MARIKA TOVO "MARATHONETA": «AMO IL CROSS COUNTRY, CHE EMOZIONE PASSARE IN ELITE!»

MTB | 14/09/2021 | 08:16
di Nicolò Vallone
80 chilometri, con 2300 metri di dislivello, sugli sterrati della Brianza. Questi, in estrema sintesi, i campionati italiani Marathon di Mountain Bike 2021 svoltisi domenica 5 settembre. A trionfare nella gara delle donne, uno dei più promettenti talenti del cross country femminile nostrano: Marika Tovo, che sui social ha subito incassato i complimenti di un punto di riferimento della MTB italiana come Eva Lechner. Quegli stessi social che la 22enne di Montebello Vicentino la settimana precedente aveva utilizzato per opporsi alle critiche piovute sulla nazionale azzurra in occasione dei Mondiali in Val di Sole, in cui lei ha mancato il podio per un soffio a livello individuale e di squadra, arrivando 4^ sia nel XCO Under 23 che nella Team Relay. Marika che, ricordiamo, nel 2018 stupì tutti a 19 anni con il bronzo iridato U23 a Lenzerheide (Svizzera).
 
Che sensazione ti dà una gara come la Marathon e... come si fa a vincerla?
 
«Sarà la seconda o la terza volta in vita mia che concludo una Marathon. All'inizio ho seguito Annabella Stropparo che però mi sono resa conto che andava troppo forte. Mi sono allora staccata da lei per poi superarla successivamente in un tratto di salita in cui sono riuscita ad accelerare. Da lì ho fatto la mia andatura senza forzare troppo e sprintare nel finale. Tra le due specialità preferisco il cross country, col quale sono nata e con cui continuerò: mi dà adrenalina ed è molto più tecnico. Però la Marathon ha tanti aspetti positivi, ti permette durante la fatica di goderti panorami spettacolari e paradossalmente ti stanca meno di un cross country: in un XCO fatto bene devi andare a tutta da inizio a fine gara, nella Marathon puoi evitare di sovraccaricare e puoi gestire meglio il passo.»
 
Ci ha colpiti la tua "battaglia social" contro gli eccessi di critiche e di giudizi facili. Il che potrebbe suscitare una riflessione sullo sport in generale: ai Mondiali tu hai disputato due belle prove, però il 4° posto a volte viene vissuto come "mezzo fallimento" perché in fondo è una convenzione dell'essere umano che il podio sia composto dai primi 3 classificati...
 
«Mi dà fastidio che a volte si parli senza conoscere la fatica di una corsa e senza considerare che dietro agli atleti ci sono delle persone. In particolare, dopo la Team Relay ai Mondiali in cui siamo arrivati quarti, ci si è accaniti su un ragazzo di appena 17 anni (Marco Betteo, ndr) che alla prima staffetta MTB iridata in carriera ha sbagliato a partire troppo forte per poi scoppiare subito. È giovanissimo e non ripeterà più l'errore: i giovani facciamoli crescere, non scoraggiamoli subito! Subissarli di critiche è un danno, e in ogni caso in una squadra tutti vincono e tutti perdono, e per un 4° posto ai Mondiali andrebbero fatti i complimenti. Per quanto riguarda la mia performance individuale, chiaramente resta un po' l'amaro in bocca per il podio mancato, ma sono contenta perché ho dato il massimo, e se non sono andata a medaglia mica vuol dire che sono scarsa...»
 
Ciò detto, tu in carriera hai vinto (tre volte campionessa italiana a livello giovanile, Marathon esclusa, e due volte campionessa europea nella Team Relay, ndr) e dall'anno prossimo non sarai più Under 23 bensì Elite. Come ti senti all'idea dell'imminente passaggio di categoria?
 
«Sono parecchio emozionata e so che sarà durissima: ci saranno i mostri sacri che ammiro da quando vado in bicicletta! Eva Lechner? Siamo amiche, oltre che essere una grande atleta è una gran persona, è un po' la mamma della MTB italiana e mi ci trovo benissimo, è sempre pronta a darti consigli.»
 
Infine, un tema che interessa tanti ragazzi e ragazze della tua età che praticano sport ad alti livelli: come si concilia con equilibrio la vita da atleta con quella personale?
 
«Mi alleno 5 o 6 giorni alla settimana, a seconda che ci siano gare o meno. La mia "ricetta"? La bici per me è un lavoro e non la mia vita. La mia vita sono la mia famiglia e il mio compagno, con cui sto da tre anni e mezzo e con cui convivo da dicembre scorso. Io penso alla bici... finché sono in bici! Appena scendo, penso alla mia vita. Qualcuno mi critica perché alle gare inizio a concentrarmi solo 5 minuti prima della partenza, e mentre faccio i rulli sono lì che sento musica e canto. Ma io rendo meglio proprio quando mi metto meno pressione addosso!»
 
 
E allora, senza pressioni ma solo incoraggiamento, ti auguriamo di fare il meglio nel cross country Elite dando il tuo massimo!
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Gianni Bugno e Claudio Chiappucci oggi alle 19 ospiti a Radiocorsa su Raisport. A commentare il percorso del Tour de France 2026, appena presentato. E poi tutte le immagini di tutte le gare del momento, dal Tour of Holland a...


Il barrage al bivio con Les 2 Alpes gli appassionati di ciclismo lo conoscono bene, perché posto ai piedi della salita che vide concludersi l’epica impresa di Pantani nel Tour de France 1998. Un momento, però: sempre con vista sullo...


Non è stato affatto un finale di stagione dei più semplici quello vissuto dai membri della Israel-Premier Tech. Finita nell’occhio del ciclone e su tutte le pagine dei media del settore (e non solo) per quanto accaduto alla Vuelta e...


Q36.5 amplia la sua proposta footwear con due nuove scarpe da ciclismo pensate per offrire prestazioni elevate su ogni terreno: le Gregarius Road Shoes, ideali per le lunghe uscite su strada, e le Gregarius Adventure Shoes, progettate per affrontare percorsi misti e avventure...


L'intero percorso del Tour de France 2026 è stato svelato al Palais des Congrès a Parigi e immediatamente si immaginano le salite dove i grandi uomini della classifica generale si daranno battaglia e con i traguardi veloci dove assisteremo alla...


Continua la campagna acquisti della Unibet Rose Rockets, che dopo aver ufficializzato gli arrivi di Dylan Groenewegen e Jannis Peter, ha annunciato un altro nome di spessore: Wout Poels. Lo hanno fatto alla loro maniera, con un simpatico video in...


Ciclismo noioso perché vincono sempre gli stessi? Pogacar fenomeno perché non ha rivali? Con la consueta franchezza e precisione, Moreno Moser respinge tali osservazioni e le contro-argomenta al microfono del nostro direttore Pier Augusto Stagi alla vigilia della "Pedalata con...


Oggi al Palais des Congrès di Parigi, come da tradizione sarà svelato il percorso del Tour de France 2026. Tante indiscrezioni sono già uscite e molto si sa sulle tappe che saranno la sede di battaglia per la conquista alla...


L’ultima puntata della stagione di Velò, la rubrica di TVSEI dedicata al ciclismo, ripercorrerà il 2025 su due ruote con il bilancio complessivo di quanto è accaduto a livello internazionale e nazionale e analizzando quello che potrebbe riservare il 2026....


In Francia ha ottenuto la più importante delle undici vittorie conquistate finora nella sua carriera, e in una squadra francese correrà per i prossimi due anni. Alison Jackson, regina della Paris-Roubaix Femmes 2023, ha firmato un contratto biennale con la...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024