GIRO D'ITALIA. EVENEPOEL E IL WOLFPACK IN RICOGNIZIONE SUL MURO DI CA' DEL POGGIO

PROFESSIONISTI | 11/07/2020 | 14:05

A fine aprile ha preso la bici e, senza reclamizzare troppo l’impresa, ha scalato per 50 volte il Muro di Grammont, la mitica salita del Giro delle Fiandre. C’era anche il belga Remco Evenepoel, stella emergente del ciclismo mondiale, nella delegazione della Deceunink-Quick Step che questa mattina è andata in ricognizione sul percorso della cosiddetta tappa del Prosecco, la cronometro individuale del Giro d’Italia che il prossimo 17 ottobre - se date e progressione della Corsa Rosa saranno confermate - si svilupperà sulle strade da Conegliano a Valdobbiadene, le due capitali della Docg.


Evenepoel, punta di diamante della Deceunink-Quick Step per il Giro d’Italia,  ha pedalato nel cuore delle colline trevigiane, da un anno riconosciute Patrimonio dell’Unesco, insieme a quattro compagni, il connazionale Pieter Serry, l’italiano Mattia Cattaneo, il britannico James Knox e il francese Rémi Cavagna.


Il gruppetto ha ripercorso lo sviluppo della tappa, scalando per due volte il Muro di Ca’ del Poggio, salita simbolo della terra del Prosecco, dove la Corsa Rosa è già transitata, con una grande cornice di pubblico, nel 2009, 2013, 2014 e 2017.

Il gruppo della Deceunink-Quick Step, da inizio mese in ritiro al Passo San Pellegrino, è arrivato venerdì a Ca’ del Poggio Ristorante & Resort, dove ha trascorso le notte ed Evenepoel - un big anche sui social con 303 mila follower su Instagram - si è fatto fotografare sulla gondola veneziana che guarda le colline del Prosecco.

Sull’ammiraglia che ha seguito l’allenamento di Evenepoel e compagni, anche l’italiano Davide Bramati, direttore sportivo dello squadrone belga che nelle ultime stagioni, con 140 successi tra il 2018 e il 2019, ha acquisito il titolo di team più vincente al mondo.

Evenepoel si è mostrato particolarmente a suo agio sui saliscendi collinari. E ha promesso di essere protagonista quando tornerà da queste parti in ottobre per il Giro d’Italia. Non potrebbe essere diversamente, considerato che il ventenne belga nel 2019, alla sua prima stagione tra i “grandi”, ha vinto il titolo europeo a cronometro e l’argento iridato nella stessa specialità.

Le sfide contro il tempo, insomma, lo esaltano. Ma Evenepoel sta sempre più diventando un ciclista completo, in grado di battagliare su terreni diversi. Il Muro di Ca’ del Poggio, così simile al mitico strappo di Grammont, con cui la salita trevigiana è gemellata dal 2016, per Evenepoel potrebbe davvero diventare un trampolino di lancio. Oggi ha preso le misure. Fra tre mesi tornerà tra le colline del Prosecco con un unico, grande obiettivo: la maglia rosa.

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