GATTI & MISFATTI. NEUTRALIZZARE LA MATTANZA

TOUR DE FRANCE | 28/06/2021 | 18:25
di Cristiano Gatti

Soltanto un pervertito può davvero esaltarsi nel vedere le grandi corse decise dalla mattanza delle cadute. Nella società e nell'epoca dello spettacolo, comunque e a tutti i costi, sicuramente ci sarà gente attaccata ai video delle cadute di questa tappa, godendo come arrapati insaziabili.


Io sarò molto tradizionale e scontato, ma continuo a preferire che i ciclisti si battano tra loro in velocità, resistenza, intelligenza. Il bowling umano continua a starmi sull'anima: per il dolore che provoca a questi ragazzi, per il profondo senso di ingiustizia che si tirano dietro le classifiche decise dalle cadute.


Purtroppo, dobbiamo anche dire che questa storia sta diventando sempre più invadente. Avevamo appena chiuso il dibattito sulla tappa di Cattolica al Giro, siamo già qui a ridirci le stesse cose alla terza tappa del Tour. Gli organizzatori sono folli e incoscienti, ma che dici, i corridori sono troppo distratti (prima) e stressati (nel finale), ma che dici, il problema è che in certe strade non si può più passare, troppe rotatorie e troppi spartitraffico. Eccetera, eccetera.

Tendenzialmente, mi sforzo ogni volta di non lasciarmi tramortire dall'emotività e di addentarmi nei singoli casi, come un brigadiere dell'Arma chiamato a stendere il verbale del sinistro.

In questo caso, considerando che tre big – very big – della corsa ci hanno rimesso la zampa, mi viene da dire che Roglic abbia poco da recriminare, che Pogacar possa incavolarsi seriamente (anche se gli va di lusso per non essere caduto in prima persona) perchè quel tratto stretto di discesa in mezzo al bosco a poco dall'arrivo è come minimo un'imboscata carognesca del Tour, infine che Thomas sia a metà strada tra la colpa sua e la colpa degli spartitraffico. Poi c'è Ewan, che a me piace un sacco, ma che stavolta ha rischiato di suo.

Certo ciascuno può aggiungere o togliere un dettaglio. Ogni volta è così. Ma qui mi pare che la sostanza resti sempre la stessa: cosa fare, cosa inventarsi, cosa escogitare per aumentare la sicurezza e tagliare drasticamente il peso specifico delle cadute sulle classifiche, posto ovviamente che comunque la caduta resta parte inevitabile ed essenziale del ciclismo, anche solo per il fatto elementare di andare in equilibrio su due ruote.

Naturalmente, tutti quanti conosciamo i volumi di ideone e di propostone venute avanti in questi anni. Dalle transenne alle borracce, non sto a fare l'elenco. Trovo noioso ripartire ogni volta da capo.

Personalmente, scelgo. Dovendo dire una cosa subito, vado a bomba sulla neutralizzazione: mi sembra evidente, il termine dei 3 chilometri è ormai obsoleto. Superato dai fatti. Non ci stiamo più dentro. Troppa gente che non c'entra con certi finali si vede costretta a stare lì troppo a lungo. Dunque, liberiamola dall'ansia un po' prima. Così si leva dai piedi e si mette tranquilla, senza aumentare vertiginosamente il tasso di pericolo.

Certo bisogna decidere quale debba essere il nuovo limite: ai meno cinque, ai meno dieci, ai meno duecento? Qui mi fermo e mi faccio da parte. A me pare che l'idea corrente dei dieci sia già un ottimo passo avanti, ma non mi voglio impiccare a un numero: decidano gli esperti (quelli veri), consultando, ma soprattutto ascoltando, corridori e direttori sportivi.

Però facciamolo. Presto, subito. Anche prima. Non risolverà radicalmente il problema, gli Ewan continueranno a cadere in volata, ma sicuramente una più coraggiosa neutralizzazione serve tantissimo.

In definitiva, alzando un po' la testa dalla singola questione, si tratta ancora una volta di guardare la nostra stella polare e adeguarci in tutti i modi. Per me, la stella polare resta sempre una corsa leale e vera, con meno sangue possibile. Alla faccia dei pervertiti.    

