L'ABC DI COSTA. KRUIJSWIJK E L'INCUBO DELL'OLANDA

GIRO D'ITALIA | 11/10/2020 | 16:51
di Angelo Costa

C come cane. Nel senso di animale domestico. Da non confondere con il domestico cane, incapace di servire a tavola e di fare le pulizie. E’ un fedelissimo del Giro d’Italia, specialmente nelle tappe del Sud: da buon appassionato, appena sente la corsa avvicinarsi si precipita in strada. Spesso in mezzo, come accaduto anche in Sicilia nella tappa di Agrigento: un randagio ha spaccato il gruppo in due come un ventaglio ordinato da Bramati. E’ l’evoluzione della specie: dal cane corso al cane da corsa. Ognuno ha la sua specialità: si va dal bovaro delle Fiandre (cane che predilige il pavè) fino al pastore da montagna dei Pirenei (cane che ama le salite). Sulle strade rosa il più popolare è il bracco italiano (cane che marca stretto i corridori). Può spuntare ovunque, come si è visto a Vieste, dove Dowsett non solo ha dovuto staccare i compagni di fuga, ma anche evitare un cane di taglia piccola sul viale d’arrivo, episodio che il britannico ha commentato dicendo ‘quando l’ho visto, ho pensato che il 2020 non avesse ancora finito con me’: ci sta, in un anno da cani.


K come Kruijswijk. Nel senso di Steven, olandese, già maglia rosa. Chiamato dalla squadra Steve o Ste, ma anche Stefano: a fargli venire il sospetto di non avere un cognome facile è quando lo chiamano Giorgio o Pino, o addirittura ‘Ehi tu’. Non gli va certo meglio quando gli domandano dove sia nato: siccome la sua città si chiama Nuenen Gerwen en Nederwetten, preferisce rispondere ‘in una clinica’. E’ l’unico in gruppo al quale non chiedono il codice fiscale: è già sulla carta d’identità. Per via del colore dei capelli, è uno dei rossi del ciclismo, come il Rosso di Buia, al secolo De Marchi, il Rosso di Rostock, più noto come Ullrich, e il Rosso del Conero, molto apprezzato dalle maestranze al Giro. Bravo a cronometro, è considerato scalatore, pur arrivando da un Paese che non ha montagne: si è abituato a fatica e sofferenza imparando a scrivere il proprio cognome. Non si è mai arrampicato più su del terzo posto: a sentir lui fa parte della sua speciale dieta, che non prevede primo e secondo. La sua miglior prestazione risale al Tour dello scorso anno, quando è salito sul podio del Tour: grazie alla divisa della sua Jumbo, è stata la prima volta in giallo a Parigi di uno che non ha vinto. A questo Giro si è presentato all’ultimo momento, costretto a rinunciare alla campagna di Francia da una caduta al Delfinato: a chi gli ha parlato di jella, ha replicato che avere in squadra Roglic, Van Aert e Dumoulin non è un segno di fortuna. Correndo con un team dei Paesi Bassi, fa parte di una scuola abituata a perdere le corse quando sono già vinte, come è successo a Dumoulin alla Vuelta, a Roglic al recente Tour e pure a lui al Giro 2016, la famosa capriola nella neve che gli costò la maglia rosa nel penultimo tappone: quanto basta per tener d’occhio il rivale più temuto dalle squadre olandesi, l’ultimo giorno.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Remco Evenepoel attraverso un’intervista a Sporza ha voluto fare gli auguri di Natale ai suoi tifosi, lasciando intendere che già il prossimo anno proverà a vincere il Tour de France. Proprio così, il belga nella sua intervista natalizia, senza indugi...


Non chiedetegli regali, ma fuochi d'artificio. Giulio Pellizzari dice di non essere portato per gli acquisti da mettere sotto l'albero eppure si sta allenando come si deve quindi potrebbe in automatico donare presto al ciclismo italiano gioie preziose. Al primo...


«Quando ti succedono incidenti come quello che è successo a me, ti accorgi di quanto le piccole cose, alla fine, sono quelle che più contano nella vita». E allora Filippo Baroncini, ancor più felice e consapevole di prima, il suo...


Un "falco" sia sulla bici che ai microfoni: interpellato dal nostro direttore alla festa di Cicli Bettoni, Paolo Savoldelli ha dispensato una dopo l'altra opinioni decise e non banali. A partire dall'amore verso il ciclismo attuale, in contrapposizione ai tanti...


A Natale siamo tutti più buoni e sereni. Ma è anche un momento ideale per fermarsi a pensare e riflettere sui temi che ci stanno a cuore. Per questo, nella giornata sinonimo di festa e clima familiare, tra una portata...


Davide Cassani è stato uno dei commissari tecnici più apprezzati negli ultimi anni. Ex corridore e appassionato di ciclismo, ha sempre messo in campo la sua esperienza e adesso che arriva il Natale ha voluto parlare di territorio e promozione,...


L’abbraccio con la capitana in maglia rosa e l’esultanza sul podio del Giro d’Italia Women a Imola insieme alle compagne della UAE Team ADQ: due momenti, due frame catturati alla conclusione di un lungo percorso. La chiacchierata con Eleonora Gasparrini...


Era nato il giorno di Natale. Doppia fregatura, ci teneva a spiegare: la prima fregatura, che nel confronto con Gesù ovviamente scompariva, e la seconda fregatura, che inevitabilmente scomparivano anche i regali di una delle due feste. Ubaldo Pugnaloni, data...


Si rafforza in maniera sempre più decisa il core danese dello Swatt Club. Dopo aver annunciato nelle scorse settimane l’ingaggio dell’ultimo vincitore del GP Rik Van Looy Mads Andersen, la formazione di Carlo Beretta ha infatti comunicato che a...


Puntata di Natale di Velò, la rubrica di TVSEI interamente dedicata al mondo del ciclismo che torna, con un numero speciale nel giorno della Natività per fare un bilancio del 2025 e guardare a quello che sarà il nuovo anno...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024