GIRO ROSA. VAN DER BREGGEN, NIEWIADOMA E LA MAGLIA ROSA DELL'AMICIZIA

DONNE | 18/09/2020 | 18:34
di Giorgia Monguzzi

 


Domani al Giro Rosa sarà il giorno della resa dei conti: 109,8 chilometri attorno Motta Montecorvino che sicuramente non ci daranno un attimo di respiro. Fino a ieri pomeriggio facevamo i conti per la seconda e la terza posizione, la leadership era saldamente in mano ad Annemiek Van Vleuten ma, messa fuori gioco la campionessa del mondo la sfida si è completamente riaperta e forse, anche se è veramente tremendo dirlo, è diventata anche più interessante.


L’assenza dell’olandese in gruppo si sente più del previsto, è come se mancasse qualcosa, come se senza di lei la vittoria fosse di un altro sapore. C’è infatti un po’ di tristezza dietro il sorriso di Anna Van Der Breggen quando sul traguardo di San Marco la Catola si impossessa del simbolo del primato: «Certo che con Annemiek in corsa sicuramente non mi sarei trovata qu» sospira. È innegabile che le cose sarebbero andate diversamente, o forse sarebbero andate esattamente così, non avremo mai una controprova visto che è questa l’unica realtà che abbiamo a disposizione.

La lotta al successo finale è apertissima: Anna Van Der Breggen dovrà difendere con le unghie e con i denti la sua maglia, in seconda posizione a 1’10” c’è Katarzyna Niewiadoma intenzionata più che mai a riprendersi la prima posizione che oggi ha perso. Sarà una guerra fino all’ultimo sangue, ma non di certo come quelle che saremmo abituati ad immaginarci: non ci saranno sparatorie e nemmeno feriti, ma il plot twist è assicurato.

«Ehi, scusa per oggi, ma dovevo farlo» dice Anna Van Der Breggen a Kasia Newiadoma al termine della tappa odierna. La polacca è a terra sfinita, un po’ affranta per aver perso il simbolo del primato, ma appena vede l’avversaria sul suo volto compare un sorriso.

«Tieni te la presto, ma domani voglio riprendermela» le risponde indicando la maglia rosa che indossa da questa mattina.

È strano sentir parlare in questo modo due atlete che fino ad un attimo prima stavano combattendo a colpi di pedali, ma forse è proprio questo il bello del ciclismo, il combattere durante la corsa, ma essere delle amiche straordinarie quando tutto è finito.

«Bello però, oggi mi è piaciuto il tuo scatto - prosegue Katarzyna nei confronti della Van Vleuten -. Guarda che domani ti aspetto e questa maglia me la riprendo»: sul volto della polacca c’è stampato un sorriso, le due si abbracciano e si danno l’appuntamento per il giorno dopo, per l’ennesima battaglia, ma sicuramente la più attesa, la più interessante. È proprio per questa amicizia che le lega che la lotta di domani sarà ancora più interessante. E poi diciamocelo, chi ci si assicura che sarà una lotta solo fra loro due? C’è Elisa Longo Borghini in terza posizione staccata di 2’23” e subito dopo tutte le altre. Quindi mettetevi comodi e godetevi lo spettacolo perché sicuramente ci sarà da divertirsi.

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