IL RECORD DELLA RUOTONA. 32 ANNI FA A STOCCARDA MOSER DIVENTAVA «SIGNORE DEL TEMPO»

STORIA | 21/05/2020 | 08:10
di Alessandro Brambilla

Oggi e’ il 21 maggio: Francesco Moser festeggia il trentaduesimo anniversario dalla conquista del record dell’ora indoor. L’ha stabilito al palasport  Schleyer Halle di Stoccarda il 21 maggio 1988 percorrendo nei 60 minuti 50,644 chilometri. I primati dell’ora di Moser sono sempre andati a braccetto con la tecnologia e nel palasport tedesco il campione trentino non s’è smentito, diventando recordman dell’ora al coperto in sella ad una bici con la ruota motrice, ovvero la posteriore, dal diametro di 101 centimetri. Era la bici con marchio Moser definita “della ruotona”. Moser è nato il 19 giugno 1951 e prima di cimentarsi nel tentativo di Stoccarda era già “primatista di tante ore”. Erano ancora gli anni in cui i primati erano divisi in tre categorie: i record in altura, quelli sotto ai 600 metri d’altitudine e quelli al coperto.  Il record dei 60 minuti al chiuso era l’unico che a Francesco mancava per diventare primatista di tutte le ore o, per dirla come alcuni cantori dell’epoca, “Signore del tempo”.


In altura, al Velodromo Olimpico di Città del Messico,  il trentino aveva stabilito il record dell’ora due volte nel 1984, spodestando dal trono addirittura Eddy Merckx. Il 19 gennaio Francesco aveva percorso 50,808 chilometri, e poi, il 23 gennaio, 51,151, una misura che finì anche sulle etichette del miglior spumante prodotto dall’azienda agricola di proprietà della famiglia Moser. In merito ai primati al livello del mare, alla Settimana dei Records organizzata da Alcide Cerato al Vigorelli ad inizio autunno 1986 Moser era riuscito a portare il record (strappandolo ad Hans Henrik Oersted) a 48,543 chilometri il 26 settembre malgrado le raffiche di vento (al Vigorelli mancava la copertura poiché divelta dalla nevicata del gennaio 1985; sarebbe stata una barriera utile) e successivamente, il 3 settembre, aveva migliorato ulteriormente: 49,802 chilometri.


Il 1987 per Francesco fu l’ultimo anno “pieno” della carriera da stradista, con maglia Supermercati Brianzoli-Chateau d’Ax. Disputò in ottobre la Firenze–Pistoia a cronometro quale ultima  competizione su strada e alcune settimane dopo volò a Mosca per diventare primatista dell’ora. Il primato indoor apparteneva al russo Viatcheslav Ekimov, classe ‘66, allora ancora dilettante, con 49,672 chilometri. Ma a Mosca e successivamente a Vienna Francesco non riuscì a migliorare il primato. La voglia di diventare “Signore di tutte le ore" non gli passò, anzi. Nel 1988 venne tesserato dalla Chateau d’Ax, nuovo principale sponsor della squadra amministrata da Gianluigi Stanga, e proseguì con la preparazione su pista. Chi deve cimentarsi in un tentativo di record normalmente disputa gare su strada per acquisire fondo. Nella primavera ’88 Moser non gareggiò su strada, però andò un mese in Colombia ad allenarsi in altura. In particolare Francesco pedalò al velodromo di Bogotà: “Sono tornato in Italia in forma super, volavo”, dichiara il trentino.

Walter Colombo, titolare della Chateau d’Ax, decise di supportare economicamente l’ennesimo tentativo di record dell’ora al coperto di Francesco, prenotando lo Schleyer Stuttgart per il 21 maggio  Nel giorno del tentativo la Chateau d’Ax organizzò il charter con i giornalisti italiani. E io esattamente come avevo fatto in occasione dei record stabiliti da Francesco al Vigorelli, feci lo speaker del tentativo di Moser allo Schleyer Halle. Il palasport di Stuttgart era gremito da 7500 spettatori, con folta rappresentanza italiana. Tutto secondo la norma: gli italiani che in Germania trascorrono 10-11 mesi l’anno per lavorare sono numerosi.

