ACCPI. DA LAIGUEGLIA RIPARTE «DAMMI 1,5 MT DI VITA»

NEWS | 16/02/2020 | 09:55

L’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani è nata nel 1946 ed è la più antica associazione sportiva di categoria a livello mondiale. Ha lo scopo di promuovere gli interessi professionali, morali e materiali dei suoi soci, vale a dire i ciclisti e le cicliste della massima categoria.


Da anni ACCPI si batte per fermare la violenza stradale e sensibilizzare l'opinione pubblica al rispetto degli utenti più deboli, ciclisti compresi, dato che l'Italia è il paese più pericoloso al mondo per chi pedala (International Transport 2018, tasso di mortalità per chilometro pedalato, ndr). Ha promosso le raccolte firme Stop alla violenza stradale. Ritiro della patente sempre per uso del cellulare alla guida,  #SiamoSullaStessaStrada: Rendiamola Sicura e la campagna di sensibilizzazione #LuciAcceseAncheDiGiorno.


Grazie al suo impegno, nel 2019, il metro e mezzo per il “sorpasso sicuro” è stato inserito nella legge di riforma del codice della strada approvata dalla Commissione Trasporti e passata alla Camera per la sua discussione e approvazione. Si tratta di un traguardo di grande civiltà che va al di là dell'attività agonistica ed è quanto mai urgente per fermare una strage ormai quotidiana che coinvolge dal bambino che usa la bici per andare a scuola al grande campione.

DECALOGO SICUREZZA ACCPI

Le cicliste e i ciclisti professionisti italiani chiedono:

1) Il rispetto per la vita dei ciclisti, urbani e sportivi in quanto utenti deboli della strada;

2) l'adozione di norme a loro tutela, in primis la norma del metro e mezzo come distanza minima per il sorpasso di una bici da parte di un autoveicolo;

3) che nei programmi scolastici venga ripristinato l'insegnamento dell'educazione stradale;

4) che nel percorso per l'ottenimento di qualsiasi tipo di permesso di guida venga inserita la formazione adeguata per il rispetto degli utenti deboli della strada;

5) l'adozione immediata di misure forti per combattere il mortale fenomeno della distrazione causata dall'utilizzo del cellulare alla guida;

6) La realizzazione di infrastrutture ciclabili;

7) la definizione di sanzioni per gli enti che non provvedono a realizzare percorsi ciclabili nel caso di strade di nuova realizzazione o manutenzioni straordinarie come previsto dall'Art. 10 della Legge 366/1998;

8) misure minime di sostegno psicologico alle vittime e ai loro parenti durante tutto il percorso post trauma;

9) l'adeguamento delle tabelle di indennizzo per le vittime che subiscono danni permanenti;

10) l'istituzione di un percorso di sostegno psicologico per loro e i familiari a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

DIVENTA UN PALADINO DELLA SICUREZZA STRADALE

Se sei un'azienda, un'istituzione, un personaggio pubblico, una società sportiva, un cittadino sensibile alla strage quotidiana che imperversa sulle nostre strade puoi:

- diventare testimonial della causa in prima persona, promuovendola in occasione di eventi sportivi/aziendali, apparizioni pubbliche, sui social media;

- scaricare dal sito www.accpi.it il “safety pack” contenente gli adesivi da applicare sulla tua auto, sui mezzi della tua squadra e dovunque altro tu voglia oppure scaricare il file PDF in HQ del logo e stampartelo tu stesso;

- far sì che il tuo comune esponga dei cartelli informativi per avvisare della presenza di ciclisti nelle zone più trafficate e ripensi la mobilità facendo attenzione a tutti gli utenti; 

- porta il nostro cartello giallo e nero nella scuola guida del tuo paese;

- comunicaci eventuali altre idee e coinvolgi ACCPI nelle tue iniziative scrivendoci una mail all'indirizzo info@accpi.it.

 

 

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COMMENTI
Adesivi
19 febbraio 2020 15:52 EmmeffE
Ciao almeno tutti i ciclisti possiedono una macchina....fare degli adesivi attaccarli alla macchina e divulgare la nuova legge...ma esistono già degli adesivi?

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