ROUBAIX DONNE. VOGLIA DI SFIDA E DI CRESCERE ANCORA

DONNE | 01/10/2021 | 08:36
di Francesca Monzone

La Parigi-Roubaix si veste finalmente di rosa, portando le donne ad avere lo stesso impegno degli uomini. Domani, per la prima volta dopo 125 anni dalla sua prima edizione, la Regina delle classiche sulle sue strade infernali accoglierà le cicliste per assegnare la sua prima vittoria al femminile.


Tante saranno le atlete al via: vedremo correre Marianne Vos, Annemiek van Vleuten, Jolien D'hoore e le nostre Marta Barta Bastianelli ed Elisa Longo Borghini. Sono loro le atlete che negli ultimi anni abbiamo visto dominare le corse, loro che di titoli ne hanno conquistati veramente tanti, domani potranno dimostrare le loro qualità sulle strade della terribile Parigi-Roubaix.


Al via ci sarà anche la maglia arcobaleno di Elisa Balsamo che, a differenza delle sue colleghe, potrà fare questa prima esperienza in giovanissima età. Si parla di parità e di diritti e a scherzare su questo argomento è proprio Jolien D'hoore, che diversi anni fa in una prova della Coppa del Mondo a Drenthe tra i premi trovò anche un’aspirapolvere. All’epoca la belga si divertì molto nel ricevere quel premio, sottolineando le pregevoli qualità e l’importanza del'oggetto nella vita di una donna.

Oggi il ciclismo femminile è sicuramente cambiato e lo hanno dimostrato anche importanti squadre del World Tour quando hanno iniziato ad aprire le porte alle donne. La Francia ha fatto scuola in questo senso, tanto che dopo la Parigi-Roubaix il prossimo anno vedremo anche un Tour de France dedicato alle donne.

In Belgio e Olanda la questione è diversa e a dirlo è stata Annemiek van Vleuten, che il titolo Mondiale lo ha vinto nel 2019 e lo scorso anno è arrivata seconda a Imola. «Noi siamo in vantaggio rispetto ad altre nazioni – aveva detto l’olandese –, possiamo allenarci molto di più rispetto alle nostre colleghe. Non abbiamo limitazioni di tempo come avviene per ragazze di altri Paesi».

Marta Bastianelli è convinta che la Roubaix in versione femminile sia un grande successo per le donne. Lei che ha vinto il titolo Mondiale ed Europeo e anche il Giro delle Fiandre, è convinta che il ciclismo in rosa, sia un’opportunità importante per gli organizzatori e che non devono lasciarsi sfuggite le occasioni che verranno da questo movimento. «Questa è un'altra Classica Monumento che si aggiunge all'elenco – ha detto la Bastianelli –. Sarà sicuramente una corsa difficile per noi e potremo dimostrare se saremo all’altezza di fare gare così dure. La chiamano tutti l’Inferno del Nord e noi non vediamo l’ora di misurarci con una gara così».

Per le ragazze sarà una prova importante questa, come si come fondamentale è stato il percorso che hanno fatto per arrivare fino qui. «Correre gare come queste vuol dire avere anche una preparazione diversa dei materiali – ha aggiunto la Bastianelli -. Ci sono squadre che un lavoro come questo lo fanno da più tempo e adesso potranno crescere anche gli altri team in questa direzione».

Cauta la campionessa italiana Elisa Longo Borghini, che in questa Classica sarà un aiuto per le sue compagne. «Non penso che questa corsa sia adatta alle mie caratteristiche – ha detto la piemontese della Trek-Segafredo –, ma penso che sarò più un sostegno per la mia squadra. Conosco molto bene questa corsa perché mio fratello è stato un ciclista e ha corso la Parigi-Roubaix. Il pavè non mi spaventa e sono pronta».

Sarà una competizione femminile importante, che trasmessa in televisione porterà molti vantaggi e aprirà tante porte. Altre ragazze potranno avvicinarsi a questo sport e per gli sponsor questa sarà una vetrina veramente importante, ma deve essere fatto di più per il movimento rosa.

