MATXIN. «INEOS? QUEST'ANNO E' MENO FORTE. POZZATO, QUELLO PRIMA DEI TATUAGGI MI PIACEVA»

PROFESSIONISTI | 24/06/2020 | 13:16
di Pietro Illarietti

«Il ciclismo parte dalla ruota, ma dalla ruota parte la persona. Per questo bisogna valorizzare il lato umano delle persone e dare fiducia agli atleti». Joxean Fernandez Maxtin, Team Manager del Team UAE, è un uomo di campo e in primo luogo guarda alle persone per valorizzare, in un secondo momento, il corridore. Ieri sera si è aperto in una lunga chiaccherata da Lello Ferrara 3.0.


Lo spagnolo, classe 1970, ha riassunto in questo modo la sua carriera: «A 21 anni ho smesso di correre, non ero un gran corridore. Un dilettante mediocre, correvo in una squadretta in cui c'era anche Abraham Olano. Il team naufragò a giugno, e come professionista non feci nemmeno un giorno di gara. Così ho iniziato ad occuparmi della gestione delle cose e i compagni mi hanno spinto a questo lavoro. Ripolin, Vanaca, Saunier Duval. A 28 anni sono passato alla Mapei Giovani (con Luca Guercilena e Valerio Piva), Caldirola 2003, poi co proprietario Saunier Duval 2004 - 2008, Fuji Servetto, Footon Servetto, Geox TMC 2011, CT della Nazionale cilena e commentatore, Lampre, Quick Step dal 2016 al 18 e dal 2019 UAE». 


Il manager ha svelato dettagli curiosi. «Conosco numeri di telefono e di carta di identità di tutti corridori che ho avuto, pure la targa delle auto». 

Su Fabio Aru: «E' un ragazzo di carattere. Quando si arrabbia non vede oltre. Tante volte abbiamo litigato, ma con coerenza. Ha subito un intervento importante ed ha sofferto».

L'immagine del team: «Credo nella tecnologia, nei social e nell'ordine delle persone. Noi veicoliamo l'immagine di un'azienda. Chi non capisce questo è fuori dal tempo».

Scopritore di talenti: «Io non scopro nulla. Nel 2000 sono stato orgoglioso di aver fatto passare 19 corridori su 21 del mio team. Poi ho aiutato molti sudamericani, 97 per l'esattezza, guadagnando zero euro. Io non sono contro i procuratori, però dico ai miei corridori di ascoltare tutti, ma poi decidere con la loro testa»

Il Team UAE diventerà il più forte al mondo? «Il focus è quello. Avere un obiettivo è il 50% del lavoro perché ti dà motivazione. Piano piano dobbiamo costruire un presente buono perchè un ottimo futuro è già pronto».

Ineos è battibile? «Quest'anno forse è l'anno in cui sono meno forti. Come dice un proverbio spagnolo: nel fiume in piena vince il pescatore. Vediamo. Io non sono un mago, ma è ovvio che con tutte le dichiarazioni che stanno facendo ognuno di loro sta cercando di ritagliarsi il suo spazio. Froome ha vinto 4 volte e chiede rispetto. Bernal è l'ultimo vincitore e chiede rispetto. Thomas ha vinto ed ha fatto secondo... ».

Il vostro team per il Tour è pronto? «Sì certo. Quattro uomini da salita: Aru, Pogacar, Formolo, De la Cruz, poi Polanc, Kristhoff, Bystrom e un uomo per me fondamentale, Marco Marcato!».

Il protocollo Anticovid: «Cambia tutto, camere singole, mascherine, distanza, accesso al bus».

Il corridore che porto nel cuore? «Quelli che non hanno raccolto per quanto valgono».

Chi ad esempio? «Ha vinto 3 mondiali e 3 Sanremo, ma Oscar Freire ha ottenuto il 60% del suo potenziale. Se vuoi il nome di un italiano ti dico Pozzato. Lui aveva potenziale, parlo di quello prima dei tatuaggi. Lui lo sa infatti lo chiamo ciulo. Non lo dico con cattiveria, ma tu devi essere la persona che vedi allo specchio non quello che vedi sui giornali. I media dicono di te benissimo o malissimo, non sono interessati alla tua normalità. Devi specchiarti in te stesso, non nella tua immagine».