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COMMENTI
uomini di classifica
28 giugno 2021 19:13 alerossi
si devono giocare la classifica in salita, discesa, crono e ventagli. le volate sono per velocisti e non devono decidere un GT. neutralizzazione totale ai -10Km così rimane davanti solo chi vuole rischiare. gli altri tranquilli e noi non perdiamo lo spettacolo vero

Per
28 giugno 2021 20:09 noel
me la neutralizzazione deve variare, secondo le caratteristiche del finale gara, che deve essere autorizzato, antecedentemente, da una rappresentanza dei corridori.

caro Gatti,
28 giugno 2021 21:01 canepari
il Marchese deSade era francese; qualcosa vorrà pur dire. I condottieri del Tour sono francesi e portano dentro, inconsciamente, un DNA di sadismo esasperato. Si chiami “rotonde e strade strette”, Passage du Gois o pavé della Roubaix, da sempre hanno inventato qualcosa per infliggere sofferenze, distacchi, incidenti a favore delle prime tappe e del “ne resterà solo uno…”o per lo meno pochi. Una selezione naturale che non ha mai guardato in faccia nessuno né fatto favoritismi. Facciamocene una ragione: il Tour e deSade sono al di sopra di tutto…

cadute
28 giugno 2021 21:09 PIZZACICLISTA
A parte quella stupida donna con quel cartello in mano tutte le altre cadute sono colpa dei corridori. Se neutralizzano ai-10 le cadute con questo modo di correre ci sarebbero ai -15 quindi chi è causa del suo mal pianga se stesso

ANNI
28 giugno 2021 21:47 a01500
Sono anni che lo dico. In alcuni arrivi per velocisti si deve prevedere una neutralizzazione per gli uomini di classifica con regole e distanza dall'arrivo da decidere, ma qualcosa si deve fare.

Due semplici proposte
28 giugno 2021 23:21 pickett
1)Ridurre il numero dei partenti tassativamente a centocinquanta,e non prendere scuse e pretesti per derogare,come é stato fatto quest'anno.2)Cinque cronometro:un breve cronoprologo,una cronosquadre,una cronoscalata e due crono per passisti:tre tappe in linea in meno rispetto a quest'anno,e tante probabilità in meno di maxicadute.

Ti ricordi la roulette russa di Rimini
28 giugno 2021 23:23 Vindime
Ancora una volta, non puoi fare a meno di mostrare la tua antipatia per i francesi. Dover eri il giorno della tappa del giro col folle arrivo a Rimini dove, gli organizzatori per esaltare il sadismo spettacolarizzato, fecero passare la carovana fin dentro agli orti delle abitazioni, dove eri?

@pickett
29 giugno 2021 00:32 fransoli
5 cronometro... così gli scalatori possono fare anche a meno di partecipare e si riduce il numero a 150... ma dai... io allora propongo come prima tappa un tappone di 250 chilometri con 6000 metri di dislivello e arrivo in salita.... il risultato è lo stesso e mi diverto di più a vederlo

scusate
29 giugno 2021 00:42 fransoli
il commento ripetuto... volevo aggiungere che a parte una scelta più ponderata dei tracciati è la neutralizzazione delle tappe sulla carta deputate ai velocisti ai meno dieci dal traguardo, in modo che le squadre dgli uomini di classifica si defilino nel finale lasciando spazio ai soli treni delle ruote veloci... ogni altra soluzione non è possibile... rotonde e spartitraffico non li puoi togliere.... la velocità media è sempre più elevata e non puoi tornare indietro... far correre 150 corridori è ridicolo....

vindime
29 giugno 2021 07:47 kristi
infatti il sig Gatti ha parlato di Cattolica ....cattolica non rimini ...ma già ad un hater consultare un poco di dati costa troppa fatica alle ditine arrabbiate per partito preso ...Riguardo problema cadute trovo che la risposta del sig.NOEL sia la più sensata e attuabile .

pizzaciclista
29 giugno 2021 08:44 alerossi
non sarebbe come dici perchè ai -15Km stanno davanti quelli di classifica e i velocisti dietro, poi sapendo che a 10KM gli altri si spostano non ci sarebbe tutto quel rischio che c'è adesso dove tutti vogliono star davanti

