PIPPO POZZATO, IL SIGNORE DI LAIGUEGLIA

INTERVISTA | 01/03/2021 | 12:43
di Alessandro Brambilla

Scatta Filippo Pozzato, è irresistibile e imprendibile per Eddy Merckx, Michele Dancelli, Franco Bitossi, Rolf Sorensen, Pierino Gavazzi, Moreno Moser e Francesco Ginanni. Pozzato trionfa. Con tre successi all’attivo “Pippo” Pozzato è il primatista nella storia del Trofeo Laigueglia e batte campioni di sangue blu come appunto Merckx, Dancelli, Bitossi, Sorensen, Gavazzi e le meteore Moreno Moser e Ginanni, tutti a quota due vittorie nella classica ligure. Pozzato ha vinto il “Laigueglia” nel 2003, 2004 e 2013 oltre a giungere terzo nel 2007 e secondo nel 2009.


“Sono contentissimo di aver vinto tre volte il Trofeo Laiguelia, corsa bellissima – precisa Pippo Pozzato, classe ’81 – però non c’è paragone tra l’immensa grandezza di Merckx, altri grandi nomi nell’albo d’oro e la mia dimensione.  Il Laigueglia è la prima grande gara che ho vinto in carriera, però essere davanti a Merckx mi fa sorridere. Il fatto di precederli nella graduatoria vittorie di una gara non vuol dire nulla”.


Pozzato era meritatamente etichettato ragazzo prodigio del ciclismo: debuttò tra i professionisti con la maglia della Mapei-Quick Step nel gennaio 2000 quando aveva 18 anni e 4 mesi. Nel 2002 con la maglia a cubetti vinse 14 corse, un bottino cospicuo benché composto da gare non di primissima fascia.  Ma a fine 2002 la Mapei uscì dal ciclismo agonistico e lui passò alla Fassa Bortolo del “sergente di ferro” Giancarlo Ferretti. Il 18 febbraio 2003 Pippo vinse il primo Laigueglia al quale partecipò precedendo allo sprint Fabio Sacchi, Fabio Baldato, e col big Paolino Bettini al quarto posto.

“Noi della Fassa Bortolo – spiega Filippo – eravamo reduci dal Giro del Mediterraneo in cui avevamo vinto la cronosquadre e io ero arrivato secondo nell’ultima tappa”. Alla vigilia del Laigueglia il diesse Ferretti dichiarò quanto segue: “Filippo, ti metto tutta la squadra a disposizione, dimostrami di essere un corridore vero”. E il corridore “vero” vinse. “Avevo una squadra importante a disposizione – ammette Pozzato – e la mia gioia fu grande. In quell’epoca al Trofeo Laigueglia partecipavano Gruppi Sportivi   importanti con le loro punte migliori”. Pippo gareggiò all’attacco: “Sull’ultima salita siamo evasi io , Bettini e Celestino. Ci hanno ripresi, ma ho comunque vinto in volata, andavo forte”.

L’edizione 2004 si svolse il 17 febbraio in un’atmosfera particolare per lo sport: tre giorni prima era morto Marco Pantani. Pozzato era reduce dalla vittoria nel Giro della Liguria  corso come gara in linea ed epilogo ad Arenzano. Sul lungomare di Laigueglia primo Pippo sempre griffato Fassa Bortolo, secondo Bernucci e terzo il lettone Vainsteins. “Eppure non ero in grande condizione - puntualizza Pippo -, avevo qualche chilo di troppo, ed è stata dura. Sulla salita più importante sono passato con un minuto di ritardo dai primi, poi con altri ho ripreso il gruppo dei migliori. E’ stato un bis allo sprint, bellissimo benché sofferto. Il ciclismo è paradossale: certe volte si vince quando non si è in forma super e magari si perdono corse al top della condizione”.

La vittoria del 16 febbraio 2013 ottenuta in maglia Lampre è stata diversa. “La squadra mi ha supportato in modo eccezionale”. Oltre a Pozzato, nel gruppo dei migliori la Lampre aveva Ulissi e il polacco Niemiec. “Per evitare evasioni di avversari pericolosi – fa notare Pippo – Niemiec s’è messo a fare l’andatura forte e anche Ulissi mi ha aiutato molto”. Sulla salita di Capo Mele, trampolino verso il traguardo, si sono avvantaggiati in quattro: primo Pippo, secondo Reda, terzo Santambrogio e quarto Ulissi.

