SAVIO. «CHE BELLO IL GIRO CON I NOSTRI RAGAZZI CHE CRESCONO E CON IL “NOSTRO" EGAN IN ROSA»

GIRO D'ITALIA | 02/06/2021 | 08:15
di Giorgia Monguzzi

Gianni Savio ha vissuto il Giro d’Italia tutto d’un fiato, impegnato a dare preziosi consiglio ai suoi ragazzi della Androni Giocattoli Sidermec e a gestire l’emozione di vedere Bernal in maglia rosa, nella penultima tappa è diventato anche nonno del piccolo Edoardo. Il team manager piemontese non si è fatto mancare proprio nulla, fino a poco più di un mese fa la sua formazione era rimasta esclusa dalla corsa rosa ma, richiamata in battaglia quasi all’ultimo, si è ritagliata un posto da protagonista. Da sempre scompigliatori seriali dei piani degli uomini di classifica, gli atleti dell’Androni hanno animato le fughe di tutte le tappe portandosi a casa ancora una volta il premio fuga Bianchi, questa volta grazie a Simon Pellaud.


La Androni Sidermec si è dimostrata ancora una volta un team compatto che non ha paura di andare all’attacco, ogni mattina prima della gara i diesse Ellena e Spezialetti danno le direttive e spesso si fa a gara a chi vuole andare in fuga. «Quest’anno i ragazzi sono andati veramente forte, non posso che essere orgoglioso di loro - racconta Savio a tuttobiciweb -: una delle prime scommesse vinte è stato Filippo Tagliani, è al primo anno da professionista ed è un velocista, ha aperto il Giro partendo per primo nella cronometro e si è distinto con molte fughe, non ha mai mollato nemmeno nelle tappe più difficili. Poi c’è Andrii Ponomar, il nostro talentino ucraino appena diciottenne. L’ho portato alla corsa rosa andando un po’ contro la mia filosofia, ma era costantemente controllato dai medici per evitare che per lui ci fosse uno sforzo eccessivo. Eravamo pronti a fermarlo in ogni momento, poi però tappa dopo tappa è andato sempre meglio, con la giusta esperienza diventerà un grande corridore. Certo, ci sono anche corridori che hanno reso meno di quel che ci aspettassimo, ma questo fa parte del gioco, va messo in conto e non intacca la nostra soddisfazione».


La grande soddisfazione di salire sul podio di Milano è stata però ottenuta grazie Simon Pellaud che è succeduto al compagno Mattia Bais nell’albo d’oro della Fuga Bianchi. Un successo ottenuto da tutta la squadra che, soprattutto nell’ultima tappa in linea, ha aiutato lo svizzero a prendere la fuga buona e a tenere sotto controllo Umberto Marengo, secondo in quella speciale classifica. «Alla partenza della ventesima tappa ai ragazzi ho parlato chiaro: dovevano mettersi a disposizione di Pellaud per chiudere ogni tentativo di attacco con Marengo. Volevamo portare a casa quel premio a tutti i costi». Gianni Savio non ha paura di mostrare il carisma che lo contraddistingue e di motivare i suoi ragazzi, li consiglia su come dosare le forze e come agire di esperienza.

I corridori della Androni Sidermec hanno regalato a Savio delle belle soddisfazioni, ma un’emozione grande grande gliel’ha portata Egan Bernal, il ragazzo colombiano che proprio lui aveva fatto conoscere al mondo giusto qualche anno fa. Il vincitore del Giro, prima di approdare al Team Ineos Grenadiers, ha militato due anni nel team piemontese, ma a Savio non piace dire di averlo scoperto, si riconosce solo il merito di aver dato il via all’avventura di un ragazzo nemmeno ventenne che aveva l’equilibrio psicofisico di un atleta di 30 anni.

In realtà nel ventiquattrenne colombiano sono rimaste la semplicità e l’umiltà che gli hanno trasmetto il manager piemontese ed il suo staff, la capacità di partire dal nulla e di farsi grande, di vivere la squadra come una famiglia e di essere prima una grande persona e poi un grande atleta. Savio lo considera un amico, uno di quelli che anche dopo tanti anni sono riconoscenti del cammino fatto insieme, quasi dopo ogni tappa si scambiano i messaggi e capita che qualche volta Egan chieda ancora qualche consiglio. Savio ci aveva visto lungo, aveva chiuso subito il contratto con il procuratore Alberati appena lo aveva visto scendere da un pullman di una squadra avversaria, scommettendo sul suo talento. Il team manager ama ricordare di averlo cresciuto come un figlio e il tentativo di metterlo sulla strada giusta senza aver paura di fermarlo. «Il primo anno in cui era con noi voleva fare a tutti i costi la Tirreno Adriatico, io però gli dissi di aspettare, era troppo giovane. In una corsa dura come quella avrebbe rischiato di essere fortemente condizionato sia a livello fisico che mentale. È stata una delle poche volte che sono stato duro con lui. Si tratta di piccoli dettagli ma spesso sono questi a fare la differenza».

A Milano Gianni Savio ammira il suo campione in rosa e lo saluta da lontano, ha il petto carico di orgoglio per aver creato l’ambiente ideale per farlo crescere. «Sono sicuro che Egan sarebbe diventato comunque un campione - ci confida infine -, io ho solo il merito di aver creato intorno a lui un ambiente senza pressioni in modo che potesse crescere e un giorno spiccare il volo. Né il Giro né il Tour sono merito mio, io posso solo dire di essere orgoglioso di aver fatto parte della sua storia straordinaria».

Copyright © TBW
COMMENTI
Che successo
2 giugno 2021 11:32 cicloscemo
Un ottavo posto in tutto il Giro, che gran successo. Poveri a noi

Cinque corridori stranieri su otto
2 giugno 2021 15:32 pickett
Invitati per salvaguardare il ciclismo italiano...Ricordiamoci che RCS ha sbattuto la porta in faccia a Quintana per aver alla partenza Tasfanion,Ponomar e compagnia.Poi ci si lamenta che la partecipazione era scarsa.

Soddisfazioniiiiiiiiiiiiii
3 giugno 2021 19:57 9colli
m'immagino che soddisfazione si è tolto il Boss..........chi s'accontenta gode...........

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il ventenne Viktor Bugaenko firma l'ottantesima edizione della Vicenza-Bionde per dilettanti. Il russo, che gareggia in Spagna per la squadra PC Baix Ebre, si è imposto anticipando Thomas Capra del Cycling Team Friuli Victorious e Lorenzo Ursella della Zalf Fior.


Filippo Cettolin è profeta in patria. Il 17enne di San Vendemiano ha vinto infatti il 13simo Giro di Primavera internazionale juniores che si è disputato a San Vendemiano in provincia di Treviso. Il velocista della formazione Borgo Molino Vigna Fiorita...


La Lidl Trek ha vinto la tappa inaugurale della Vuelta España Femenina 2024 completando i sedici chilometri del ventoso tracciato di Valencia in  19 minuti 20 secondi e 13 centesimi. La formazione statunitense ha anticipato di 9 centesimi il Team...


Protagonista di una prima parte di stagione piuttosto difficile, Arnaud De Lie ritrova il sorriso firmando il successo nella Lotto Famenne Ardenne Classic. Sul traguardo di Marche-en-Famenne il giovane portacolori della Lotto Dstny ha finalmente firmato il suo primo successo...


Il giovane francese Baptiste Veistroffer, che difende i colori della Decathlon AG2R La Mondiale Devo Team, ha vinto oggi per distacco la quarta tappa del Tour de Bretagne, la Le Croisic - La Gacilly di 171, 5 km. Alle sue...


Edoardo Raschi raddoppia e centra la seconda vittoria in stagione. Il parmense del Team F.lli Giorgi trionfa per distacco nel Trofeo città di San Damiano d'Asti per la categoria juniores dove anticipa il trentino Christian Vedovelli (US Montecorona) e Andrea...


Si chiude con il trionfo di Carlos Cano Rodriguez la 77sima edizione del Tour de Romandie (Svizzera). Con i compagni della Ineos Grenadiers lo spagnolo ha controllato con disinvoltura  e lucidità la quinta e ultima tappa, da Vernier-Vernier di 150...


Prima vittoria in una corsa a tappe per Isaac Del Toro. Il talento messicano della UAE Team Emirates ha conquistato la classifica generale della Vuelta Asturias che oggi si è conclusa con il trionfo di Finn Fisher Black nella terza...


Il 2023 di Giacomo Nizzolo è terminato nella peggiore maniera possibile: il velocista milanese, che quest'anno corre con la Q36.5 ProCycling Team di Douglas Ryder, lo scorso 23 dicembre è rimasto coinvolto in un incidente durante il suo allenamento con...


Pioggia, freddo e strade scivolose nel circuito di Istanbul: per questo organizzatori e giuria hanno preso la decisione di neutralizzare l'ottava e ultima tappa del Giro di Turchia. I corridori affronteranno un solo giro del circuito schierati dietro la vettura...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi