L'ORA DEL PASTO. POGGIALI E QUEI 106 MINUTI DI PERLE

NEWS | 15/01/2021 | 08:10
di Marco Pastonesi

Roberto Poggiali, 16 anni da professionista, 14 Giri d’Italia dalla partenza all’arrivo, più tutto il resto. Lo chiamo per una chiacchierata ciclistica. Restiamo attaccati al telefono 14 minuti per salutarci e aggiornarci, poi 106 minuti per raccogliere un po’ dei suoi racconti, totale due ore. E non finisce qui: tra letture e correzioni, controlli e verifiche, allungheremo i nostri dialoghi. Ma così, a occhio, un bel po’ di quelle narrazioni a due ruote e quattro mani rischia di rimanere orale. E allora le scrivo qui. A futura memoria.


DILETTANTE “Più giovane. Leggerino, acerbo. Solo tre o quattro anni meno, ma già di un’altra generazione rispetto a certi colleghi, come Trapè o Bailetti, tanto che mi vergognavo a spogliarmi e cambiarmi davanti a loro”.


CAMPIONE “Campione italiano dilettanti. Nel 1962. Tre prove: secondo nella prima, quarto nella seconda, alla terza mi bastava piazzarmi, invece andai in fuga con Marcello Mugnaini, e glielo dissi, mi basta arrivare in fondo. Risultato: lui primo, io secondo e maglia tricolore”.

GREGARIO “Luciano Pezzi per la Salvarani, Giorgio Albani per la Molteni e Valdemaro Bartolozzi per la Filotex. Non una santa alleanza, ma un laico accordo: non facciamoci la guerra per i gregari, si possono ingaggiare solo quelli lasciati liberi”.

SPINTE “La tv si collegava, sì e no, gli ultimi 20 chilometri. Tutto il resto era libero, e liberamente i gregari spingevano i capitani. A forza di spingere, la sera le gambe erano di legno, e a volte di marmo”.

FAVORI “Era un dare per avere. Prima o poi arrivava l’occasione per chiedere che certi favori venissero restituiti. Senza dover tirare fuori dei quattrini. Era gratitudine, riconoscenza, rispetto”.

PASSAGGIO “Milano-Torino, non mi ricordo più se quella del 1974 o del 1975. Partenza dallo stadio di San Siro, sotto la pioggia, in mezzo a una manifestazione di protesta. Vincenzo Torriani tenne lontane e nascoste le ammiraglie per paura che venissero bloccate e dette il via. Ma io forai prima ancora di partire. Non sapevo più che cosa fare. Dopo un paio di minuti – pensavo addirittura di tornare in albergo, l’Andreola, vicino alla Stazione Centrale – arrivarono le ammiraglie. Valdemaro!, urlai. Che ci fai qui?, e inchiodò, salta su!, mi ordinò, con la bici sul tetto. Fu un’avventura, il traffico era aperto, finalmente la corsa si ricompose e dopo un centinaio di chilometri Bartolozzi mi disse di scendere. E poi?, gli domandai. E poi vai all’arrivo, mi spiegò. E così fu. Ripresi la bici, raggiunsi il gruppo e, per decenza, ci rimasi fino al Motovelodromo”.

Copyright © TBW
COMMENTI
Spero
15 gennaio 2021 16:20 canepari
che in quei 106 minuti Roberto abbia raccontato molte altre cose... Un galantuomo degli anni "60 "70. un Campione, un professionista, un amico.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si rafforza il legame tra ALÈ Cycling e il ciclismo internazionale: l’azienda veronese sarà partner ufficiale del Tour de Pologne Women 2025, firmando le maglie di classifica che verranno indossate dalle protagoniste della corsa a tappe femminile più prestigiosa della...


Settanta juniores hanno preso parte all’edizione n. 80 della Coppa Montenero nella località livornese, valevole anche per la 45^ Coppa Ilio Filippi e per il Campionato Provinciale. Il successo ha premiato il fiorentino Giulio Pavi Degl’Innocenti del Team Vangi Il...


Una festa rievocativa ha celebrato i 200 anni della Strada dello Stelvio, la “Regina delle Strade Alpine”. Il momento tenutosi lo scorso 5 e 6 luglio al Passo dello Stelvio, è stato un momento di indiscussa emozione. Qualche centinaia di...


Settantadue ore dopo il 3º posto ottenuto nella tappa inaugurale,  Alexander Salby trova il modo di mettere la sua impronta sul Tour of Magnificent Qinghai conquistando allo sprint la terza tappa della corsa cinese, la Huzhu-Menyuan di 219 chilometri. Il danese della Li Ning Star,...


Le polemiche riguardo le dichiarazioni rilasciate domenica mattina da Trine Marie Hansen, la moglie di Jonas Vingegaard, non si sono ancora placate perché indirettamente ha attaccato anche Wout van Aert. Il belga ha parlato ieri prima del via della tappa,...


Ieri al Tour sono stati assegnati diversi cartellini gialli in corsa e tra i sanzionati c’è il francese della Cofidis Bryan Coquard, che tutti hanno visto finire contro Philipsen prima del traguardo volante. Sbilanciandosi, il francese ha fatto finire rovinosamente...


Se la tappa numero due ricordava una classica, la quarta... ancora di più. Il finale della Amiens Metrpoole-Rouen (174, 2 i chilometri da percorrere) è davvero foriero di grandi promesse. La traversata della Piccardia propone ancora un serio rischio di...


Quella di ieri con arrivo a Dunkerque sembrava una corsa nel Far-West, con cadute a ripetizione e corridori a terra più o meno feriti. Grande lavoro anche per la giuria con cartellini gialli (e sanzione pecuniaria) assegnati a Coquard, Theuns,...


Rovescala è un paese adagiato sulle colline dell’Oltrepò Pavese che ogni anno ospita una delle classiche più ambite per Elite e Under 23. E’ il Gran Premio Colli Rovescalesi – Trofeo Enertrade, quest’anno in programma domenica 24 agosto. Enertrade è...


Sul roadbook ufficiale la Vezza d'Oglio-Trento (122 i chilometri da percorrere) è classificata come tappa per ruote veloci, ma potrebbe essere una giornata veramente imprevedibile. per seguire il racconto in diretta dell'intera tappa a partire dalle 11.20 CLICCA QUI Appena...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024