Quando pronunciai la frase “Gentili signore e signori buon pomeriggio e benvenuti allo Schleyer Halle in occasione del tentativo di record dell’ora indoor di Francesco Moser”, sugli spalti sventolarono numerose bandiere tricolori e vi assicuro che l’emozione anche per me fu speciale.

Moser quel pomeriggio azzeccò tutto e la ruotona lenticolare posteriore Ambrosio di fibra di carbonio a struttura alveolare si rivelò efficace come volano. Già dopo due chilometri era in vantaggio seppur di poco nei confronti di Ekimov e gli ultimi minuti furono trionfali. La Rai aveva trasmesso in diretta il record con telecronaca di Adriano De Zan. I 50,644 chilometri percorsi nel palazzo che fiancheggia il fiume Neckar e il Neckar-Stadion (impianto in cui al Mondiale 1974 di calcio l’Italia perse 2-0 con la Polonia e venne eliminata) non rappresentarono l’ultima performance in pista sui 60 minuti per l’inarrestabile “Checco”. Nel gennaio 1994, per festeggiare i records stabiliti 10 anni prima in altura, Moser andò nuovamente in Messico e in sella ad una bici stile Obree (la si utilizzava pedalando col busto completamente spostato in avanti e guadagnando molto in aerodinamicità) percorse 51,840 chilometri. Un record dell’ora master, tanto per non farsi mancare nulla.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il britannico Oscar Onley si è imposto nella quinta tappa del Tour de Suisse che oggi ha impegnato il gruppo da La Punt a Santa Maria in Calanca. Il 22enne atleta della  Picnic PostNL ha battuto João Almeida, vincitore ieri mentre al...


Dopo il successo di Seth Dunwoody oggi a conquistare la vittoria di tappa al Giro Next Gen sul traguardo di Gavi è stato un altro irlandese,  Adam Rafferty. Il 19enne della Hagens Berman Jayco, intervistato dopo l'arrivo ha spiegato deve un po'...


Jasper Philipsen ha vinto la seconda tappa del Baloise Belgium Tour. L'atleta della Alpecin - Deceuninck ha ottenuto il 53esimo successo della sua carriera sul traguardo di Putte regolando il colombiano della UAE Team Emirates Juan Sebastián Molano e Jenno Berckmoes, 24enne della Lotto...


La Lega del Ciclismo Professionistico ha accolto con grande favore la richiesta degli organizzatori del Campionato Italiano Donne Élite dell’AS Boario di Ezio Maffi, che ringraziamo per aver scelto di far parte della Coppa Italia delle Regioni 2025, che la...


Seconda vittoria stagionale per Marijn van den Berg che, rispettando i pronostici per la frazione odierna, si è aggiudicato allo sprint la seconda tappa della Route d’Occitanie, la Gignac Vallée de L'Herault-Carmaux Ségala di 195 chilometri. Lo sprinter olandese non...


Quest'oggi a Milano, al belvedere del 39° piano di Palazzo Lombardia, si è alzato ufficialmente il sipario sui Campionati Italiani di ciclismo Donne e Under 23 che si svolgeranno sabato 28 e domenica 29 giugno a Darfo Boario Terme (BS)....


Adam Rafferty ha vinto la quinta tappa del Giro d'Italia Next Gen. L'azione decisiva nel finale, dopo essersi inserito nella fuga giusta: l'irlandese della HBG trionfa nella Fiorenzuola D'Arda - Gavi di 153 km, ma la vera notizia riguarda Lucke...


Gino Mader non è mai stato dimenticato, ma continua a vivere nei cuori dei tifosi e di chi fa parte del mondo del ciclismo. Sono passati due anni da quel tragico 16 giugno quando il giovane ciclista svizzero uscì fuori...


Piuro e la Valchiavenna hanno accolto l’arrivo della 4ª tappa del Tour de Suisse con il successo del portoghese João Almeida, fidato scudiero di Tadej Pogačar, che sarà con lo sloveno nella squadra che prenderà parte al Tour de France....


È stato professionista dal 1989 al 2006 e  ha partecipato a 11 edizioni del Giro d’Italia, ora Dmitry Konyshev al Giro Next Gen con la S.C. Padovani Polo Cherry Bank formazione che guida dall’ammiraglia. Questa mattina alla partenza da Fiorenzuola...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024