BRUNO REVERBERI. «PER NOI IL GIRO E' COME LA VENDEMMIA»

GIRO D'ITALIA | 12/05/2021 | 08:20
di Angelo Costa

«Non è la prima volta che il Giro passa dalle strade di casa nostra, ma questa è speciale: ha fatto vedere al mondo una zona ricca di storia». Bruno Reverberi, manager della Bardiani Csf Faizanè,  non è uno qualsiasi nel ciclismo mondiale, figuriamoci a Reggio: quest’anno festeggia 40 anni di attività fra i professionisti della bici, più della metà dei suoi 78 anni, una longevità che ne fa un libero docente in un ambiente dove per simpatia e saggezza è considerato e chiamato ‘Zio’. Di corse rosa dagli anni Ottanta in qua ne ha saltate soltanto una e le ha percorse tutte con lo spirito garibaldino che ha aiutato tanti suoi ragazzi ad uscire dal guscio, ma anche a vincere le tappe: ne conta ben 31, nessuno come lui.

Reverberi, altro Giro, altro passaggio dal Reggiano: emozioni?
«Come sempre. Stavolta però non c'era solo una bella tappa da vedere, con un po’ di salita che ha creato spettacolo: nonostante il maltempo, il pubblico da casa ha potuto vedere monumenti e conoscere storie che magari non conosceva».


Di pubblico se n’è visto parecchio anche sulla strada nelle prime tappe…
«Forse anche troppo, visto il periodo che stiamo attraversando. Però avere gente sulle strade è bello, è un’altra corsa».


Quarant’anni di attività: rispetto a quando è partito, dove è migliorato il ciclismo?
«Nella tecnologia. E nell’organizzazione: una volta si andava alle corse con un furgone, quattro bici di scorta, un meccanico e un massaggiatore che finivano di sistemare bici e muscoli alle undici di sera, oggi le squadre hanno pullman, ammiraglie e staff di fisioterapisti. Di questo passo tra un po’ compreranno i massaggi già fatti…».

Dove è peggiorato?
«Con le corse meno lunghe, si vede meno qualità. Una volta c’erano tappe di 250 e passa chilometri, emergeva l’uomo forte, dotato di resistenza e recupero. Ne trovavi al massimo una decina, adesso saranno almeno cinquanta».

Come sono cambiate le corse?
«In peggio. Sono un po’ più noiose, a volte è sufficiente vedere gli ultimi cinque minuti: quando sai come va a finire, è come vedere un film che ti è stato raccontato».

Motivo?
«Quando si correva su distanze lunghe era difficile andare a riprendere le fughe: toccava alle squadre dei velocisti di grido, se ci riuscivano. Oggi invece tutti i team rincorrono, anche quelli che non hanno un uomo da piazzare nei primi dieci, così lo spettacolo si impoverisce».

Il lato bello?
«Nelle tappe miste, con un po’ di salita, c’è battaglia. Si vede dalle medie, decisamente più alte».

Trentanove Giri d’Italia: il più bello?
«Ne ricordo tanti, ne cito due. Quello in cui riuscimmo ad esser competitivi per tutto il Giro, vincendo con Guidi la maglia ciclamino (1996, ndr) e anche la classifica scalatori. E quello del 2005, quando nacque il Pro Tour, che nel ciclismo è come la Superlega che avrebbe voluto il calcio: prendemmo noi la prima maglia rosa con Brett Lancaster nel prologo, poi vincemmo la quarta tappa. Un bel bilancio per essere una delle due invitate perché non facevamo parte di quell’elite».

Di dare lezioni agli squadroni le è capitato spesso in 40 anni: il segreto?
«Per noi il Giro è come la vendemmia per un contadino: è il mese del raccolto. Se fai bene sulle strade rosa, salvi la stagione: per l’Italia è così. E’ un fatto di visibilità, ma anche di prestigio per lo sponsor: sostengono il ciclismo soprattutto per essere al Giro».

L’edizione più deludente?
«Un anno siamo arrivati a Milano con un solo corridore, Duma. Nonostante questo, siamo stati ugualmente protagonisti: quando attaccava lui, dicevo a tutti che avevamo mandato in fuga l’intera squadra».

Le squadre di Reverberi sono note per correre alla garibaldina: perchè non ha mai abbandonato questa filosofia?
«Quando non hai atleti sicuri di far classifica, conviene muoversi: se c’è da sorprendere i più forti, meglio muoversi in anticipo».

