«MA CHI LO VUOLE IL LOMBARDIA A FERRAGOSTO?»: I SINDACI GRIDANO IL LORO NO

PROFESSIONISTI | 19/06/2020 | 15:01
di Paolo Broggi

«Ma chi l'ha messo in calendario il Lombardia a Ferragosto? Noi non lo vogliamo». Non c'è pace per le grandi classiche in calendario nel giorno simbolo delle vacanze estive: prima la "rivolta" dei sindaci di Sanremo e della Riviera ha portato allo spstamento della Classicissima all'8 di agosto, ora si alza la voce dei sindaci dei comuni simbolo del Lombardia che non vogliono saperne della cosa il 15 agosto.


La protesta, raccontata da La Provincia di Como, porta la firma dei sindaci di luoghi chiave - a livello agonistico ma anche storico e simbolico - della corsa, vale a dire dei comuni di Magreglio con il Ghisallo e Sormano con il Muro.


«La giornata è sbagliata, il 15 agosto è già ingestibile. Come è possibile organizzare una grande manifestazione in quella data? - chiarisce Danilo Bianchi, sindaco di Magreglio e del Ghisallo -. Come possiamo far rispettare il distanziamento sociale? Abbiamo un solo vigile e non posso fare molto. Scriverò al prefetto per dirgli che non abbiamo gli uomini per garantire controlli e distanziamento sociale per il 15 agosto. La Valassina è già invasa dalle auto quel giorno: il rischio è di avere persone in coda per tre ore che poi decidono di recarsi altrove, è un danno anche per i ristoratori».

«Bastava organizzarlo o prima o dopo Ferragosto – sottoliena a chiare lettere il primo cittadino di Sormano, Giuseppe Sormani -: il 15 agosto non ci saranno nemmeno i volontari che giustamente vorranno passare Ferragosto in famiglia. Ho parlato con l’organizzazione esprimendo i miei dubbi e ho ribadito che sarebbe complicato gestire una giornata simile».

La palla a questo punto passa ai prefetti e a RCS Sport e sicuramente sarà una palla che scotta. La giornata di Ferragosto è decisamente particolare, affascinante certo, ma è quella in cui nessuno rinuncia alla scampagnata né lo farà quest'anno, soprattutto chi dovrà fare a meno delle vacanze. Possibile un nuovo spostamento del Lombardia?

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COMMENTI
Torno a ripetere
19 giugno 2020 15:39 lupin3
in Italia il ciclismo su strada a tutti i livelli difficilmente ripartirà e se riparte sarà una agonia. Cone per i contanti, le scuole, le messe, e tutta una socialità che molte forze hanno interesse ad abolire sfruttando il vírus.

era ovvio!
19 giugno 2020 18:50 ConteGazza
io sono ciclista appassionato e un cicloamatore della mutua.. però dico ai fanatici che non siamo in Belgio o Olanda, fortunatamente in Italia abbiamo tradizione, cultura, arte, cibo, insomma un sacco di cose, a noi italiani piace godersi la vita e meno male, bicicletta e ciclismo compresi.. ma farlo Domenica 16 no?

Lombardia 2020
19 giugno 2020 21:53 datrial70
Occorre avere un minimo di rispetto per tutti. Si cambia data e finito il cinema...

Scusate se mi ripeto
19 giugno 2020 23:36 pickett
La cosa giusta e logica era mantenere il calendario originale;tutte le corse previste dopo la ripartenza avrebbero mantenuto le loro date,tutte le corse che avrebbero dovuto svolgersi prima,comprese Giro e Tour,avrebbero dovuto dare appuntamento al 2021,molto semplicemente.

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