L'ORA DEL PASTO. PRIMA DI BRERA, DOPO BRERA E... PER BRERA L'ARCIMATTO

LIBRI | 12/01/2023 | 08:10
di Marco Pastonesi

Più passa il tempo, più cresce la distanza fra Gianni Brera e i giornalisti sportivi, sempre che lui fosse soltanto un giornalista sportivo. Perché Brera era molto di più, giornalista e scrittore, autore e inventore, direttore e creatore, perfino poeta, su carta e radio, tv, cinema e teatro, banchetti e tavolate (e dovunque avrebbe spopolato, dai podcast a Twitter). Da protagonista, da mattatore, da arcimatto.


A quasi 104 anni dalla nascita (l’8 settembre 1919, una settimana prima di Fausto Coppi) e a poco più di 30 dalla morte (il 19 dicembre 1992), le parole scritte su Brera travolgono quelle scritte da Brera in una carriera pur travolgente, dalla “Gazzetta dello Sport” alla “Repubblica” passando per “Il Giorno”, “Il Giornale” e “il Guerin Sportivo”, decine di libri e migliaia di pezzi, paginate e marchette, rubriche e lettere, elzeviri e cronache, vignette e fogliettoni. Tutto e di tutto: un prodigioso vulcano, un prodigio vulcanico. La più recente opera sul Gioannbrerafucarlo s’intitola “Per Gianni Brera l’Arcimatto” (Edizioni Zerotre, 318 pagine, 18 euro), è stata curata da Adalberto Scemma con Alberto Brambilla ed è composta di studi, documenti, omaggi e memorie di 34 fra giornalisti, cattedratici, storici, viticoltori e liberi pensatori (Ferdinando Albertazzi, Mino Allione, Andrea Aloi, Alberto Brambilla, Vladimiro Caminiti, Massimiliano Castellani, Sebastiano Catte, Gino Cervi, Paola Colaprisco, Piero Faltoni, Vittorio Feltri, Gigi Garanzini, Mariella Gini, Sergio Giuntini, Filippo Grassia, Antonio Lanza, Gilberto Lonardi, Lorenzo Longhi, Andrea Maietti, Beppe Maseri, Gianni Mura, Gianluca Oddenino, Marco Pastonesi, Darwin Pastorin, Salvatore Piconese, Raffaele Pompili, Massimo Raffaeli, Claudio Rinaldi, Adalberto Scemma, Mario Sconcerti, Mario Sicolo, Giuseppe Smorto, Gianni Spinelli e Luca Urgu). Sarà presentata martedì 17 gennaio, dalle 17 alle 20, nella Sala Appiani (ingresso libero) dell’Arena di Milano, a Brera intitolata, grazie all’organizzazione dell’Associazione dei cronisti e storici dello sport (La Cro.s.s.).


Brera è (e lo sarà sempre di più) irraggiungibile non solo per conoscenze e intuizioni, non solo per talento e carisma, non solo per istinto e natura, ma anche perché il giornalismo non è più quello novecentesco (e non potrebbe essere altrimenti), si è arricchito (Internet lo ha liberato e moltiplicato), ma si è anche impoverito (meno giornali, meno redattori, meno soldi, meno possibilità, meno opportunità, meno indipendenza). Troppo spesso i giornali si scrivono non sulla strada ma davanti alla tv (ci sono direttori nominati per ridurre, innanzitutto, le spese) e si pensano in salotti e non in tram (Gino Palumbo tornava dallo stadio di San Siro con il 15 per ascoltare i commenti – a caldo – degli spettatori e farne gli argomenti della settimana), la convivenza con gli atleti è diventata virtuale o digitale (Brera abitava con calciatori e allenatori, respirava con corridori e direttori sportivi, frequentava i pugili nelle palestre e i discoboli nelle pedane), i compensi per i collaboratori talvolta sono ridicoli e offensivi, insufficienti per campare di soli pezzi.

Brera, nel confronto con i senzaBrera e i dopoBrera, avrebbe comunque stravinto. Ma il 6-0 6-0 è dovuto all’impraticabilità del campo.

PS Personalmente, a rischio di sembrare irriverente, più che per Brera il mio cuore batte per Mario Fossati

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Brera
12 gennaio 2023 11:02 Angliru
Era un'emozione unica poterlo leggere e sentire. Giornalista sportivo vero, e un uomo di grande spessore umano e culturale

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La Lidl-Trek aveva cerchiato la prima tappa del Giro d’Italia e Mads Pedersen non ha deluso nel finale, vincendo tappa e indossando la maglia di leader della corsa. Il campione danese in questa stagione aveva fatto vedere la sua ottima...


Il volto nuovo sul podio del Giro d'Italia a Tirana è quello di Francesco Busatto, quarto al traguardo e maglia bianca di miglior giovane. Il ventuduenne vicentino della Intermarché Wanty è il ritratto della felicità e spiega: «Sapevo di essermi...


Il Giro di Mikel Landa è finito a 5 km dalla conclusione della prima tappa: lo spagnolo, infatti, è rimasto coinvolto in una caduta avvenuta in discesa, una curva verso sinistra, una scivolata sulla destra, tre corridori che finiscono fuori...


Che noia il Giro con Pogacar, che noia il Tour con Pogacar, che noia le classiche con Pogacar: meno male, stavolta Pogacar si è levato dalle scatole e possiamo finalmente divertirci. Torna il Giro da sogno, equilibrato e combattuto, aperto...


Stupore per i programmi di contorno Rai trasmessi da Lecce mentre il Giro è in Albania: l’azienda smentisce che, dopo gli anni del covid, sia ancora in vigore il distanziamento. «E’ un Giro da seguire dalla prima all’ultima tappa» (Stefano...


Mads Pedersen conquista la prima tappa del Giro d'Italia, la Durazzo-Tirana di 160 km, e la prima maglia rosa. Una frazione che ha mantenuto le attese della vigilia, con la Lidl Trek che ha fatto un grandissimo lavoro sulle salite...


Nasce una stellina nel movimento ciclistico francese: il diciannovenne Aubin Sparfel ha conquistato il suo primo successo tra i professionisti imponendosi nel Tour du Finistere. Il portacolori della Decathlon AG2r La Mondiale Development, che fino allo scorso anno correva tra...


Eline Jansen, olandese classe 2002 in forza alla VolkerWessels, ha festeggiato la sua seconda affermazione in carriera tagliando per prima il traguardo dell'unidicesima edizione della Classique Morbihan. Alle spalle della ragazza originaria di Deventer si è classificata l'esperta  Amber Kraak, fresca di rinnovo con...


Successo azzurro nella seconda semitappa della seconda tappa della Corsa della Pace juniores svoltasi sulla breve e assurda distanza di soli 58 chilometri. A sfrecciare al traguardo di Terezin è stato il trentino Alessio Magagnotti (Autozai Contri) che nel convulso...


L’Associazione dei Direttori Sportivi Professionisti (Adispro) esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Enrico Paolini, ex corridore professionista e stimato direttore sportivo, figura centrale del ciclismo italiano degli anni Settanta e Ottanta. Nato a Pesaro nel 1945, Paolini si è...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024