Pozzato ha un rammarico: “I miei successi a Laigueglia potevano essere quattro: nel 2009 arrivai secondo buttando via la gara”. Vinse Ginanni. “Mi sono fatto un po’ fregare da chi c’era con me davanti – prosegue Filippo  – e mi è sempre dispiaciuto. Ero il più veloce nel gruppo d’avanguardia, purtroppo sono rimasto incastrato nelle retrovie senza riuscire a recuperare il margine guadagnato da Ginanni”.

Relativamente all’edizione  2007, s’impose Ignatiev davanti a Lorenzetto e a Pippo. “Correre a Laigueglia col mare di fianco -sottolinea Pippo - è bellissimo. Il fascino del Laigueglia è anche questo: partire, combattere agonisticamente e finire la gara nello scenario del mar Ligure. E’ rimasta una corsa ricca di fascino anche se nella storia recente i cambiamenti di regolamento, i punteggi e altri aspetti ai quali le squadre principali fanno molto riferimento per stilare il programma  l’hanno penalizzata riguardo il numero di campioni al via”. Negli ultimi anni il percorso è cambiato col circuito breve finale caratterizzato dalla salita di Colla Micheri. “La novità – assicura l’ex corridore vicentino  – ha reso la gara più spettacolare e il pubblico la può seguire meglio”.       

Copyright © TBW
COMMENTI
Pozzato
1 marzo 2021 13:19 rudy73
Talento inespresso per motivi che conosce solo lui.. ha raccolto pochissimo rispetto al suo talento, per favore con tutto il rispetto 3 Laigueglia rispetto alle Classiche sono poca roba.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tutte le tessere sono state messe al loro posto e la UAE Emirates XRG ha annunciato oggi i programmi dei suoi leader per la prossima stagione. Le novità più eclatanti sono l’esordio di Isaac Del Toro al Tour de France al fianco...


Il team LABORAL Kutxa-Euskadi gareggerà con biciclette XDS nella stagione 2026: l'ufficializzazione dell'accordo è avvenuta durante un evento  tenutosi nella sede del marchio asiatico a Shenzhen (Cina) questo sabato. Il manager della LABORAL Kutxa-Euskadi, Aitor Galdós, la ciclista Usoa Ostolaza...


In questo 2025 che si sta chiudendo sono stati tanti gli spostamenti dei corridori da una squadra all’altra e tra questi i più importanti sono certamente quelli quello di Remco Evenepoel dalla Soudal Quick-Step alla Red Bull-BORA-hansgrohe e di Juan...


Mentre i suoi compagni di squadra pedalano al caldo in terra spagnola, Nairo Quintana è alle prese con il freddo e la neve di Chicago. La sua assenza alla presentazione della Movistar Team per la prossima stagione non è certo...


Il ciclocross alle Olimpiadi invernali del 2030? La scelta delle cosiddette discipline opzionali avverrà nel giugno del 2026 e non subito dopo Milano Cortina. È quanto riporta Le Dauphiné libéré,  dando conto di quanto annunciato il 10 dicembre dalla nuova presidente...


Vittoria della classifica a squadre nella Coppa Italia delle Regioni e secondo posto nel ranking mondiale delle formazioni Continental femminili: basterebbero questi due dati per comprendere che per la BePink - Imatra – Bongioanni il 2025 è stato un buon...


Ormai sotto l’Albero, una domenica di metà dicembre (il 14) propone sul teleschermo un’ora e mezza di tuffo nel recente passato: il documentario Cycling Africa, trasmesso su HBO Max ed Eurosport è viaggio a ritroso alla settimana iridata di Kigali 2025, una realizzazione filmica...


A meno di un mese dalla quinta edizione, BEKING continua a pedalare oltre l’evento, portando avanti la propria missione sociale. Il progetto – premiato quest’anno insieme al suo fondatore Matteo Trentin con il Gino Mäder Prize per l’impegno a favore...


Mancano poche ore alla grande festa sportiva di Borgo Barattin di Faè di Oderzo. Come ogni anno questa piccola località della Marca Trevigiana per un giorno si trasformerà nella capitale italiana del ciclocross. Domani il 23° Ciclocross del Ponte richiamerà...


La macchina organizzatrice della 102a edizione della Coppa San Geo - Caduti Soprazocco - Memorial Attilio Necchini - Giancarlo Otelli - M.O. Tatiana Gozza gira già a pieno regime. Per metterla in cantiere e portarla felicemente in porto, il presidente...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024