Che Giro farà la sua Bardiani Csf?
«Col solito schema: tutti all’attacco, sperando di esser presenti tutti i giorni e magari imbroccare una fuga in una tappa che conta con uno dei nostri uomini migliori. L’obiettivo è quello di sempre: vincere una tappa».

Reverberi, quattro decenni nel ciclismo sono un record: pensa che la sua terra l’abbia onorata come merita?
«Forse no, anche se pur non essendo reggiano di città (è nato a Bibbiano, ndr) mi ha fatto piacere ricevere dal sindaco Vecchi il primo tricolore. Così come il Coltellino d’oro, che il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha attribuito a eccellenze come Pavarotti, Zucchero, Razzoli e altri personaggi famosi. Sicuramente sono stato onorato più fuori dalla nostra provincia che in casa, ma so bene che nessuno è profeta in patria».

Che fa, si lamenta?
«Assolutamente no, so di godere anche nella mia terra della giusta considerazione. Una squadra che in quarant’anni non si è mai fermata, vincendo tutti i titoli, compresi tre ori olimpici e due mondiali con i suoi atleti, è una cosa unica. Per il team che siamo, restando sempre con i piedi per terra, le nostre soddisfazioni ce le siamo tolte».

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Très bon interview
12 maggio 2021 08:41 Merlin1
Nous sommes heureux de lire cet interview de la part d'un manager sage, pondéré et éternel passionné par le cyclisme. Sans ce genre de Grand Monsieur, le cyclisme ne pourrait peut-être pas se pérenniser. Merci pour ce qu'il a fait et fait encore pour le cyclisme (italien). Merci Monsieur !

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il Giro torna a Lucca dopo 40 anni, . la città si prepara a celebrare l'evento ma si dimentica del suo corridore simbolo, dell'atleta che ha vinto alla coirsa rosa come mai nessun altro ha fatto e probabilmente farà: Mario...


Luke Rowe, fidato capitano su strada e storico granatiere INEOS, ha annunciato che si ritirerà alla fine della stagione 2024. Luke fa parte della squadra da quando è diventato un professionista nel 2012 e ha partecipato a ben otto edizioni...


La Vuelta di Gaia Realini è finiti a Jaca. La giovane scalatrice abruzzese della Lidl Trek, infatti, non prenderà il via nella sesta tappa. Ieri Gaia è caduta nella discesa dell'Alto del Monasterio de San Juan de la Pera, è...


In tre mesi di stagione la Decathlon AG2R La Mondiale ha già superato il numero di vittorie ottenuto in tutto il 2023. Quest’anno, infatti, siamo già a quota 12, contro le 9 complessive della passata stagione. Un cambio di marcia...


Sarà il Giro d'Italia numero 43 per Bruno Reverberi, che come sempre lo seguirà in parte di persona e, come invece non accadeva da 12 anni, vede la sua VF Bardiani Csf Faizanè con vere ambizioni di classifica. E sempre...


Sull'ammiraglia della Bora-Hansgrohe Enrico Gasparotto ha già vinto uno splendido Giro d'Italia con Jai Hindley ed è lui che ci parla delle ambizioni per la corsa rosa della formazione tedesca. «Dani Martinez è il capitano per la classifica generale, ma...


Pinarello ha appena presentato la sua nuova collezione di abbigliamento primavera-estate, un’ampia scelta di capi in cui l’aerodinamica, il comfort e le prestazioni vengono decisamente spinte al massimo. Si tratta di capi premium ottimizzati per le condizioni climatiche più calde, perfetti per...


Lo scorso anno Jonathan Milan è tornato a casa con la maglia ciclamino, simbolo della classifica a punti, e quest’anno il friulano è pronto a difendere il titolo conquistato a Roma nel 2023. Vincere per Milan non sarà facilissimo anche...


Anche quest’anno il Giro d’Italia sarà raccontato da Radio1 Rai metro dopo metro per tutti i suoi 3.400, 8 chilometri. Tappa dopo tappa, a partire da sabato prossimo 4 maggio con la Venaria Reale-Torino, per finire il 26 maggio con...


Polti, l’azienda leader nelle applicazioni del vapore per lo stiro e la pulizia domestica e professionale, si prepara a partire per il Giro d’Italia 2024, manifestazione a cui parteciperà in doppia veste come fornitore ufficiale ed in qualità di main...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi