TOUR STORY. IL 2000 E QUELLA GUADALUPA RIMASTA SOLO UN SOGNO

STORIA | 28/08/2020 | 07:44
di Paolo Broggi

A metà degli anni Novanta, la prospettiva di arrivare al 2000 stimola e al tempo stesso inquieta. Per il Tour de France, la sfida è eccitante, perché offre la possibilità di costruire un percorso indimenticabile. Le buone idee non mancano, ma ce n’è una in particolare che colpisce nel segno, peraltro proveniente direttamente dai vertici dello stato. Jacques Chirac ha sussurrato infatti all’orecchio di Jean-Claude Killy, allora presidente di A.S.O., che avrebbe sostento con tutte le sue forze una partenza dalle colonie francesi, in particolare dalla Guadalupa, territorio che allora era guidato da una fedelissima dello stesso Chirac, Lucette Michaux-Chevry. Chirac sa che tra tutti i territori d’oltremare, la Guadalupa è quello in cui il ciclismo è più praticato e amato, grazie in particolare ad una generazione di pistard capaci di entusiasmare e ad un Tour ciclistico che anima il Paese sin dal 1948.


Per il patron del Tour Jean-Marie Leblanc questo progetto merita tutte le attenzioni: «L’idea mi piaceva, perché bisognava fare qualcosa di forte per l’anno 2000. Il simbolismo era evidente, era un buon modo per mostrare che i territori d’oltremare sono parte integrante della Repubblica».


Le riunioni si susseguono, i viaggi e i sopralluoghi pure, per verificare la fattibilità del progetto. Jean-François Pescheux, allora direttore delle competizioni, er astato il più impegnato nel redigere il dossier in tutti i dettagli: «Il grande problema, era quello di portare meno materiale possibile sul posto. Avevamo deciso di non disputare un prologo per evitare di portare le biciclette da cronometro, di autorizzare una sola ammiraglia per squadra e di far circolare una carovana ridotta. Per quanto riguarda il percorso, era interessante, con una tappa di pianura sulla Grande-Terre e una più vallonata sulla Basse-Terre, enrambe con lo stesso arrivo nei pressi dell’aeroporto di Pointe-à-Pitre». Perché la seconda scommessa di questo viaggio alle Antille del Tour era di ridurre al minimo le distanze e gli effetti del jet lag con la FranciaCar le deuxième enjeu de cette escapade antillaise du Tour, c’était de réussir .

Per disturbare il meno possibile gli organismi dei corridori, si trattava di arrivare sull’isola il più tardi possibile e ripartire al più presto. E per guadagnare un’altra ventina di minuti, era stata scelta Brest come città di rientro in Francia.

Nel progetto ideato da Pescheux, ognuno doveva avere un posto e un ruolo: «se noi avessimo programmato l’arrivo della seconda tappa a mezzogiorno, ovvero alle 16 francesi, i corridori avrebbero potuto essere a Brest a mezzanotte e l’indomani essere pronti a disputare una breve tappa fino a Quimper, circa 120 chilometri. Con queste condizioni, non c’era nulla di impossibile».

Per gli alberghi, in Guadalupa nessun problema, tanto è vero che il dispositivo di produzione tv era già stato studiato a grandi linee da Philippe Sudres, direttore della comunicazione di A.S.O. e all’epoca responsabile dei rapporti con le emittenti: «Tutto il materiale pesante, come gli elicotteri per la ripresa della corsa, potevano arrivare dalla Florida».

Ma il «piano Guadalupa» era condizionato da un problema logistico: l’utilizzo del Concorde per il viaggio dei corridori, unico modo per rispettare i tempi. Sono quindi le trattative con Air France a rivelarsi decisive come ricorda Pescheux : «Avevamo organizzato una riunione con il Ministero dei trasporti e siamo arrivati alal conclusione che ci servivano sei Concorde per realizzare il nostro piano. Bene, Air France nn ne aveva tanti a disposizione e non poteva permettersi id interrompere completamente il loro utilizzo per accontentare noi.. Peccato, perché sarebbe stato bellissimo mostrare, grazie al Tour, che le Antille sono vicinissime». In quegli anni la possibilità di deroga e di aggiungere una giornata e iniziare la corsa di venerdì (come avvenuto per esempio al Giro d’Italia 2018 in Israele o alla Vuelta in Olanda nel 2009) non era prevista per questi progetti. Accantonata l’idea delle Antille, il Tour 2000 partì da Futuroscope, alle porte di Poitiers, con un prologo vinto dalla rivelazione David Millar, che è stato così il primo corridore del XXI secolo ad indossare la maglia gialla.

GIA' PUBBLICATI

TOUR STORY. 1910, IL GRANDE BLUFF DI ALPHONSE STEINÈS

TOUR STORY. 1920, LA DITTATURA DI HD, HENRI DESGRANGE

TOUR STORY. 1930, ARRIVANO LE NAZIONALI E NASCE LA CAROVANA

TOUR STORY. 1940, RADIO LONDRA ANNUNCIA CHE...

TOUR STORY. 1950, SULL'ORLO DI UNA CRISI... INTERNAZIONALE

TOUR STORY. 1960, LA STRETTA DI MANO DEL PRESIDENTE

TOUR STORY. 1970, LA CONVERSIONE DI JEAN MARIE LEBLANC

TOUR STORY. 1980, NELLA NOTTE SCOPPIA LA "BOMBA HINAULT"

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Gradita sorpresa in casa della Hopplà Petroli Firenze Don Camillo che applaude con immenso piacere la vittoria del giovane 18enne Riccardo Lorello. Nella prima stagione tra gli under 23, il corridore fiorentino mette la sua firma sulla classica Coppa Penna...


Siamo pronti a partire con il Giro, con la nostra corsa, con la gara che ci rappresenta nel mondo e che ci accompagna da anni. Siamo pronti a raccontare una nuova storia e anche a raccontarci, perché siamo pur sempre...


Nicolò D'Alessandro, varesino di Castellanza, è il nuovo campione lombardo della categoria juniores. Il corridore della SC Fagnano Nuova ha conquistato il titolo a Clusone, nella Bergamasca dove ha preceduto il compagno di fuga Filip Novak della Repubblica Ceca e...


Arriva sul traguardo di Saragoza la seconda vittoria alla Vuelta Femenina della EF Education-Cannondale, a firmarla è Kristen Faulkner. La 31enne atleta originaria dell'Alaska è scattata quando mancavano cinque chilometri al traguardo, ha distanziato le compagne di avventura e si...


Maxim van Gils entra di diritto nel gruppo dei grandi: dopo il settimo posto a Sanremo, il terzo alla Freccia e il quarto a Liegi, il ventiquattrenne belga della Lotto Dstny mette a segno il colpo giusto a Francoforte, nel...


L’olandese Jesse Kramer, che difende i colori della Team Visma-Lease a Bike Development, ha vinto la settima e ultima tappa del Tour de Bretagne: sul traguardo della  Le Hinglé - Dinan di 159, 3 km ha preceduto il belga Viktor...


Vittoria di Giovanni Bortoluzzi nel quinto Gran Premio General Store per dilettanti che si è disputato a Sant'Ambrogio Valpolicella nel Veronese. Il friuliano, che difende i colori della General Store Essegibi F.lli Curia, è stato dunque profeta in patria regalando...


Oggi dalla Francia ha preso il via la Ronde de L'Isard con la prima tappa, da L'Isle en Dodon a Triesur-Baïse. Subito protagonisti i ragazzi italiani che sfiorano il successo con il giovane Juan David Sierra (Tudor Pro U23) che...


Successo di Luca Patuelli nel 67simo Gran Premio di San Prospero per juniores svoltosi a San Martino di San Prospero nel Modenese. Il ravennate ha superato Andrea Stefanelli, della Polisportiva Monsummanese, mentre al terzo posto si è classificato Federico Saccani...


Podio sfiorato da Kristian Sbaragli nel GP Vorarlberg. Il 33enne toscano, da quest’anno alla Corratec - Vini Fantini, ha concluso la gara austriaca al quarto posto alle spalle dello sloveno Jaka Primožič (Hrinkow Advarics), del ceco Michael Boroš (Elkov –...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi