ZANARDI. IL COMANDANTE DELLA MUNICIPALE DI SINALUNGA: «NON ERA UNA GARA». IL RISVEGLIO? SETTIMANA PROSSIMA

NEWS | 23/06/2020 | 10:50
di Luca Galimberti

Nessuna gara in corso nel momento dell’incidente ad Alex Zanardi. Dopo Daniele Bennati lo conferma, in una intervista al programma di Mediaset Mattino Cinque, anche il comandante della Polizia Municipale di Sinalunga che dichiara che all’arrivo della carovana «di intesa con l’amministrazione abbiamo organizzato un servizio di scorta con i due nostri veicoli di servizi ed abbiamo accompagnato la carovana fino alla piazza centrale del paese dove era stato organizzata l’accoglienza da parte dell’amministrazione comunale».


Il comandante ricorda anche come il codice della strada consenta agli organi di polizia stradale di sospendere la segnaletica e limitare temporaneamente la circolazione ma, prosegue: «Per noi non era una competizione ma una occupazione della sede stradale, una carovana. Accade in molte altre occasioni: ad esempio con le macchine d’epoca oppure altre manifestazioni del genere.»  


BOLLETTINO MEDICO DEL MATTINO. Quarta notte trascorsa in terapia intensiva per Alex Zanardi al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, dove si trova ricoverato da venerdì sera dopo l'intervento neurochirurgico per i traumi al cranio e al volto riportati andando a sbattere con la sua handbike contro un tir lungo la strada provinciale 146 nel comune di Pienza (Siena). «Le condizioni del paziente sono stabili, non si sono registrate novità significative», fa sapere l'ospedale. La prognosi per Zanardi, che continua a essere tenuto in coma farmacologico, resta riservata.

IL NUOVO BOLLETTINO. «In merito alle condizioni cliniche di Alex Zanardi, la direzione sanitaria dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese informa che il paziente ha trascorso anche la quarta notte di degenza nel reparto di terapia intensiva del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena in condizioni di stabilità nei parametri cardio-respiratori e metabolici. Il quadro neurologico resta invariato nella sua gravità. Il paziente rimane sedato, intubato e ventilato meccanicamente. Eventuali riduzioni della sedo-analgesia, per la valutazione dello stato neurologico,verranno prese in considerazione a partire dalla prossima settimana. La prognosi rimane riservata».

PERIZIA SU HANDBIKE. Errore umano o guasto meccanico? Modalità logistico-organizzative non appropriate all'evento? Sono questi i principali nodi che dovrà sciogliere l'inchiesta condotta dai carabinieri di Montepulciano (Siena) e coordinata dal sostituto procuratore di Siena Serena Menicucci, sull'incidente, avvenuto venerdì pomeriggio, al chilometro 39+800 della strada provinciale 146, nel territorio comunale di Pienza (Siena), in cui è rimasto gravemente ferito Alex Zanardi, il campione paralimpico bolognese che, con la sua handbike, stava partecipando alla staffetta 'Obiettivo Tricolore', ideata e promossa da Obiettivo 3, progetto fondato dallo stesso ex pilota di Formula 1 per dare un segnale di rinascita al Paese duramente colpito dall'epidemia di coronavirus. Le risposte potrebbero arrivare da una perizia tecnica sull'handbike del campione e, per quanto riguarda gli aspetti legati alla sicurezza della manifestazione, dagli interrogatori che i magistrati stanno svolgendo da sabato e che sono ripresi anche questa mattina.

Per ora l'unico indagato per l'incidente è l'autotrasportatore Marco Ciacci, 44 anni, residente a Castelnuovo Berardenga (Siena), che si trovava alla guida dell'autocarro contro cui è andato a urtare Zanardi, che alla fine di una discesa, imboccando una curva a destra, è scivolato invadendo la corsia opposta. Per Ciacci l'ipotesi di reato è quella di lesioni gravissime da incidente stradale, «ma è un atto dovuto», ha spiegato fin da subito il procuratore capo di Siena Salvatore Vitiello. Ieri è stato a lungo sentito, come persona informata dei fatti, Marcello Bartolozzi di Sinalunga (Siena), grande appassionato di bicicletta, componente della staffetta e tra i testimoni dell'incidente. Per circa tre ore, Bartolozzi ha raccontato molti dettagli utili alle indagini sulla dinamica dello scontro di Zanardi con l'autocarro che viaggiava in direzione opposta. Bartolozzi è stato il primo ad accorrere in soccorso di Zanardi, perché era il ciclista subito dietro di lui. Tra le cause dell'incidente non c'è tuttavia una distrazione fatale da parte di Zanardi, già peraltro accertata dalla procura con la visione dei filmati amatoriali acquisiti. "Escludo nella maniera più categorica che Zanardi avesse in mano il telefono cellulare al momento dell'incidente", ha ribadito il procuratore Vitello. La procura prossimamente intende affidare delle perizie a dei consulenti tecnici d'ufficio.

Per quanto riguarda l'aspetto organizzativo dell'evento, agli atti dell'inchiesta è emerso che nessuna autorizzazione o permesso era stato richiesto dagli organizzatori ai Comuni del territorio senese durante il passaggio della carovana di ciclisti disabili. Per questo i magistrati hanno sentito, e continueranno a farlo anche oggi, i comandanti delle polizie municipali di Sinalunga, Torrita di Siena, Montepulciano e Pienza, e i rappresentanti delle amministrazioni comunali.Il comandante della polizia municipale di Sinalunga, Fabrizio Giannini, che ha risposto alle domande dei magistrati sugli eventuali controlli del traffico messi in atto dai vigili urbani durante la staffetta, uscito dalla procura, parlando con i giornalisti ha spiegato: «Durante l'evento circolavano le auto ma non significa che ci fossero pericoli. La carovana è transitata senza dare problemi di nessun genere. Per quanto ci riguarda l'abbiamo gestita come a Pienza: avevamo una macchina che faceva da scorta e abbiamo accompagnato i partecipanti fino al luogo in cui si svolgeva una cerimonia. Ognuno dei ciclisti teneva la sua corsia di marcia: normalmente si fa così, non essendoci gara la manifestazione si svolge in questa maniera».

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