Un consiglio per i giovani?. «Possono cambiare strada, ma non il focus, poi tutto arriva con il lavoro e la voglia, unita alla testa con la mentalità giusta. Il ciclista parla sulla strada non sui media».

Una domanda su Davide Martinelli. «Un atleta sottovalutato. Lui può trovare il suo spazio come altri corridori... penso a Ulissi, Troia o Bystrom. Sono corridori di cuore, importanti e sanno dare tanto, più del 100%. Tornando a Martinelli credo che abbia dimostrato di valere ed io l'ho aiutato volentieri a passare. Ora dovrà gestire il rapporto padre - figlio». 

Pogacar è il futuro? «Lui e Evenepoel sono il futuro. Tadej è un corridore che va ogni giorno più forte, unico al mondo. Ha un recupero mostruoso e una testa incredibile. Ha delle gambe che sembrano quelle di un allievo e quindi ampi margini di miglioramento. Rispetta tutti, staff compreso. E ha valori come persona».

Evenepoel: «Quando ho conosciuto Remco ho pensato che fosse un fenomeno. Volevo parcheggiarlo due anni da Axel Merckx, ma Lefevere lo ha voluto subito con sé. Vinse da Junior alla sua settima corsa».

Domenico Pozzovivo? «Ha dimostrato forza e carattere con tutti gli incidenti che ha subìto e dai quali si è rialzato». 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un trofeo Binda con un giro in più, un’altra salita, ma soprattutto un parterre scalatrici al via che non vedevamo da molti anni, in poche parole l’ennesima sfida che Elisa Balsamo ha affrontato di petto e che ha vinto a...


Siete pronti a leggere numeri che fanno tremare i polsi? Se la risposta è sì, seguiteci. Sul nuovo velodromo di Konya, in Turchia, è andata in scena la prima prova della 2025 UCI Track Nations Cup e i risultati sono...


Anche quest’anno il Gran Premio San Giuseppe si è deciso in volata con la vittoria di prepotenza del cuneese della General Store Domenico Cilrincione sul combattivo portacolori del Team Hopplà Andrea Bruno. L’edizione numero sessantaquattro ha tenuto con il fiato...


A cinque giorni dalla sua prima vittoria in questa edizione della Tirreno-Adriatico, Jonathan Milan ha assaporato ancora una volta il dolce sapore della vittoria. La Corsa dei due mari non è stata facile per il velocista italiano, che ha dovuto...


Magnus Sheffield mette a segno il colpaccio nell'ottava e ultima tappa della Parigi- Nizza, lungo i 119 km con partenza e arrivo a Nizza. Lo statunitense della Ineos Grenadiers si è presentato tutto solo sul traguardo, precedendo il connazionale Matteo...


Elisa Balsamo e la Lidl Trek sono ancora una volta sul trono del Trofeo Alfredo Binda di Cittiglio.  Dopo un appassionante duello a suon di scatti tra Longo Borghini e Vollering, la cuneese ex campionessa del mondo, rimasta nascosta tutta...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè celebra un grande successo con Manuele Tarozzi, che ha vinto la Classifica Scalatori alla Tirreno-Adriatico. Dopo oltre dieci anni dall'ultimo trionfo in questa graduatoria, quando Marco Canola si impose nel 2014, Tarozzi riporta...


Volata a ranghi compatti e succcesso del russo Ivan Smirnov nella 108sima edizione della Popolarissima di Treviso internazionale elite e under 23 organizzata dall'Unione Ciclistica Trevigiani. Il portacolori della XDS Astana Development ha regolato Matteo Baseggio (SC Padovani POLO) e...


Pronti, via, e Simone Avondetto e Luca Braidot vanno subito a segno nel loro debutto alla Cape Epic, che difficilmente poteva essere più esaltante di così. La coppia della Wilier-Vittoria MTB Factory Team si è aggiudicata il prologo della corsa a tappe sudafricana,...


La Tirreno Adriatico incorona Juan Ayuso. Lo spagnolo della UAE Team Emirates vince la corsa World Tour che oggi è terminata con la settima e ultima tappa, la Porto Potenza Picena-San Benedetto del Tronto allo sprint conquistata da Jonathan Milan...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024