Gara è gara
29 giugno 2021 10:46 Maranga75
Non condivido la neutralizzazione,perché tutte le tappe le devi portare a termine davanti se vuoi vincere...è la stessa cosa dovrebbe valere per i velocisti quando c’è la salita... che alcune volte vanno fuori tempo massimo e non possono più disputare volate! Devono solo imparare a perdere e tirare i freni dove non si passa... e stare svegli in mezzo al gruppo

Neutralizzazione
29 giugno 2021 12:03 Finisseur
Completamente d’accordo con alerossi, anzi le neutralizzerei prima, se per voi vedere corridori darsi spallate a 70km/h è spettacolare siete malati

Considerazione
29 giugno 2021 12:12 Maurone
Perchè non neutralizzare la corsa fino dalla partenza? Adesso si vuol far credere che Roglic è andato addosso a Colbrelli per il percorso e non perchè pensava ai fatti suoi? Che Ewans a tirato giù Sagan per colpa della strada e non perchè voleva passare dove non c'era spazio? Comunque si riducano il numero dei corridori partecipanti per intanto......

Pace col cervello
29 giugno 2021 13:47 carloprimavera
Signor Gatti, credo che dovrebbe fare un po' di pace col cervello: è contro la neutralizzazione delle tappe con meteo particolarmente avverso e con gravi rischi per l'incolumità dei corridori in discesa però è a favore di una neutralizzazione del finale. Leggendo il suo pezzo, peraltro, si rende benissimo conto anche lei mentre scrive del ginepraio in cui ci si inoltrerebbe a scegliere un punto di una tappa invece che un'altra. Mi sembra piuttosto fallace la sua posizione, ancora una volta, come al solito si lamenta sempre ma non offre una chiara alternativa e risposta alla situazione attuale. Per quanto mi riguarda credo che sia pressoché impossibile neutralizzare più di tre km, entrano in gioco troppi fattori e variabili imprevedibili. Non è semplice, l'unica soluzione è sacrificare un po' di dindi che arrivano dalle città ospitanti in favore di arrivi più lineari e meno tortuosi. Cordialità.

fransoli
29 giugno 2021 15:19 pickett
Evidentemente segui il ciclismo da pochi anni,e non conosci la sua storia.I Tours degli anni 70 e 80,i più belli e svvincenti in assoluto, prevedevano cinque o anche sei cronometro.Levitan e Goddet erano dei cretini?Io credo che siano dei cretini quelli che sono venuti dopo di loro,con la loro idiota guerra alle cronometro.

Tour 2014
29 giugno 2021 15:56 Maranga75
Io ricordo che lo vinse nibali.. e non ricordo che qualcuno si lamentava perché erano caduti più volte frome e contador e poi ritirati.. fortuna per nibali ma le corse sono così.. e chissà che non gli vada bene anche quest’anno..

@pickett
29 giugno 2021 17:17 fransoli
non lo meto in dubbio... però il ciclismo è cambiato... con un livello medio delle squadre world tour che si è alzato in modo vertiginoso... i gregari che ci sono oggi negli anni 70 se li sognavano... se metti troppi chilometri a cronometro col cavolo che gli scalatori riescono a recuperarli... negli anni di Coppi e Bartali per dire potevi recuperare anche 10 minuti in una tappa... adesso è impossibile... io non ho niente contro i cronoman però ho visto i tour di Indurain ed erano tutt'altro che esaltanti....... la cronosquadre poi è una delle cose pià ridicole che ci possano essere, è vero che il ciclismo è uno sport di squadra, ma del tutto particolare, infatti vince il singolo non la squadra, pertanto secondo me in questi ultimi anni hanno fatto benissimo a non riproporla

c'è solo una soluzione
30 giugno 2021 14:59 Corrsaro
le idee sono tante ma molte sono irrealizzabili a breve. poi vedi l'immagine del gruppo dall'alto e vedi una massa appallottolata indistinta di maglie, caschi e biciclette che viaggia con equilibrio che rischia in ogni istante di essere rotto dal solito atomo impazzito che trasforma la stessa palla ciclistica nel solito macello di persone, carbonio e lamenti. e allora che fare ? SUBITO i corridori devono imporsi distanze umane nel gruppo e impedire le solite impossibili limate, le solite impossibili acrobazie riparatrici. con la collaborazione della giuria che ammonisce e sanziona gli incorreggibili la corsa assumerebbe un diverso grado di sicurezza, diventerebbe più dura e selettiva e sicuramente più bella.

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