STEIMLE. «AL PRIMO ANNO NEL WOLFPACK HO IMPARATO DAVVERO MOLTO»

PROFESSIONISTI | 10/01/2021 | 07:55

Jannik Steimle è uno degli astri nascenti della Deceuninck Quick Step e dopo la prima stagione con il Wolfpack punta a crescere ancora. «Il mio primo anno nel World Tour è stato buono, ho imparato molte cose e ho fatto progressi significativi. Certo, le cose non sono andate come avrei voluto al Tour Colombia, dove ho faticato un po’ con l'alta quota, ma ho vissuto comunque un'esperienza incredibile grazie ai tifosi che sono venuti a trovarci ogni giorno. Una volta tornati in Europa, ho lentamente ritrovato la mia forma a Le Samyn e al GP Monseré, ma poi, purtroppo, è arrivata la pausa forzata e ci siamo trovati in una situazione completamente nuova. D'altra parte, ho avuto la fortuna di potermi ancora allenare all'aperto e ho trovato la motivazione per andare avanti mentre trascorrevo del tempo con la mia famiglia».


E ancora: «Durante l'estate, quando sono ricominciate le gare, ho continuato a migliorare le mie condizioni affrontando per la prima volta tante belle gare, come la Bretagne Classic o l'Europeo, lavorando allo stesso tempo per la squadra ogni volta che ce n’era bisogno. Così sono arrivato con molta fiducia al Giro di Slovacchia a settembre, mi sentivo davvero bene e, con il supporto di una squadra straordinaria, ho vinto la classifica generale. Non potevo crederci, è stato incredibile vibcere la prima corsa a tappe della mia carriera e anche fare felice il nostro sponsor Janom, diventando il terzo corridore della Deceuninck - Quick-Step a vincere quella corsa negli ultimi anni».


L’analisi continua: «Dopo un paio di gare in Belgio, sono volato in Spagna per il mio debutto in un grande giro, La Vuelta. Confesso che la prima settimana è stata molto dura e dopo i primi giorni pensavo di non riuscire ad arrivare a Madrid, poi ho iniziato a sentirmi sempre meglio e sono cresciuto in fiducia. La squadra mi ha anche dato la possibilità di inseguire un risultato personale a Puebla de Sanabria, sono arrivato vicino alla vittoria giungendo terzo solo per un errore da cui ho imparato. Nel complesso, la Vuelta è stata una grande esperienza».

E ora, la nuova stagione: «Il mio 2020 è stato buono e sono cresciuto come corridore. Non vedo l'ora di mettere in campo questi miglioramenti nella nuova stagione: spero di disputare alcune delle gare di un giorno che amo e ottenere un buon risultato personale ai Campionati Nazionali. Ma una cosa è certa: darò tutto per la squadra ovunque sarò in corsa».

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