GIRO ROSA. HANNAH BARNES E QUEL SIMBOLO CHE APRE UN MONDO

DONNE | 17/09/2020 | 07:48
di Giorgia Monguzzi

«Ehi, lo zaino, lo zaino!»: c’è una voce alle mie spalle e, girandomi di scatto, mi trovo di fronte ad un viso femminile con la mascherina nasconde un sorriso immenso.


È appena finita la sesta tappa del Giro Rosa 2020, una giornata caldissima da Torre del Greco a Nola che si è decisa con uno sprint. Per ripararci dal sole cocente ci siamo rifugiate sotto il tendone dove molto presto si sono assiepate tutte le atlete premiate in attesa delle interviste.


Io ero entrata di scatto precipitandomi verso Marianne Vos cercando di dribblare tutti gli altri giornalisti, ma la coda dell’occhio mi aveva mostrato una ragazza che aveva attirato la mia attenzione: gli occhi rossi, segnati dal caldo e forse dalle lacrime, se ne stava in disparte osservando quasi di nascosto la vincitrice di giornata.

È solo nel momento in cui mi giro che metto a fuoco l’atleta: è Hannah Barnes, la seconda classificata della tappa che, sbracciando con tutta la forza che le è rimasta nel corpo indica lo zaino che porto sulla mia schiena.

Ora le lacrime sul suo volto sono scomparse, la mascherina colorata cela la sua espressione ma già dai suoi occhi si può comprendere che stia sorridendo. Io continuo a non capire l’interesse suscitato dal mio zaino: è Hannah a venire in mio soccorso, travolgendomi con un fiume di parole. Si tratta dell simbolo dei Los Angeles Rams, una squadra di football americano, la sua preferita in assoluto. Capisco che da me si aspetta la medesima reazione di giubilo, credendo di avere trovato una fan come lei, e così mi sento in colpa quando le dico di aver sempre ignorato il significato del simbolo e di essermi solamente concentrata sulla sua praticità. Ma Hannah non se la prende, anzi in pochi secondi mi spara una serie di statistiche e di dati che fanno di quella squadra la migliore in assoluto, però mette le cose in chiaro: lei è inglese, ma tifare quella squadra è concesso e comunque qualche giorno fa alla ripresa del campionato hanno già ricominciato a vincere.

Vedo emozione nei suoi occhi e capisco immediatamente che attendeva da tanto tempo di rivelare quella sua passione a qualcuno. Gioiosa lo ripete alla massaggiatrice, anche lei non esperta in materia di football americano, ma ad Hannah non pare interessare, la gioia di aver trovato un simbolo della sua squadra, è più grande di tutto.

A quel punto le chiedo una cosa io: «Sono lacrime di gioia o di tristezza? » e la sua riposta è più che immediata «Non lo so - mi dice di scatto - ma forse il ciclismo è bello proprio per questo. Oggi ho dato veramente tutto, sono arrivata al traguardo stremata e quando ho capito che ero seconda ero veramente dispiaciuta. Poi però mi sono guardata intorno, è il Giro Rosa, fa parte del gioco e poi non capita tutti i giorni di rischiare di battere Marianne Vos.»

Mentre mi racconta le sue emozioni ogni tanto stacca lo sguardo proprio sulla Vos, senza però scomporsi, ammirandola sempre da lontano. Sono state poche le parole che ho scambiato con Hannah Barnes, ma mi sono bastate per capire la sua discrezione, il suo non voler disturbare, l’entrare a passo leggero, ma poi dare tutto, l’incredibile voglia di raccontare una storia.

Spesso siamo abituati a pensare alle ragazze del Hiro come semplici atlete, cicliste concentrare solo nella competizione pronte a mandare a quel paese chiunque voglia sviare dall’argomento, ma Hannah non è certamente una di quelle: è bastato uno zaino con un simbolo di cui ignoravo il significato per aprire un mondo sconfinato. Sono cose che succedono per caso, quando vivi in quel mondo fino in fondo, è lì che non solo conosci le storie delle atlete, ma finisci con il diventare parte di esse.

«Guarda che domani alla partenza ti aggiorno sulla squadra, ti vengo a cercare» mi dice infine mentre si allontana. Io le rispondo con un segno di assenso, ben consapevole che dovrò passare la nottata a fare un corso accelerato di football americano.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Domani sabato 6 dicembre con inizio alle ore 11 si svolgerà presso via Enrico Berlinguer (angolo Piazzale del Museo a Prato) la cerimonia con intitolazione del tratto pratese della ciclovia Prato-Firenze a Giovanni Iannelli, il giovane ciclista pratese morto a...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè si prepara a dare il via ufficiale alla nuova stagione con il Training Camp Cetilar® Nutrition, in programma dal 7 al 12 dicembre a Viareggio, dove la squadra alloggerà per tutta la settimana....


La INEOS Grenadiers porta ufficialmente a 27 il numero di corridori sotto contratto per la prossima stagione annunciando, in una volta sola, il prolungamento di ben cinque suoi elementi: Michal Kwiatkowski, Brandon Rivera, Ben Swift, Kim Heiduk e Lucas...


L’Alpecin di Mathieu van der Poel e Jasper Philipsen e la Fenix di Puck Pieterse e Charlotte Kool si apprestano a cambiar nome: dal primo gennaio infatti, in virtù della partnership siglata con il marchio canadese Premier Tech, le...


Spesso siamo portati a pensare che il pedale sia un oggetto definito che non può cambiare, insomma, un elemento della bici che è arrivato a tutti gli effetti al suo massimo sviluppo, giusto?Le cose non vanno così, infatti, questo ragionamento...


Le squadre stanno iniziando ad arrivare in Sardegna: atleti e staff provenienti da 9 nazioni – Italia (la delegazione più numerosa), Paesi Bassi, Belgio, Francia, Germania, Albania, Lussemburgo, Canada e Stati Uniti d’America – sono pronte a dare spettacolo nella...


Nienke Vinke, 21enne olandese vincitrice della classifica giovani al Tour de France Femmes 2025, a fine anno lascerà il team Picnic PostNL per vestire la maglia della SD Worx Protime con cui ha raggiunto un accordo triennale. «Siamo convinti che...


Yoeri Havik e Iuri Leitao sono tornati al comando della Sei Giorni di Rotterdam al termine della terza notte di gara, con una classifica appassionante visto che ci sono quattro coppie a pari giri, impegnate a lottare per la vittoria.Ad...


Non c’è affezionato del ciclocross italiano che non conosca Borgo Barattin di Faè di Oderzo. Poche case, vigne a perdita d’occhio, ma soprattutto una enorme passione per il ciclocross. Come ogni anno questa piccola località della Marca Trevigiana ospiterà più...


Se il sapersi rialzare e andare avanti fosse una disciplina olimpica Elisa Balsamo avrebbe il primato assoluto. La fuoriclasse della Lidl Trek che ha già vinto tantissimo in carriera, spesso ha dovuto fare i conti con la sfortuna e degli...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024