così sono partito ai -200 ed è andata bene, anche se non ero sicuro di aver vinto finché non me lo hanno detto».


A pilotarlo nel drittone finale ci ha pensato Andrea Pasqualon, con il quale si sta creando un’intesa molto interessante che si spera possa portare a tante altre soddisfazioni ad entrambi e a tutta la Bahrain Victorious. «La squadra è stata fenomenale tutto il giorno. "Pasqua" si era fermato per dare una mano a Buitrago che era rimasto indietro, poi nel finale sono rientrati e si è messo a guidarmi in mezzo al gruppo. A 3 km dall'arrivo mi fa "basta, non ce la faccio più", invece me lo ritrovo davanti a 500 metri dall'arrivo, pronto a lanciarmi. Andrea è un grande, ho solo da imparare da lui, lo osservo e cerco di apprendere. In ritiro abbiamo legato molto a furia di scatti e controscatti, di lanciare volate ecc.. Speriamo sia solo l'inizio».

Jonathan appare maturato, anche nel modo di esporsi e di relazionarsi con tutti, sempre sorridente e disponibile, conscio di quello che è e di quello che può diventare. Il clic è probabilmente avvenuto lo scorso anno al Giro di Croazia, quando abbiamo potuto ammirare per la prima volta tutta la sua potenza sprigionata anche su strada, e che prima avevamo applaudito soprattutto su pista. D’altronde, vale sempre la pena ricordarlo, è campione olimpico nell’inseguimento a squadre e vice-campione del mondo nell’inseguimento individuale.

«Sì, lo step in avanti l'ho fatto, probabilmente sia da un punto di vista mentale che tecnico – aggiunge Milan -. L’anno scorso ero stato fermo per un paio di mesi e avevo una voglia matta di tornare a correre, così quando sono rientrato sono andato forte a Giro di Polonia e Giro di Germania fino al grande exploit in Croazia che, va detto, non sarebbe accaduto senza il grande aiuto che mi ha dato la squadra dal primo all'ultimo chilometro. Tutte queste corse a tappe che sto facendo servono per fare esperienza, per affinare l'abilità nello stare in gruppo, nel non prendere troppo vento, anche se per uno con la mia stazza è difficile stare al riparo, per capire come muoverti nei finali e anche a guidare la squadra nel caso sia io a fare la volata».

Pur avendo battuto un asso come Groenewegen, se gli si chiede se si sente un velocista storce il naso: «Mmm non mi sento proprio uno sprinter, o almeno non ancora. Mi sento un po' un ibrido, l'unica cosa che sento di escludere sono le grandi montagne, ma per questo bastava guardarmi. Volata, pianura, brevi salite sono tutti terreni in cui posso difendermi». La potenza che sprigiona sui pedali lascia fantasticare su quello che potrà fare un giorno sulle pietre del nord: «Il pavé mi intriga, ho esordito alla Parigi-Roubaix nell'anno della vittoria Sonny Colbrelli. Son caduto tre volte, non l'ho nemmeno finita, eppure l'ho amata, ne sono rimasto davvero affascinato. Non vedo l'ora di rifarla».

Quest’anno avrà sicuramente la possibilità di fare pratica con le pietre e il freddo del nord, dal momento che il suo programma prevede Omloop Het Nieuwsblad, Kuurne-Bruxelles-Kuurne, Parigi-Nizza, Brugge-DePanne, Gand-Wevelgem, E3 Harelbeke, Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix. E a maggio, il Giro d’Italia, il suo primo Grande Giro.

Prima di tutto ciò, però, ci sarà spazio anche per gli Europei su pista a Grenchen: «Mi sono allenato un po' in pista prima di venire in Arabia Saudita, la gamba era buona, i numeri incoraggianti, anche se la fatica la sentivo eh, c'era un po' di ruggine, ma vorrei fare bene a Grenchen». Insomma, da qui ad inizio aprile girerà come una trottola: «Bisogna gestirsi bene, ma se riesci ad organizzare tutto a inizio stagione il lavoro è fatto, sai quando devi riposarti, allenarti e correre. Si può fare tranquillamente».

Le premesse per questo 2023, quindi, sono più che buone per il classe 2000 di 194 cm, che però continua a volare basso: «Sono contento di avere iniziato bene la stagione, ma rimaniamo coi piedi per terra. A fine anno sarei contento di aver ottenuto un paio di vittorie come l'anno scorso». A quest’ultima affermazione, sinceramente, si fa fatica a credergli, in fondo sappiamo che quatto quatto nutre ambizioni importanti. Ma lui fa bene a non dirlo, lo diciamo noi. 

Copyright © TBW
COMMENTI
Milan
31 gennaio 2023 20:49 Ugomari0505
Grande vittoria,grande squadra,grande Jonathan.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tanta Olanda e nel mezzo una bravissima Sara Casasola che nella sfida europea di Ciclocross per donne elite porta a casa un quarto posto che sta stretto alla friulana. Titolo a Inge Van Der Heijden, classe 1999 olandese di Schaijk...


Per il secondo anno di fila Mattia Agostinacchio è campione europeo di Ciclocross. Nella sua prima stagione con gli under 23 il valdostano della EF Education EasyPost, che nel 2024 aveva conquistato il titolo tra gli juniores a Pontevedra poi...


Non veloce, ma puntuale. Non ha sprintato e nemmeno sgommato, ci mancherebbe, ma la sua Marta Adriano l’ha condotta sul soglio della chiesa San Pietro e Paolo Apostoli di Vailate in provincia di Cremona - dove la famiglia Baffi vive...


Barbora Bukovska, 17 anni compiuti domenica scorsa originaria di Ostrava nella regione di Moravia-Slesia in Repubblica Ceca, è la nuova campionessa Europea donne juniores di Ciclocross. Ha comquistato il titolo a Middelkerke, in Belgio, dove stamane si è aperta la...


Ultimi scampoli di vacanza per Wout Van Aert che è in California con i compagni di squadra della Visma Lease a Bike e sta andando alla scoperta di altri sport. Certo, la bicicletta è sempre al centro dei suoi pensieri...


Sono state 15 le corse a tappe World Tour disputate nel 2025, dal Tour Down Under di gennaio al Tour of Guangxi terminato lo scorso 19 ottobre. Tadej Pogacar e Joao Almeida sono stati i migliori con tre successi a...


Dopo il successo della prima edizione del De Rosa Day 2024, torna un evento che celebra la passione, la famiglia e quel cuore che batte da settantadue anni. Il 21 e 22 novembre, le porte del HeartQuarter di Cusano Milanino si riapriranno per...


«Gaza è come il ciclismo: c’è sempre necessità di una squadra che ti circondi nei momenti difficili, è questo elemento che ho incontrato fin dal primo contatto con la realtà dei territori che non conoscevo. Le due ruote confermano la...


Il ciclismo è uno sport che continua ad affascinare e a richiamare gente, che scende numerosa sulle strade per veder passare i corridori. Considerando il gran numero di persone che si accalca sulle salite simbolo di questo sport, c’è chi...


Chamois Butt’r,  marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, ha una linea di creme per fondello per migliorare il comfort in sella. Tra le varie proposte troviamo anche ULTRA, un prodotto ideato per chi pratica endurance ed in generale per tutti quei ciclisti...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024