«Naturalmente il ciclismo femminile deve ancora fare dei passi avanti dopo questa prima Parigi-Roubaix – ha spiegato Marianne Vos - Il premio in denaro deve essere ancora migliorato e dobbiamo sforzarci per andare verso una completa uguaglianza. Non c'è ancora una Milano-Sanremo per le donne ma sarebbe bello che ci fosse anche per noi una versione al femminile per questa Classica. I segreti dello sviluppo del ciclismo femminile sono nella crescente professionalizzazione, atlete sempre più competitive e un calendario più ricco. Sono certa che tra 10 anni non parleremo più di differenze nel ciclismo».

Copyright © TBW
COMMENTI
Un bel banco di prova
1 ottobre 2021 10:29 titanium79
Gara massacrante, in cui per le nostre ci sara' da correre di rimessa. La Longo non la vedo adattissima, meno ancora la Balsamo. Detto questo, fanno bene a mettere il loro nome nella start list di una gara unica

CICLISMO DONNE
1 ottobre 2021 10:45 PIZZACICLISTA
Bisogna dare gli stessi soldi degli uomini il ciclismo donne è il futuro prima o poi si dovrà ammetterlo

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
È nella grande scenografia di Genova, non distante dall’iconica Lanterna che si raduna il Giro d’Italia per affrontare la quinta tappa. Sono 178 i chilometri da percorrere per raggiungere il traguardo di Lucca, in Toscana. Tracciato che propone dapprima la...


Lo scrigno della memoria è sempre carico di emozioni che si intersecano una con l'altra, quasi in un disegno soprannaturale fatto di piccoli momenti, di strade al bivio, di coincidenze. Lo scrigno della memoria si è aperto per riportarci sul...


Carlo Oriani era un bersagliere ciclista. E da bersagliere ciclista (nella foto) partecipò alla Prima guerra mondiale. Si racconta che, durante la ritirata di Caporetto, per tentare di salvare un commilitone, “el Pucia” (questo il soprannome regalatogli per la cura...


Il Giro ritorna a Genova per il via della quinta frazione che porterà a Lucca dopo 178 km. La tappa si svolge quasi interamente lungo la statale Aurelia di cui segue ogni curva e ogni saliscendi. per seguire il racconto...


Ci sono dei luoghi sacri per chi ama e pratica il ciclismo: le salite più dure, i muri più ostici, i luoghi culto. E di quest'ultima categoria fa parte il Motovelodromo Fausto Coppi di Torino, teatro di grandi sfide negli...


Non solo storie di campioni, al Giro d'Italia, ma anche quelle di ragazzi che sono in corsa ma la vivono in modo davvero particolare. Come Nadav Raisberg, ventitreenne ciclista della Israel Premier Tech. Per capire come possa vivere questo ragazzo...


Il modello 029 di casa Salice nasce dalla grande esperienza maturata da Salice nelle massime competizioni, un terreno in cui la storica azienda di Gravedona ed Uniti ha sempre detto la sua mettendo al servizio degli atleti occhiali e caschi decisamente interessanti....


“Un giro nel Giro”, il circuito di pedalate amatoriali, dedicato a clienti e appassionati ciclisti, sul percorso del Giro d’Italia organizzato da Banca Mediolanum, da ventidue anni sponsor ufficiale della Maglia Azzurra del Gran Premio della Montagna, è pronto a...


Monterosso Almo (Rg) si prepara ad accogliere le giovani promesse del ciclismo siciliano che sabato e domenica si sfideranno per il Memorial Giovanni Cannarella. Una manifestazione giunta alla 22a edizione che vedrà impegnate le categorie Esordienti, Allievi, Juniores e Under23...


IMOLA CHARITY BIKE In loop per FFC Ricerca, la cui prima edizione si sarebbe dovuta tenere nel 2023, verrà riproposto, nel medesimo format e circuito,  domenica 26 maggio 2024, con l’intento di aumentare la conoscenza sulla fibrosi cistica (FC), la malattia genetica grave...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi