FRAN CONTADOR: «EOLO KOMETA, CHE BELLA STAGIONE! IL DURO LAVORO PAGA»

PROFESSIONISTI | 30/11/2021 | 16:36
di Nicolò Vallone

Alberto Contador è una figura cardine della Eolo Kometa, ma il team manager della squadra, colui che tiene le redini della struttura, è il fratello maggiore Francisco.


Queste sono le impressioni di Fran Contador al termine della prima stagione da Professional, alla vigilia della seconda:


«È stata un'annata molto buona dal mio punto di vista. Una nuova categoria, con tutte le sue difficoltà, ha bisogno di un tempo fisiologico di adattamento. Dopo un inizio difficile per tutti, con un calendario condizionato dal covid, la squadra ha acquisito via via il giusto ritmo e ha dato un'immagine seria e professionale di sé, accompagnata dai risultati: oltre alla vittoria di Lorenzo Fortunato sullo Zoncolan, abbiamo fornito ottime prestazioni in tutto il Giro d'Italia e nella stagione in generale. Il che mette su di noi una certa pressione in vista del 2022: dai corridori a tutto lo staff, tutti abbiamo una missione, un compito, una responsabilità, fare le cose per bene e non sedersi sugli allori. Le situazioni possono mettersi meglio o peggio, ma il duro lavoro porta sempre risultati.»

IL MOMENTO PIÙ BELLO - «Il Giro, nella sua interezza. Un impegno totale e assoluto dall'inizio alla fine, ogni membro della squadra ha dato il 200% ogni giorno. Tutti eravamo consapevoli dell'importanza del momento, tutti eravamo desiderosi di onorare questo invito, che forse qualcuno metteva pure in discussione. Successivamente, Fortunato ha vinto l'Adriatica Ionica Race, a dimostrazione del fatto che il team non si è mai rilassato. Infine sono arrivate altre belle prestazioni, e un successo come la doppietta di Fetter e Albanese nell'ultima tappa del Tour du Limousin.»

UN RAMMARICO - «A livello sportivo nessuno. Semmai, a causa delle restrizioni per la pandemia, non sono riuscito a passare abbastanza tempo con gli sponsor. Con Eolo, Kometa e Aurum abbiamo realizzato qualche iniziativa, è vero, ma l'anno prossimo voglio svolgere più attività con loro. Alcune aziende come Gobik, Kask, Koo, Dmt ed Enve hanno già una loro visibilità nel mondo del ciclismo, ma altre come Retelit, Elmec o Avm non ce l'hanno, quindi è importante organizzare eventi con loro e la squadra. Comunque siamo molto felici che tutti gli sponsor siano rimasti soddisfatti dalle nostre perfomance in gara.»

IL FUTURO - «La Eolo Kometa ha creato una propria chiara identità e stiamo ricevendo diversi inviti. Innanzitutto saremo alla Vuelta a San Juan, in Argentina, e parteciperemo per la prima volta alla Vuelta a Andalucia. Non vediamo l'ora anche perché abbiamo tre corridori andalusi: Alejandro Ropero, Sergio Garcia e David Martìn. Per quanto riguarda la Vuelta a Espana: ovviamente sarebbe meraviglioso per me e Alberto, è il grande giro del nostro Paese e lui lo vinse tre volte, ma è difficilissimo per noi ottenere la wild card in quanto ci sono quattro ProTeam spagnoli meglio piazzati di noi. Sarebbe una forte emozione e in un futuro non troppo lontano speriamo di poterlo fare, ma quel momento non è ancora arrivato. Intanto con la nostra Fondazione stiamo aiutando tanto il ciclismo di base in Spagna.»

IL ROSTER - «L'abbiamo migliorato ulteriormente. Sono partiti diversi corridori, ma si è creato un blocco che mi rende davvero contento. Abbiamo trovato un'ottima alchimia di squadra e vogliamo vedere altri giovani, magari dal potenziale ancora inespresso, sprigionare il loro talento come hanno fatto quest'anno Fortunato o Vincenzo Albanese. Tra i volti nuovi ci sono due neopromossi dalla nostra Under 23, David e Alex Martin. Quest'ultimo in particolare ha fatto tutta la trafila nella Fondazione Contador!»

I GIOVANI - «Queste sono le cose che danno senso al progetto, sarebbe inutile compiere ingenti investimenti a più livelli se i ragazzi poi non avessero uno sbocco in "prima squadra". Personalmente, lo ritengo l'aspetto più motivante del mio lavoro qui e lo considero un nostro tratto distintivo. Pensiamo che i due Martin siano corridori su cui vale la pena puntare, e questo salto è una bella responsabilità anche per noi: i loro risultati saranno un indicatore della qualità del lavoro che facciamo qui. Vogliamo formare molti bravi ciclisti nel vivaio, vogliamo crescerli con la nostra mentalità.»

LA FORMAZIONE JUNIORES - «Quest'anno non abbiamo potuto tenere il Campus di selezione e gli ingaggi sono stati scelti direttamente dallo staff tecnico. La pandemia ha colpito la categoria junior in modo particolarmente duro, mentre il ciclismo ha subito molti cambiamenti nello stesso periodo. C’è un crescente interesse tra le squadre professionistiche, sia nel WorldTour che in altre categorie, per i giovani corridori che stanno emergendo. Per noi, il fatto che il Campus non si sia tenuto non è stato piacevole. Nemmeno la versione telematica dell’anno scorso, perché non è la stessa, non è quello che stiamo cercando, non si adatta al modo di lavorare e all’obiettivo fondamentale del Campus. Ma così come non è stato piacevole, e speriamo di riprenderlo, ci sta anche facendo analizzare e riflettere sul corso attuale del ciclismo e sulla necessità di adattarsi ai tempi.»

LAVORO E COSTI - «Gestire una squadra di ciclismo professionistica richiede un grande impegno. Quello che muove me, Alberto e Ivan è la passione per questo sport. Nessuno di noi tre avrebbe l'impellenza di fare qualcosa del genere, con tutto il carico che comporta. Una struttura ciclistia è un'azienda particolare, che non produce un bene per fare profitti, ma che invece è alimentata dai soldi degli sponsor per gareggiare. La nostra è di medie dimensioni, con 42 membri dello staff e 53 corridori, di cui 21 professionisti. Incontriamo di continuo problemi e imprevisti, problemi di budget e di risorse umane... ma tanti momenti meravigliosi!»

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La scorsa settimana vi avevamo dato un assaggio di un'intervista realizzata da Giorgia Monguzzi alla festa dei fratelli Carera: ora potete gustarvi l'intera chiacchierata della nostra inviata con Giulio Pellizzari, che valuta la propria stagione e svela con spontanea sincerità...


Simon Yates è stato ospite d’onore questa sera a Roma ed è stato proprio lui a portare il Trofeo senza Fine sul palco del Parco della Musica. Yates ha prima ricordato le emozioni per la vittoria dello scorso anno al...


Non so quanto davvero sarà duro il nuovo Giro, so per certo che risulterà comunque meno faticoso della presentazione ufficiale. Senza fine come il trofeo, un diluvio di parole senza mai arrivare al dunque, alla fine uno mette mano al...


È il suo ultimo giro al Giro e lo ha fatto in un luogo do­ve re­gna l’armonia e la cultura; la musica eterna e fa­migliare di Ennio Morrico­ne, visto che la sala è dedicata proprio all’immensità del grande maestro due...


Elisa Longo Borghini ha guardato con un po’ di emozione le immagini della corsa rosa che lo scorso anno ha vinto con grande forza. La piemontese ha voluto ricordare alcuni momenti dell'edizione 2025, in particolare l’arrivo dell’ultima tappa, dove ad...


E’ stato presentato questo pomeriggio presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, il percorso ufficiale del Giro d’Italia Women 2026, organizzato per il terzo consecutivo da RCS Sports & Events. Partenza il 30 maggio da Cesenatico e gran finale domenica...


L'anno scorso vi raccontavamo la nascita, a Montesilvano, dell'Abruzzo Cycling Team, creato dal "mentore" Alessandro Donati (direttore sportivo in Bardiani CSF) e presieduta da sua moglie Marzia Di Fazio, coadiuvata da Francesco e Mario Di Paolo: una storia di passione...


Cinquant’anni a regolare ruote e gruppi, selle e manubri, a montar raggi e pedali, palmer e copertoncini: prima in modalità analogica, oggi digitale, con tanto di app. La cicli Bettoni di Alfio Bettoni è un negozio crocevia del mondo, che...


Il fenomeno eritreo di 25 anni, già un uomo che ha fatto la storia, maglia verde del Tour de France e vincitore di più tappe, nonché fonte di ispirazione, si unisce al NSN Cycling Team come ciclista di punta in...


Venenum in cauda. Oppure dulcis in fundo, per chi è maggiormente vicino alle sue posizioni. L'atto finale, o meglio post-finale, della domenica Open House in Beltrami TSA a Reggio Emilia, un Nota Bene o un Post Scriptum a suon di...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024