SOSPESO FINO A NUOVO ORDINE: LA TREK SEGAFREDO FERMA QUINN SIMMONS

PROFESSIONISTI | 01/10/2020 | 09:44
di Bibi Ajraghi

La Trek-Segafredo ha sospeso dalle corse Quinn Simmons, il giovane talento statunitense (19 anni) che lo scorso anno ha conquistato il titolo mondiale tra gli juniores e quest'anno affronta la sua prima stagione tra i prof.


Simmons ha "il dito facile" e sui social non mancano i suoi commenti provocatori e irriverenti - uno per tutti: «Perché non lasciare che i ciclisti dicano come ci sentiamo riguardo al CPA? Non dovrebbero lavorare per l'UCI, dovrebbero lavorare per noi» - e ieri ha superato il limite.


Rispondendo al tweet della giornalista belga José Been che, dopo il dibattito televisivo della notte, invitava i sostenitori di Donald Trump a non seguirla più, il ragazzo della Trek Segafredo ha risposto provocatoriamente con un «Bye» accompagnato da una manina di colore che saluta, simbolo questo che - usato in simili circostanze - assume per convenzione connotazoni razziste. Inevitabili le polemiche e i commenti seguiti a questa presa di posizione.

Da qui l'immediata presa di posizione della squadra che ha sospeso il ragazzo atempo indeterminato e scrive «La nostra è un'organizzazione che valorizza l'inclusività e sostiene uno sport equo per tutti gli atleti. Pur sostenendo il diritto alla libertà di parola, riteniamo le persone responsabili delle loro parole e azioni. Purtroppo Quinn Simmons ha rilasciato online dichiarazioni che riteniamo siano divisive e dannose per la squadra, il ciclismo professionistico, i suoi fan e il futuro positivo che speriamo di contribuire a creare per lo sport. Quindi non correrà per la Trek-Segafredo fino a nuovo avviso».

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COMMENTI
Povero uomo
1 ottobre 2020 10:18 piuomeno
Evidentemente un ragazzo di talento ma con ideali e valori inaccettabili. Un povero uomo. Spero tanto si ravveda.
Maurizio

No azione pedagogica? Hai hai hai....
1 ottobre 2020 13:35 Miguelon
Magari la motivazione fosse educativa! Si sa com'è il ciclismo dentro? Ognuno fa il suo interesse (di se stesso).

Ridicolo
1 ottobre 2020 15:08 andy48
Solidarieta' a Simmons, che ha semplicemente espresso un'opinione. E la Trek si vergogni. Di questo passo arriveremo quatti quatti alle purghe di staliniana memoria.

trek si contraddice da sola
1 ottobre 2020 17:03 alerossi
sostengono il diritto alla libertà di parola, però sospendono un loro dipendente per aver scritto una sua opinione? simmons poteva evitare certe dichiarazioni, però la sospensione mi sembra eccessiva. ha detto qualcosa contro il ciclismo o la sua squadra? no, quindi bastava parlargli e agire in privato.

Piena solidarietà a Simmons
1 ottobre 2020 23:33 pickett
Non aggiungo altro perchè tanto il mio commento verrebbe censurato.

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