ECCO COSA È PER ME IL GIRO D'ITALIA

GIRO D'ITALIA | 08/05/2021 | 12:35
di Ivan Basso

Che cos’è il Giro d’Italia.


Il Giro d’Italia è un sogno, fatto da bambini che tolgono le rotelle dalla loro bici e subito si immaginano nella loro testa vittorie, volate, e la maglia rosa.


Il Giro d’Italia è un viaggio. Un viaggio tra le immagini di un Paese meraviglioso, a scoprire angoli di bellezza e a bussare a casa della gente portando un po’ di magia e un po’ di festa. Un viaggio di chilometri: pedalati, guidati, corsi, rincorsi, inseguiti. Un viaggio di immagini: intraviste, custodite, ricordate, pensate. Un viaggio fuori e dentro di sé, che comunque alla fine ti lascia diverso da quello che eri all’inizio.

Il Giro d’Italia è fatto di ore. Le cinque, sei ore passate in sella alla bici durante la tappa o seduto sull’ammiraglia. E poi, tutte le altre ore della giornata: quelle che alla fine sono davvero decisive. Le ore in cui fatichi a prendere sonno perché sai che il giorno dopo succederà qualcosa, le ore passate a preparare ogni dettaglio perché tutto dovrà funzionare alla perfezione, le ore in cui nulla è lasciato al caso e nulla si improvvisa. Le ore in cui il ciclista, perché a ogni ciclista succede, ha paura: paura di non farcela, paura di non essere pronto, paura di non avere fatto tutto quello che era in suo potere per prepararsi, paura di perdere o paura di vincere.

Il Giro d’Italia è fatto di scelte. Perché al Giro, nessuno può permettersi di scegliere di non scegliere. Scelte che vanno prese in pochi secondi e che decidono. Scelte dettate dall’istinto, da un pizzico di follia, dal consiglio giusto arrivato al momento giusto, dall’esperienza o dalla sfrontatezza. Scelte che fanno tutta la differenza tra una vittoria e una sconfitta.

Il Giro d’Italia è la maglia rosa. Un simbolo, un colore, un trofeo, un orgoglio e credetemi: io che l’ho voluta, inseguita, persa, difesa, sognata, raggiunta e indossata… io so cosa vuol dire e conosco quella sensazione unica e irripetibile che si prova quando la si porta sulle spalle, quando la appoggi sulla sedia della tua camera d’albergo la sera prima della tappa decisiva e pare che lei ti guardi ricordandoti la sua bellezza.

Il Giro d’Italia è squadra, la nostra squadra. Che tra poco inizierà questa avventura. Essere qui è bellissimo e ognuno di noi farà di tutto, questa è una promessa, per meritarsi questo onore.

Lo dobbiamo a chi ha creduto in noi. Lo dobbiamo alla gente. Lo dobbiamo a noi stessi. E lo dobbiamo al Giro d’Italia.

 

Ivan Basso

 

 

Foto: Maurizio Borserini

 

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